Crisi esistenziale

Salve a tutti,
sono un ragazzo di 19 anni,iscritto al primo anno di medicina.Ho deciso di scrivere qui perchè da quando ho iniziato l'università la mia vita ha cominciato a perdere di significato,ed ora mi ritrovo a pochi giorni dagli esami,senza aver studiato niente,senza aver acquisito un metodo di studio e senza molte prospettive per il futuro.Mi spiego meglio:a giugno ho conseguito la maturità di perito chimico con 98 centesimi,ho passato una bellissima estate e ho deciso che avrei studiato medicina perchè volevo aiutare le persone.Sono sempre andato bene a scuola,studiando sempre all'ultimo,ma con la convizione che dovevo dimostrare di essere "il meglio" (scusate l'arroganza).
Sull'università non mi sono informato molto nel corso delle vacanze,ho semplicemente pensato che quella era la mia strada e che fossi come "predestinato".Una quindicina di giorni prima del test mi sono messo a studiare un'ora al giorno,facendo i quiz,e sono arrivato tra i primi 50 su 3500 persone.
Da quel momento ho cominciato a pensare che le mie esperienze non fossero casuali e che tutto quello che mi succedeva fosse dettato da qualcosa;spesso mi capitava che parlando di un argomento la mattina,non sapendo rispondere,qualcuno me ne parlasse il pomeriggio.Poi non so perchè ma mi sono fissato con il numero 111.
All'inizio ero tutto entusiasta,seguivo con attenzione i corsi e mi trovavo molto avvantaggio (per la scuola che avevo fatto) rispetto ai miei compagni.
Poi piano piano l'entusiasmo e sceso,ho cominciato a non dormire più la notte e a mangiare pochissimo.Gradualmente mi sono allontanato da tutto:i miei amici,lo sport,la stessa scuola non mi interessava più;mi sono "attaccato" ai miei genitori e alla mia ragazza,raccontando loro quello che provavo.
Sto anche andando da uno psicologo che mi ha detto che le mie aspettative riguardo all'università sono state deluse,di mettere in conto di perdere un anno,ma di continuare a frequentare o trovarmi un lavoro.
Non so,ho perso tutte le motivazioni,tutta la carica che mi spingeva a migliorarmi,tutti i miei valori.Per esempio ero vegetariano,però ho ricominciato a mangiare carne pensando che fosse una carenza proteica che mi rendeva così.
Mi sto rendendo conto di essere un passivo,di aspettare che le cose mi piovino addosso,di pretendere solo e non dare niente.So che questo atteggiamento lo pagherò in futuro,ma ciò non serve a spronarmi.
Prima di iniziare l'università ero una persona molto attiva,impegnata socialmente e piena di valori,e molto speranzoso del futuro.Adesso sono diventato diventato esattamente quello che non avrei voluto essere.Non me ne frega più di niente,vado all'università,prendo quei due appunti che devo e butto via il tempo.Non mi interessa neanche più di farmi una doccia.
Vorrei qualcuno che mi spronasse a fare le cose,però in questo sono solo.
Oppure spero che capiti una disgrazia che mi faccia nuovamente apprezzare la vita.
Scusate se non sono stato chiaro,ma sono molto confuso...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, quale diagnosi ha posto lo psicologo che ti segue?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
da quanto tempo va dallo psicologo?
Su cosa state lavorando?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Maurizio Brescello Psicologo 102 1
Credo sia piu' corretto che lei parli con il suo psicologo dei problemi che eventualmente possono essersi aggravati nel frattempo. Potreste rivedere la frequenza delle sedute o sicuramente trovare una risposta migliore che in questo sito.

Dr. Maurizio Brescello

[#4]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Sono andato quattro volte e la diagnosi è crisi esistenziale.Tuttavia a me sembra di perdere tempo perchè appena esco di lì,dopo i primi 5 minuti,ritorna tutto come prima.Poi non ho l'impressione di seguire un percorso preciso:quando vado lì parliamo e poi fa delle tecniche di rilassamento con ipnosi.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, proviamo con i limiti di un consulto on line a orientarti e a cercare di togliere un po' di confusione...

Secondo te è verosimile pensare che questo cambiamento importante abbia generato uno stress non previsto? Ti piace studiare medicina? Gli esami del primo anno ti sembrano troppo difficili o poco attinenti con lo studio della medicina? Senti ancora di dover dimostrare di essere il migliore? e cosa vuol dire per te dimostrare di essere il migliore?

Le reazioni che hai ora, ovvero di isolarti, potrebbero essere legate alla necessità di stare in luoghi e con persone con cui ti senti protetto e meno "in crisi"?
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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
Gentile utente,
Per fare chiarezza nella sua situazione occorre pensare a quali sono per lei ora le situazioni principali che fanno parte della sua vita.
Per primo, per affrontare questa crisi mi sembra buono che abbia chiesto aiuto alla famiglia e alla fidanzata. Ci parli se ne ha voglia, in modo da avere dei consigli e da non fare tutto da solo.
Riguardo l'università sembra chiaro che ha gli strumenti per fare bene e la facilità con cui ha scelto la facoltà mostra anche una certa chiarezza. Iniziare la terapia ha dato linfa alla sua voglia di studiare? Se sì continui pure il suo percorso di studi, dandosi anche del tempo come dice il suo terapeuta, perché lei ora sta male. E' una situazione esistenziale come dice giustamente e avrà bisogno di un po' di tempo per risolverla anche con la terapia. Momenti del genere possono succedere quando si affrontano fasi cruciali della vita, ma ne uscirà, perché da quello che scrive sa cosa è bene per lei. Resta da capire se ha voglia di investire nella sua terapia attuale. Se sì, faccia leggere al suo psicologo la mail che ha scritto oppure gli parli di questi argomenti come ha parlato a noi. Altrimenti provi a informarsi su altri colleghi. Le consiglierei di farlo con il suo medico di base a cui può chiedere un parere anche sui suoi sintomi fisici.
Cordialmente

Dr. Edoardo Riva
Psicologo, Psicoterapeuta

[#7]
Dr. Maurizio Brescello Psicologo 102 1
Una precisazione sui percorsi psicologici, Non si aspetti che possano avere la stessa tempistica di un farmaco, occorre investire del tempo e delle energie emotive per arrivare a modificare i nostri atteggiamenti nei confronti della vita. Lei pero' e' giovane e questo va a suo favore. Lavori e investa su di se ora che e' in un periodo della vita dove c'e' la possibilita' di impostare tante cose.
[#8]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Per la dr.Pileci:
La situazione di stress che si è venuta a creare credo sia stata generata dalla moltitudine di cambiamenti avvenuti in breve tempo nella mia vita a cui non ho saputo tener testa o accettare.

Non mi piace per niente l'ambiente universitario e mi sento totalmente tagliato fuori.

Avevo aspettative totalmente diverse riguardo l'università che sono state deluse.

Non sento più la necessità di essere il migliore,anzi mi sento totalmente abbandonato e lasciato a me stesso.Nessuno con cui confrontarsi e a cui chiedere aiuto.

Poi questo rifiuto mi impedisce anche di mettermi a studiare e più rimando più sale l'ansia,ormai penso di non potercela più fare e mi abbatto ancora di più.


Sì,le mie reazioni di isolamento sono legate alla necessità di stare in luoghi sicuri.

Per il dr.Riva:
Al momento mi sento in una situazione senza via d'uscita e la mia voglia di studiare è totalmente scomparsa.

Per il dr.Brescello:
Concordo con quello che dice,ma ho molta paura di non riuscire più a risollevarmi...
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Quali erano le tue aspettative sull'università? perchè sono state deluse?

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Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
E' sicuro di voler fare l'università?
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Avevo un'idea troppo romantica,vedevo l'università come un tempio del sapere,dove si era seguiti.Invece mi sono ritrovato in un posto dove si è solo un numero.L'idea di dover contare solo sulle proprie forze,senza aiuti mi demoralizza.

No,non sono più sicuro di volev fare l'università,ma non saprei cosa fare in alternativa..
[#12]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Probabilmente è arrivato il momento di fermarti per chiarirti un po' le idee, che non vuol dire che non farai l'università, ma è meglio ripartire con convinzione.
Tieni però anche conto che il passaggio dalle superiori all'università è più tosto rispetto a quello dalle medie alle superiori.
[#13]
Dr. Edoardo Riva Psicologo, Psicoterapeuta 102 3 2
L'università non è né un tempio del sapere, né un luogo dove le richieste di aiuto nello studio sono ignorate. Pensi se vuole di prendere un appuntamento con un docente referente per gli studenti o un responsabile della facoltà per sapere se ci sono iniziative come gruppi di studio.
Nel frattempo non si forzi, si può riprendere lo studio anche dopo un anno o un semestre sabbatico, senza troppa paura di deludere nessuno.
Avrà anche più voglia di fare un po' di sport o uscire con gli amici.