Blocco emotivo

Salve dottori.
Circa 6 anni fa,mi sono innamorata di uno dei miei più cari amici. Tra di noi c'era molta sintonia,qualche volta ho avuto anche l'impressione di piacergli,ma non mi sono mai fatta avanti perché non ero sicura dei suoi sentimenti. Lui è il classico ragazzo non bellissimo ma brillante,era sempre corteggiatissimo e ciò mi ha bloccato molto,che ero timida ed anche meno bella di lui. Poi 5 anni fa decide di andare al Nord per studiare e cercare lavoro. Il mio dolore fu talmente lancinante che alla festa di saluto che gli organizzammo con i ragazzi della nostra comitiva,piansi tutta la sera.
Già dopo poco tempo che si trovava all'università,iniziarono a diminuire messaggi e chiamate fino a non farsi sentire quasi più. Premetto che non l'ho mai assillato o cercato ossessivamente. Adesso sono 3 anni che è freddo e distaccato nei miei riguardi,mi ha tolto del tutto il saluto. Il suo comportamento immotivato mi ha talmente fatta soffrire che da quel momento non riesco più ad innamorarmi di nessuno,sono diventata di ghiaccio. Ho avuto delle storie in questi anni ma non ho provato quelle sensazioni per nessuno.
Spesso mi capita di visitare il suo profilo Facebook per vedere come sta,cosa fa.
Ciò che mi manda in crisi è che quelle rare che ci vediamo,noto che mi guarda con insistenza ma non mi rivolge la parola. Con gli altri amici è quello di sempre,solo con me no.
Questa situazione di freddezza mi sta facendo soffrire perché ho voglia di amare di nuovo,ma non ci riesco,mi sento bloccata.
Anche nello studio sono demotivata,studio a forza e non mi entusiasma più niente. L'anno scorso ho avuto anche problemi relazionali che sto riuscendo a risolvere,per fortuna.
I miei amici mi consigliano di parlarci,però non me la sento di dargli questa soddisfazione,non se lo merita.
Perché dopo anni ancora non riesco a staccarmi del tutto da questa situazione?
Spero tanto possiate darmi una mano a capire.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

forse i suoi amici non hanno tutti i torti quando le dicono di chiarire la situazione con lui.
Se lei non immagina neppure lontamente cosa possa aver causato il suo (di lui) totale allontamento credo possa essere normale non riuscire a "staccarsi da questa situazione"; è come se lei vivesse nella continua ricerca di un senso.

<<non me la sento di dargli questa soddisfazione,non se lo merita.>>
forse però è lei che merita di avere una spiegazione.


<<Il suo comportamento immotivato mi ha talmente fatta soffrire che da quel momento non riesco più ad innamorarmi di nessuno,sono diventata di ghiaccio>>

Se davvero pensa che la causa della sua (di lei che scrive) freddezza sia il comportamento immotivato del suo amico forse rendere motivato questo comportamento potrebbe essere un buon punto di partenza.

Tuttavia non è detto che i due fenomeni siano collegati.
Ha avuto altre esperienze prima di questi 6 anni? Nelle sue relazioni amicali come si definisce?

Quando dice: <<L'anno scorso ho avuto anche problemi relazionali >> che cosa intende esattamente?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Questa situazione di freddezza mi sta facendo soffrire perché ho voglia di amare di nuovo,ma non ci riesco,mi sento bloccata
>>>

E probabilmente è una sofferenza che fa bene ad autoinfliggersi. Non tutte le storie sono destinate a durare (o iniziare) purtroppo. Perciò potrebbe essere che sia il suo istinto di autoconservazione a dirle: "Occhio a quello che fai".

Il vero problema, però, potrebbe essere che la sua vita relazionale/manca di alternative. Ritiene di essere ben coperta da questo punto di vista?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto,grazie per le tempestive risposte.
Dott.Callina: Tante volte ho avuto la tentazione di parlargli,però è un tipo orgoglioso e se dovesse dire qualcosa che incrinerebbe di più i rapporti,ho paura possano accorgersene anche gli altri.
Prima di questi 6 anni ho avuto altri due amori platonici,non ricambiata in entrambi. Poi ho conosciuto lui, col quale ho sentito comunque un qualcosa più forte rispetto alle esperienze precedenti.
Nelle amicizie mi reputo una persona selettiva,ho pochi amici fidati,sono un tipo allegro e cerco di mettere a proprio agio gli altri.
Fino all'anno scorso ho avuto problemi relazionali perché, due anni fa, ho avuto problemi con una persona che si è rivelata rischiosa per la mia incolumità e perciò tendevo ad allontanare un pò la gente. Però per fortuna ho ripreso a dare fiducia alle persone e sto meglio.Tendo ancora a non dare molta confidenza,ma non allontano nessuno.
Dott.Santonocito: In effetti sì,può darsi che la mia sia solo paura di soffrire di nuovo,ma soffro anche con questa freddezza di cuore.
Con la mia famiglia ho un bellissimo rapporto e mi aiutano tanto,come dicevo al suo collega ho pochi amici ma buoni. La mia vita è piuttosto monotona,ma è tranquilla e non me ne lamento.
Distinti saluti

[#4]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

<<Nelle amicizie mi reputo una persona selettiva>>
forse è semplicemente selettiva anche nelle relazioni di altra natura; in questo caso può darsi che, banalmente, non sia ancora arrivato il ragazzo in grado di "sciogliere" la sua freddezza.

<<ho pochi amici fidati>>
sembra che il dare fiducia alle persone per lei non sia una semplice "formalità"; sbaglio se dico che le persone devono proprio conquistarsi la sua fiducia?

<<due anni fa, ho avuto problemi con una persona che si è rivelata rischiosa per la mia incolumità e perciò tendevo ad allontanare un pò la gente>>
Anche questo è un elemento che può aver inciso sul suo non dare fiducia all'altro.

Se mettiamo insieme tutti i pochi tasselli che ci fornisce forse possiamo interpretare il suo timore di "mettersi in gioco", la paura di dare fiducia alla persona sbagliata...

Credo che un consulto di persona con uno psicologo potrebbe aiutarla a leggere i suoi vissuti emotivi e a farle ritrovare un po' di serenità laddove manca.

Nel frattempo un confronto aperto e leale con il suo amico non guasterebbe per farle comprendere il suo punto di vista riguardo a questo allontamento.

Un caro saluto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Nella sua richiesta precedente però era emersa una difficoltà notevole nei rapporti sociali in genere, con contorno di attacchi d'ansia, convinzione d'essere stata vittima di bullismo e altro ancora, tanto che le avevamo suggerito di rivolgersi di persona a uno psicologo.

È una cosa che è riuscita a fare o ancora lo sta valutando?
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dott.Callina: non nego che la gente deve conquistarsi la mia fiducia,ma è anche vero che poche amicizie le ho anche perché molti rapporti erano superficiali e si sono sfaldati.
La brutta esperienza di due anni fa mi ha senza dubbio influenzata,ho sofferto sei mesi d'ansia,ma poi ho provato a rialzarmi e a dare fiducia al prossimo. Solo in amore ho questo blocco che mi è venuto quando il mio amico ha iniziato ad ignorarmi.
Dott.Santonocito: no,poi non l'ho fatto perchè non ho indipendenza economica e perchè sono riuscita a stare meglio con le mie forze quando ho capito che facevo male ad allontanare gli altri e che il passato non doveva influire sul mio presente.
Cordialmente
[#7]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
se non ha la possibilità di rivolgersi ad un professionista privato, può prenotare un colloquio con uno Psicologo presso il Consultorio della sua ASL.
Sarebbe un'opportunità per avviare un processo di elaborazione del suo vissuto e creare le condizioni favorevoli all'instaurarsi di relazioni interpersonali gratificanti.

http://www.as4.cosenza.it/as4/public/consultorio.jsp

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Esistono vari modi per contornare il problema economico, ad es. chi studia può iniziare rivolgendosi allo sportello di ascolto studenti della propria facoltà. Oppure esiste il servizio pubblico.

Decidere di allocare una parte delle proprie risorse economiche a una cura psicologica (eventualmente chiedendo alla famiglia di farsi aiutare in tal senso) è però anche una questione di priorità.

Riguardo al "farcela da soli" dovrebbe leggere questo:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html
[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie a tutti per i consigli e per i link. Mi sono ritrovata molto in ciò che è riportato nell'articolo del dott. Santonocito. Vedrò di metterli in pratica davvero questa volta.
Distinti saluti

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Lo speriamo molto.

Un caro saluto
[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,
a distanza di 6 mesi da questo mio post,vorrei aggiornarvi sulle mie condizioni.
Poco tempo dopo che vi ho scritto,ho incontrato questo mio amico e ho chiesto spiegazioni riguardo il suo comportamento. Mi ha detto che non gli ho fatto nulla,anzi,che gli dispiaceva avermi dato questa impressione.
Come immaginavo,questo chiarimento non è servito a nulla. Ancora non ho voglia di conoscere nessun ragazzo e quando qualcuno cerca di attaccare bottone lo liquido subito. Sarà che questo mio amico non mi è sembrato molto sincero,ma sono stanca di andare avanti così.
Per di più,da un pò di tempo mi sto stancando anche ad uscire con i miei amici. Sono brave persone,ma non sento più lo stimolo di una volta. Sarà che quest'anno si sono fidanzati quasi tutti ed io mi senta fuori luogo,anche se mi dicono che per loro non è un problema. Ciò che mi confonde è che spesso non mi va di uscire,però quando non mi cercano ci rimango male.
L'unico fatto positivo è che,vista la situazione per me insostenibile,ho finalmente chiesto aiuto ad una psicologa. Abbiamo fatto un solo colloquio di un'ora,ma ha avuto l'impressione che io soffra di problemi relazionali profondi e bassa autostima.
Volevo chiedervi: è possibile che il non voler vedere gli amici e non riuscire a superare una delusione amorosa (per di più platonica) siano collegati ai miei problemi relazionali? Da cosa possono avere origine?
Lo chiedo a voi in quanto,essendomi rivolta ad un servizio pubblico,potrebbero volerci mesi prima d'iniziare una terapia.
Grazie


[#12]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Lo chiedo a voi in quanto,essendomi rivolta ad un servizio pubblico,potrebbero volerci mesi prima d'iniziare una terapia"

Gent.le ragazza,
la consulenza on line non va considerata equivalente ad un colloquio con uno specialista sia esso privato o afferente al Servizio Pubblico.
Solitamente al termine del primo colloquio il professionista comunica alla persona se è possibile prendere in carico la richiesta di quest'ultima ed eventualmente si stabilisce la data del colloquio successivo specificando l'intervallo di tempo tra un colloquio e l'altro.
Nel Servizio Pubblico, a volte tale intervallo di tempo è quindicinale anziché settimanale, quali accordi ha preso con la Psicologa?
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Volevo chiedervi: è possibile che il non voler vedere gli amici e non riuscire a superare una delusione amorosa (per di più platonica) siano collegati ai miei problemi relazionali? Da cosa possono avere origine?
>>>

Pensa che saperlo l'aiuterebbe, in qualche modo? Purtroppo no.

Se si ritrova nell'articolo che le avevo linkato mesi fa:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

significa che è sempre immersa nella convinzione illusoria: "Se riesco a capire da cosa dipende, forse riuscirò a risolverlo". Che a sua volta si basa su: "Devo farcela da sola". È l'idea erronea che si possano risolvere i problemi psichici per aggiunta d'informazioni o per modificazione diretta dei pensieri.

Può darsi che ci possa volere del tempo per ottenere un trattamento presso il servizio pubblico, ma in ogni caso non è scoprendo "cause" che risolverà il suo problema. Almeno da un punto di vista breve strategico, i problemi si risolvono lasciandosi guidare nello sperimentare comportamenti nuovi e *di conseguenza* a formarsi percezioni nuove. Si cambia più facilmente prima cambiando i comportamenti e quindi i pensieri, non il contrario.

[#14]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Camplone: la dottoressa ha detto che le sedute saranno una volta a settimana. Ora sto attendendo che mi contatti per iniziare la terapia.
Dott.Santonocito: sì,mi sono ritrovata molto nell'articolo che ha mi ha linkato e mi ha fatto riflettere molto sulla mia condizione.
Spero di risolvere i miei problemi quanto prima.
Grazie per l'aiuto,buon anno
[#15]
dopo
Utente
Utente
Salve a tutti.
Dopo 5 mesi, ieri ho avuto il mio primo colloquio con la psicologa del consultorio. Sono rimasta piuttosto dispiaciuta dal fatto che, quando ho finito, non mi sentivo tranquilla. Ho parlato e risposto alle domande senza problemi, ma sono entrata tesa e sono uscita tesa. Eppure con la dottoressa che mesi fa prese in carico la mia richiesta non ho avuto questa sensazione, anzi mi sentivo serena.La settimana prossima dovrei avere il secondo colloquio e ho molti dubbi. Subito dopo per esempio pensavo se fosse il caso di fidarmi, di andare al prossimo incontro,ecc..
Secondo voi, è normale che la prima seduta sia così o è meglio lasciar perdere?
Grazie in anticipo,
cordiali saluti
[#16]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazza,
l'alleanza terapeutica è fondamentale ma si costruisce gradualmente a partire dalla possibilità di entrare in relazione in modo autentico e trasparente, parli delle sue sensazioni con la Psicologa così potrete creare le condizioni favorevoli per esplicitare le sue aspettative e identificare gli obiettivi del percorso appena avviato.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Grazie dott.ssa Camplone.
Ho chiesto perchè infatti non sapevo se fosse normale o meno l'essermi sentita così strana dopo la seduta.
La settimana prossima andrò all'incontro,poi eventualmente valuterò il da farsi.
Distinti saluti