Emofobia

Salve, sto passando un periodo difficile a causa di alcuni problemi di salute, non molto gravi, ma sicuramente accentuati dalla mia eccessiva ansia. Ovviamente per tenere sotto controllo la situazione sono stato costretto ad effettuare vari prelievi che hanno portato alla luce un mio vecchio problema: il terrore del sangue. Questo terrore si manifesta attraverso una forte sensazione di debolezza, non solo quando vedo il sangue, ma anche solo se penso a qualcosa che lo riguardi... Dopo il prelievo mi è capitato di avere una forte sudorazione, vista annebbiata e forte nausea, tutte sensazioni passate nel giro di 5 minuti. Per me ora è diventata come un'ossessione, mi capita spesso di pensarci e di avvertire quel senso di debolezza. Ho letto su internet e su alcune riviste che potrebbe essere dovuto ad un fattore psicologico: probabilmente associo il sangue al pericolo, e lo svenimento è un'autodifesa messa in atto dal corpo. Non so se sia giusto, ma se fosse così, è possibile superare questa fobia con una terapia ? Se si, richiede tempi lunghi ? Devo dire che ultimamente sta condizionando la mia vita, e, coincidenza, in questo periodo mi trovo di continuo ad affrontare situazione del genere. Spesso, quando sono tra la gente, non solo provo questo malessere ma anche imbarazzo.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Le fobie specifiche possono di solito essere curate velocemente, con forme di terapia come la breve strategica o la comportamentale. Deve rivolgersi a uno psicologo psicoterapeuta, di persona.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Gentile ragazzo,
ci racconta di aver sempre avuto il terrore del sangue. Come mai, secondo lei, in questo periodo è ricomparso in maniera così importante?

Dr.ssa Rosa Riccio
Psicologa-Psicoterapeuta
www.cantupsicologia.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio entrambi per la rapida risposta. Dr.ssa Riccio, questa è una domanda che mi sono posto anche io molte volte, anche perchè a me piace capire la radice delle cose che passano nella mia testa, e ultimamente sono molto interessato a capire a fondo me stesso, perchè convinto che solo conoscendo a fondo se stessi si può arrivare al perchè di molte cose. Io credo che questo problema sia ricomparso in maniera così forte per due motivi:
1) Ho 21 anni e, anche se ho sempre sofferto di questo problema, è la prima volta che mi trovo ad affrontarlo realmente, perchè è la prima volta che si presenta in maniera frequente proprio a causa delle ripetute situazioni che sono costretto ad affrontare ( non ho mai dovuto fare, per fortuna, molti prelievi nel breve periodo)

2) Sto crescendo, e probabilmente la mente di un adulto è contorta e non più spensierata come quella di un bambino

Sarei curioso di sapere il suo parere gentile dottoressa e, magari, anche un suo consiglio. La ringrazio per la gentilezza.
[#4]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
"1) Ho 21 anni e, anche se ho sempre sofferto di questo problema, è la prima volta che mi trovo ad affrontarlo realmente, perchè è la prima volta che si presenta in maniera frequente proprio a causa delle ripetute situazioni che sono costretto ad affrontare ( non ho mai dovuto fare, per fortuna, molti prelievi nel breve periodo"

Gentile ragazzo,
da ciò che scrive, i problemi di salute che ha dovuto affrontare l'hanno messa alla prova e le hanno fatto provare molta preoccupazione. E' possibile che la preoccupazione per la sua salute l'abbia messa "in allerta" e abbia amplificato un problema che esisteva già da tanto tempo.
Da ciò che ci racconta non è solo la vista del sangue a farla stare male ma anche solo il pensiero di cose che lo riguardano. In questi casi spesso accade che più ci sforziamo di non pensare a cose che ci fanno paura o ci provocano emozioni spiacevoli e più ci pensiamo con l'inevitabile conseguenza di stare sempre peggio. Accade questo anche a lei?

Il mio consiglio è quello di chiedere aiuto e di farlo con fiducia, questo genere di disturbi risponde bene alla psicoterapia.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta che la possa aiutare a comprendere meglio cosa sta accadendo e a stare meglio.

un caro saluto e in bocca al lupo

[#5]
dopo
Utente
Utente
Si, probabilmente il problema si è amplificato anche a causa della mia preoccupazione per le condizioni di salute. Sono un tipo molto ansioso ed apprensivo e questo non mi aiuta a controllare le mie sensazioni.

"Da ciò che ci racconta non è solo la vista del sangue a farla stare male ma anche solo il pensiero di cose che lo riguardano. In questi casi spesso accade che più ci sforziamo di non pensare a cose che ci fanno paura o ci provocano emozioni spiacevoli e più ci pensiamo con l'inevitabile conseguenza di stare sempre peggio"


Lei, dottoressa Riccio, ha inquadrato perfettamente la situazione: più mi sforzo di non pensare e più ci penso. E' diventata un'ossessione ! A volte sono costretto a fare qualcosa altrimenti impazzisco oppure mi sento poco bene !
E' un vero peccato che lei sia tanto lontano, perchè mi sembrava essere entrata perfettamente nella situazione che volevo descrivere. La ringrazio ancora per la sua gentilezza e per la sua sensibilità. Spero di risolvere presto.
[#6]
Dr.ssa Rosa Riccio Psicologo, Psicoterapeuta 247 5 14
Carissimo,
sono contenta di esserle stata d'aiuto.
Sono certa che nella sua città potrà trovare professionisti competenti. Cerchi su questo sito o sul sito dell'ordine psicologi della sua regione e si affidi ad uno psicoterapeuta.
In bocca al lupo!
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto