Sensazione di fastidio a sentire determinati rumori,e toccare determinate cose

egr.gi dottori , vi chiedo cortesemente di aiutarmi a dare un nome a questi sintomi che da circa 40 giorni , mi creano molto fastidio.
tutto è iniziato 40 giorni fa più o meno. ero in macchina, nell'inserire la retromarcia come spesso accade ho grattato, e quel rumore mi ha fatto venire la pelle d'oca. per la sensazione cosi sgradevole che quel rumore mi ha provocato mi rimasta in mente e piano piano giorno dopo giorno sempre più insistente ,e mi capitava di associare quella sensazione ad altri rumori , come le forchette che toccano il piatto,o le pentole, e ne potrei dire tanti altri, ma anche a toccare determinate cose come i sedili della auto che sono tipo velluto,o anche voci troppo acute,questi fastidi mi hanno procurato anche un notevole abbassamento dell'umore ,perché questi pensieri legati a queste sensazione sono talmente insistenti , che hanno fatto perdere entusiasmo, voglia di fare di uscire .la cosa strana e che questi tipi di rumore non hanno mai destato nessun problema cerano , come per tutti alcuni rumori che mi facevano venire la pelle d'oca ma la cosa finiva li non ci davo peso e adesso cosa e cambiato ?? vi prego di darmi qualche consiglio ....staro diventando pazzo??
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

sembra che da quel primo episodio si sia, in lei, accentuata una progressiva sempre maggiore attenzione ai rumori e ad altri stimoli percettivi.

Ci può dire se è cambiato qualcosa nella sua vita o se è successo qualcosa di particolare nel periodo antecendente il primo episodio?

Ha pensato all'idea di consultare uno psicologo psicoterapeuta di persona?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
ciò che è cambiato è che sta attribuendo più importanza a queste sensazioni quindi esso si amplificano e diventano più frequenti, quali sono i pensieri che le suscitano queste sensazioni?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Utente
Utente
innanzi tutto grazie della tempestività, diciamo anche se accorgermene, sto vivendo un particolare periodo di stress,in quanto sono a rischio licenziamento, ho omesso di dirvi, che ho sofferto un po di D.O.C con pensieri ossessivi, riguardanti l'omosessualità e paure legate alla possibile eventualità di subire violenze, ho sofferto molto in passato di queste paure, ma è la, prima volta che mi vengono questo tipo di percezioni ultra esagerate, e molto fastidiose.
queste sensazioni evocano fastidio il pensiero e sempre li e mi vengono anche immagini fastidiose come ad esempio anche solo immaginare le dita che graffiano una lavagna o due forchette che si intrecciano tra loro può far venire la pelle d'oca a molti, a me vengono spesso in mente immagini di questo tipo , cosa che prima non mi era mai successa cerano cose che potevano darmi fastidio, come gli esempio che ho riportato prima ma non ci davo assolutamente peso , cosa che adesso invece mi succede di pensarci
non so davvero che pensare
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Utente
Utente
innanzi tutto grazie della tempestività, diciamo anche se accorgermene, sto vivendo un particolare periodo di stress,in quanto sono a rischio licenziamento, ho omesso di dirvi, che ho sofferto un po di D.O.C con pensieri ossessivi, riguardanti l'omosessualità e paure legate alla possibile eventualità di subire violenze, ho sofferto molto in passato di queste paure, ma è la, prima volta che mi vengono questo tipo di percezioni ultra esagerate, e molto fastidiose.
queste sensazioni evocano fastidio il pensiero e sempre li e mi vengono anche immagini fastidiose come ad esempio anche solo immaginare le dita che graffiano una lavagna o due forchette che si intrecciano tra loro può far venire la pelle d'oca a molti, a me vengono spesso in mente immagini di questo tipo , cosa che prima non mi era mai successa cerano cose che potevano darmi fastidio, come gli esempio che ho riportato prima ma non ci davo assolutamente peso , cosa che adesso invece mi succede di pensarci
non so davvero che pensare
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<ho omesso di dirvi, che ho sofferto un po di D.O.C con pensieri ossessivi,... ho sofferto molto in passato di queste paure>

Gentile utente,
a quando risalgono? Questi disturbi le sono stati diagnosticati da uno specialista?

Ha seguito qualche trattamento terapeutico?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
eggr dott questi disturbi risalgono ha 15 anni fa circa, e mi sono stati dignastocati da uno specialista, ma io gia ne ero venuto a conoscenza attraverso varie ricerche su internet.
ma questi sintomi di adesso possono rientrare nella diagnosi di D.O.C
o non centrano, o sono associabili comunque ad un disturbo dell'umore
vi prego di risp grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
la sola diagnosi, non è garanzia di guarigione.
La terapia che preferisco, è quella combinata: farmacoterapia e psicoterapia.
Non ho chiaro, se lei si è curato, e se si, come lo ha fatto.
Dal suo racconto, sembra trattarsi di una possibile ricaduta.
Pensieri che diventano sempre più intrusivi, correlati a sensazioni sgradevoli, tanto da diventare centrali, nel suo funzionamento cognitivo.
Diagnosi e terapia, è la strada da percorrere.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
eggr dott questi disturbi risalgono ha 15 anni fa circa, e mi sono stati dignastocati da uno specialista, ma io gia ne ero venuto a conoscenza attraverso varie ricerche su internet.
ma questi sintomi di adesso possono rientrare nella diagnosi di D.O.C
o non centrano, o sono associabili comunque ad un disturbo dell'umore
vi prego di risp grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La diagnosi deve farla lo psicologo, psicoterapeuta de visu, cosi ' come la terapia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ho omesso di dirvi, che ho sofferto un po di D.O.C con pensieri ossessivi
>>>

In effetti questa è stata la mia prima ipotesi leggendo la sua richiesta. La difficoltà a lasciar andare i pensieri sgradevoli, trattenendoli dentro la mente, è la caratteristica fondamentale dell'ossessività.

>>> non so davvero che pensare
>>>

Il suo problema non è che pensa troppo poco, ma troppo. Forse le può tornare utile leggere questo scambio avuto sullo stesso tema con un altro utente:

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/284266-il-mio-problema-principale-e-dovuto.html

Dovrebbe rivolgersi di nuovo a uno specialista per una valutazione del caso. Meglio se esperto in disturbi di questo tipo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
in passato ha affrontato una psicoterapia per il Disturbo Ossessivo Compulsivo?
[#12]
dopo
Utente
Utente
no se devo essere sincero , ho affrontato delle sedute per cercare di combattere momenti di ansia e depressione, non ho mai considerato il fatto che l'ansia e la depressione che in certi periodi mi assale possa dipendere da un disturbo ossessivo di base






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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
la seduta di psicoterapia non funziona come intervento di "pronto soccorso" per affrontare la situazione d'emergenza, dovrebbe essere un percorso in cui ci siano degli obiettivi chiari ed espliciti concordati tra Lei e lo psicoterapeuta.
La psicoterapia non va considerato un intervento da scegliere solo quando si è instaurata una condizione psicopatologica ma può essere un'opportunità per avviare un processo di cambiamento a partire dal suo disagio.
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dopo
Utente
Utente
capisco,la ringrazio molto
[#15]
dopo
Utente
Utente
capisco,la ringrazio molto
[#16]
dopo
Utente
Utente
mi sono curato con xeristar, anche se da diverso tempo , circa un anno non prendo piu niente, ammetto la mia reticenza, ad assumere medicinali,ed ho fatto per circa tre mesi psicoterapia il quale psicologo mi ha rimandato ad un altro suo collega perchè non ci sono stati miglioramenti significativi, mentre con la sola farmacoterapia ci sono stati dei risultati, parziale nel senso che stavo meglio , ma sarei stato legato ai farmaci tutta la vità cosa che non vorrei fare .

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
psicoterapia e terapia farmacologica possono essere integrate e verificate periodicamente, in quanto nessuno dei due interventi deve diventare cronico.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Non è chiaro cosa voglia dire "ho affrontato delle sedute".

Come già indicato dalla collega, la psicoterapia dev'essere un intervento con obiettivi chiari fin dall'inizio, non un insieme di sedute slegate.

Che tipo di psicoterapia/e ha fatto? Approccio psicoterapeutico del terapeuta? Obiettivi concordati? Frequenza delle sedute? Contenuti discussi in seduta? Eventuali compiti ricevuti? Quanto tempo è durato l'intervento?
[#19]
Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Caro Utente,

il farmaco deve essere inteso come una stampella che le serve fintanto che la psicoterapia non comincia a dare i primi frutti.

E' un come quando ci si rompe una gamba: la stampella ci sorregge e la ginnastica riabilitativa rieduca la gamba a camminare correttamente.
Ad un certo punto non si avrà più bisogno della stampella... ma bisognerà aver fatto una buona terapia riabilitativa.

Le consiglio di riprendere in considerazione l'opportunità di riprendere una psicoterapia; il professionista che l'avrà in cura potrà consigliarla anche sulla corretta gestione dei farmaci.

Un caro saluto
[#20]
dopo
Utente
Utente
mi sono curato con xeristar, anche se da diverso tempo , circa un anno non prendo piu niente, ammetto la mia reticenza, ad assumere medicinali,ed ho fatto per circa tre mesi psicoterapia il quale psicologo mi ha rimandato ad un altro suo collega perchè non ci sono stati miglioramenti significativi, mentre con la sola farmacoterapia ci sono stati dei risultati, parziale nel senso che stavo meglio , ma sarei stato legato ai farmaci tutta la vità cosa che non vorrei fare .

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Che tipo di psicoterapia/e ha fatto? Approccio psicoterapeutico del terapeuta? Obiettivi concordati? Frequenza delle sedute? Contenuti discussi in seduta? Eventuali compiti ricevuti? Quanto tempo è durato l'intervento?
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dopo
Utente
Utente
l'intervento psicoterapeutico, e durato tre mesi, trascorsi i quali il consulente stesso mi hai proposto di andare da un suo collega, perchè non si erano raggiunti risultati attesi.
l'approccio era di tipo introspettivo con domanda sul mio trascorso passato, infanzia adolescenza e una sorta di rilassamento indotto,facendomi sdraiare su un lettino, e con dei suggerimenti mi portava a pensare a delle cose ( che adesso non ricordo bene quali) o immagini particolari, io deluso dall'insuccesso delle sedute , non ho voluto proseguire con l'altro terapeuta
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
purtroppo può accadere che la prima esperienza di psicoterapia sia deludente, ma questo non significa che lei debba rinunciare a prendersi cura di sé, la scelta dipende da lei, di certo una consulenza on line può fornire solo indicazioni generali.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile utente,
comprendo le sue perplessità, tuttavia non si fermi davanti ad un insuccesso sperimentato, consideri l'opportunità di rivolgersi ad un altro specialista, per diagnosi ed eventuale trattamento terapeutico come le hanno consigliato i colleghi.

Le consiglio di leggere questi articoli per approfondimenti in merito alla psicoterapia e ai principali approcci terapeutici, ai link

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordiali saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
I disturbi ossessivi, dal punto di vista psicoterapeutico, possono essere meglio trattati utilizzando approcci specificamente concepiti, sostanzialmente attivi, ovvero dove oltre a parlare e a interpretare si ricevono compiti comportamentali precisi da mettere in atto fra le sedute.

Veda a tal proposito i link forniti dalla collega Rinella.

È comunque importante verificare che il professionista a cui si rivolge sia uno psicologo psicoterapeuta iscritto all'Albo, può verificarne qui il nominativo:

https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi