Rapporto con la madre

Sono sposata da qualche tempo ma ho spesso crisi riguardanti il passato rapporto coi miei genitori, in particolare mia madre sempre ipercritica nei miei confronti e che sfogava su di me tutta la rabbia della sua vita (una suocera invadente, un padre padrone che la picchiava senza motivo, un marito depresso). Sono cresciuta ma la mia insicurezza mi ha spesso svantaggiato nella vita. E ora che ho un uomo che mi ama e che dovrei pensare ai figli, mi dispero per quello che é stata mia madre con me: una donna senza dialogo che giudicava sulla base di sue intuizioni, fantasmi che viveva in un suo mondo, che giudicava il mio modo di vestire, le scelte degli uomini, senza pietá e anche con una vena di ironia, quasi non fossi sua figlia ma un'estranea.. che non mi ha mai aiutato emotivamente. La psicoterapia mi ha aiutato molto ma questo ostacolo non sono ancora riuscita ad abbatterlo, vorrei ancora cambiare mia madre, vorrei che fosse diversa e mi dispero per non averla portata da uno psicologo quando era ora, per non aver "denunciato" la situazione e aver preteso da adolescente e ragazza la serenitá che meritavo. In mezzo alla gente penso che gli altri abbiano avuto genitori migliori e non mi dó pace. Vorrei risolvere una volta per tutte questa situazione.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
mi dispiace molto per questi Suoi vissuti, che immagino molto dolorosi, soprattutto perchè l'oggetto dovrebbe essere una delle persone che più si amano nella vita, la mamma.

Afferma che la psicoterapia è stata molto utile, ma non per risolvere questo nodo: perchè secondo Lei? Avete affrontato il tema durante le sedute?

Infine: cosa le impedisce di tornare dal Suo terapeuta per un breve ciclo di incontri centrati sul rapporto tra Lei e la madre?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
le dinamiche familiari non adeguatamente elaborate e riposte nel luogo idoneo della psiche, tenderanno a riproporsi come "copioni disfunzionali", sua del sentire, che dell'agire.
Forse una seconda trance di pscioterapia, potrebbe aiutarla nell'elaborazione di quantoa ancora irrisolto.
Non credo esistano genitori "migliori", migliori poi rispetto a cosa ed a chi, ma situazioni familiari magari normo-costituite, che non obbligatoriamente correlano con la capacità di dare e ricevere l'amore necessario.
Saluti ed auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Buongiorno,
la ringrazio della risposta. Piú e piú volte ho affrontato il tema della mia famiglia con le psicoterapeute, ne ho avute 3 ma alla fine ci ricasco sempre nonostante loro abbiano insistito nel costringermi a staccarmi (trovandomi un lavoro lontano da casa, vivendo per conto mio...) ma alla fine tornavo sempre lá, a fare un po' la crocerossina perché mi rendo conto che i miei fanno fatica a prendere decisioni, poi ho una sorella giovane, é come se volessi proteggerla.
Ci penso a riprendere con una psicoterapia ma ho avuto qualche delusione in questo campo.. La prima psicoterapeuta é stata quella migliore, mi ha aiutato tantissimo, ci teneva a me poi peró abbiamo smesso perché lei ha deciso di dedicarsi ad altro come professione qui non fa' piú sedute. Sono andata da una sua amica ma si vede che non é scattata sintonia e c'é stata molta tensione, nel senso che io le ho fatto notare che la psicoterapia non funzionava e lei di tutta risposta mi ha detto che sono una che non é capace d'avere relazioni, che non ho filtri quando parlo, che non so stare al mondo mettendomi un sacco di negativitá. Sono andata da una terza terapeuta per togliermi questa negativitá, anche perché non facevo altro che parlare del rapporto con questa seconda terapeuta e non é una cosa normale.... con l'ultima terapeuta mi sono trovata bene solo che non ho fatto progressi, nel senso che io forse sentivo di non fidarmi totalmente e per quanto debba ammettere che era molto professionale, io non gli dicevo tuto di me. Poi stavo spendendo troppo e lei cercava di tenermi mai io in quel periodo della mia vita non potevo pagarla per cui ho smesso. Ora mi piacerebbe riiniziare ma non so come fare per trovare qualcuno che davvero mi capisca e soprattutto non sia interessato solo ai soldi ma al mio benessere
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> La psicoterapia mi ha aiutato molto ma questo ostacolo non sono ancora riuscita ad abbatterlo, vorrei ancora cambiare mia madre, vorrei che fosse diversa
>>>

La sua ammissione è lucida, e altrettanto dovrebbe forse esserne la conseguenza: deve lavorare, aiutata o meno, per superare anche questa rigidità.

È una trappola in cui cadono molti figli quella di concentrarsi, invece che sul crescere, sul restare figli e voler cambiare i genitori. Ma i genitori, in generale, andrebbero accettati per ciò che sono, altrimenti ciò può diventare un ostacolo allo sviluppo personale.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Solitamente dopo qualche colloquio preliminare si stabilisce un progetto terapeutico, capirà se la relazione terapeutica sarà caratterizzata da empatia, alleanza e simpatia .
Come i matrimoni, non tutti funzionano e bene, cerchi ancora , troverà il profesionista più consono a lei
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
interessante il racconto delle sue terapie: tutte donne, con le quali ha instaurato o un rapporto di cieca fiducia oppure di cieca sfiducia.

In nessuno dei tre casi Lei è riuscita a trovare un equilibrio "totale", quasi che un "filo invisibile" la tenga legata al punto di partenza, e Lei non riesce mai a partire.

Queste tre terapeute forse rappresentano parti del Suo rapporto controverso con la madre, che evidentemente non può essere riassunto nei tratti negativi che ci ha elencato nella Sua prima mail. Un rapporto di amore-odio? Un rapporto ambivalente, fatto di invischiamento e di distanza?

Tutte ipotesi che andrebbero approfondite a questo punto: ma io se fossi in Lei adesso cercherei uno psicoterapeuta maschio, giusto per "leggere" diversamente alcune parti del Suo Sé.

Guardi che non è un fallimento, non è un ricominciare, è un "terminare" un lavoro portato avanti da mani diverse, sempre femminili però.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Le esperienze negative nei rapporti umani possono accadere. E il rapporto terapeuta/paziente e' anzitutto un rapporto umano! Quindi non si lasci abbattere dal pessimismoa.
Nella sua esperienza di figlia ci sono state molte problematiche ancora irrisolte che dovrebbero venire elaborate o i correra' il rischio che in modo assolutamente inconscio Lei si trovi a rimetterle in atto con i Suoi figli in quanto le nostre dinamiche agite come "madre" difficilmente possono essere diverse da quelle 'ricevute'/ apprese nel nostro essere figli.
Mi associo quindi ai colleghi nel consigliarLe di riconsiderare la possibilita' di continuare un suo Percorso terapeutico.
COrdiali saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Infatti, proveró una nuova psicoterapia. Potreste consigliarmi un buon psicoterapeuta nella mia cittá?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gent.ma Signora,
per localizzare gli psicologi specializzati in psicoterapia della citta' di .Modena . puo' consultare l'elenco per citta' degli specialisti sull nostro sito Medicitalia. Potra' contattarne qualcuno e fare dei colloqui preliminari al fine di comprendere con chi si potra' trovare di più' a Suo agio.
Ci faccia sapere dei Suoi progressi, se vuole, ci fara' piacere.

Cordiali saluti.
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
grazie molte. Ho un'ultima domanda. Visionando l'elenco degli psicoterapeuti vedo che sono specializzati in diversi tipi di psicoterapia. Considerando il mio problema verso che specialisti é meglio che mi rivolga? Ad esempio é meglio uno che si occupa di psicoterapia sistemico relazionale? O cognitivo comportamentale? Oppure?

Grazie infinite
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
a questo link può trovare un articolo in merita alla scelta dell'orientamento terapeutico che la potrà aiutare nel riflettere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Tenga presente che, al di là dell'approccio del singolo professionista, un fattore importantissimo per la riuscita di un trattamento psicoterapico è l'alleanza terapeutica, cioè quel clima di mutua fiducia che si instaura tra paziente e terapeuta.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Signora,
non essendoci una specifica sintomatologia, almeno da quanto riporta nella Sua mail, potrebbero andar bene un po' tutti gli orientamenti.

Forse prediligerei un approccio sistemico, visto che i Suoi legami con alcuni membri della famiglia (madre) rappresentano parte del problema.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Come il collega Bulla, anch'io ritengo che un approccio sistemico-familiare (o anche strategico, essendo di derivazione sistemica) possa essere adatto al suo problema.

La relazione terapeutica con il professionista conta comunque molto, qualunque ne sia l'orientamento.

Cordiali saluti
[#14]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Avrei un altro quesito perché oltre ai problemi relazionali con la mia famiglia d’origine soffro spesso di ossessioni nel voler sapere cosa pensano gli altri di me. Non so se sia collegato al primo problema. Tuttavia vorrei sapere se per questo secondo problema é sempre consigliato l’approccio sistemico relazionale.

Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Signora, ogni approccio terapeutico approccia e tratta ogni ambito psichico e comportamentale, non sono ambiti disgiuti della psiche.
Saluti
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
cara signora,secondo me una psicoterapia sistemica o ad approccio psicodinamico potrebbe aiutarla.. Ha bisogno di una "mamma buona, accettante", con la quale rileggere il suo passato doloroso e la grande solitudine che l'ha attraversata.
Non ci parla degli incontri, degli amici, della scuola, del resto della famiglia. . ma non c'è stato nessuno intorno a lei di positivo?
.Si può ipotizzare che sua madre sia stata schiacciata dal "ruolo", cioè dal dover crescere,educare, raddrizzare persino e ansiosamente, la figlia per seguire ideologie assurde, che una volta erano più presenti di ora.
Della serie.. cosa dice la gente.. come viene giudicato un vestito, una scelta , una storia d'amore, dalla signora di fronte, dalle mamme delle amiche.. e via ..Vedo spesso mamme classiche, schiacciate dai ruoli, sempre critiche, ma per ansia, per paura che i figli sbaglino..
Così li rendono insicuri, con scarsa autostima.. Autostima che neanche loro hanno.
Si domandi anche quali strumenti abbia avuto sua madre, forse pochi..magari ha fatto in buona fede, un mazzo di errori, perchè non sapeva fare diversamente.. perchè il tipo di vita e di educazione che aveva ricevuto non le permettevano uno sguardo più generoso ed equilibrato.
Cerchi di curarsi, ma guardi anche avanti perchè questa catena di nevrosi deve essere superata, ricordandosi anche delle piccole vittorie che è riuscita ad avere,ed ai passi avanti che può fare ogni giorno..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#17]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Ieri sera ho fatto il primo incontro con una psicoterapeuta sistemico-relazionale della mia cittá e mi sono trovata bene, ha registrato il nostro colloquio previa mia autorizzazione, il ché mi ha fatto pensare a una persona che studia le persone anche dopo la seduta e non é una cosa da poco (mi sono imbattuta in psicologi che tutte le volte rifacevano le stesse domande al paziente). Ho persino sfogato cose di me che non avevo detto ad altri psicologi. Insomma, le premesse ci sono, nonostante tutto mi chiedo se sará davvero lei che riuscirá ad aiutarmi a uscire dai miei problemi. Io l’impegno ce lo metto tutto ma non é facile trovare professionisti disinteressati. Il mio dubbio é che non ho contattato prima il medico di famiglia per sentire un parere su un valido psicoterapeuta e il secondo dubbio é che questa psicoterapeuta ha circa la mia etá, quindi forse non ha tanta esperienza. Puó essere?
Lei mi ha proposto anche un colloquio faccia a faccia con mia madre vista la situazione, fra qualche tempo, dopo aver inquadrato bene la mia situazione. Non so se é il caso ma io volevo proporle di contattare una mia precedente terapeuta (caso mai potesse aiutarla) ed eventualmente uno psicologo che ha seguito la mia famiglia in passato per un breve periodo (terapia famigliare) per conoscere meglio la mia situazione. Secondo voi potrebbe esserle utile o le creerebbe solo confusione / pregiudizi?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Negli approcci di derivazione sistemica è comune la registrazione delle sedute, esattamente per ciò che ha sospettato lei, ossia la revisione e lo studio a posteriori di ciò che è successo.

L'età non è un fattore decisivo, ciò che è importante è la competenza. Consideri anche che per diventare psicoterapeuti e necessario un percorso di studio teorico ed esperienziale che può durare anche 10-12 anni.

Quanto ai precedenti terapeuti ne parli pure con la collega, sarà lei a dirle se potrà essere opportuno o meno contattarli.

Quindi, se si sta trovando bene, continui a dare fiducia alla collega e vada avanti.

Cordiali saluti