Apatia periodica

Buongiorno,
sono uno studente universitario di 22 anni, e da qualche tempo ho notato che a periodi mi sento profondamente apatico, indolente, e soprattutto sento mancanza di empatia. Non posso lamentarmi di niente, vivo in una famiglia che mi vuole bene, non abbiamo problemi economici, ho una ragazza splendida con cui ho molto in comune...eppure a periodi mi si presenta così dal niente questa nebbia, dico nebbia perchè proprio così mi sento, avvolto da una nebbia che mi lascia apatico..tanto che perdo interesse nello studio, stare con la mia ragazza mi lascia anche indifferente e proprio quest'ultimo aspetto mi fa stare particolarmente male, perchè vorrei vivere ogni momento intensamente con lei, ma quando mi capitano questi periodi, proprio non ci riesco..e l'unico pensiero che mi fa stare meglio è il fatto che spero che questo momento passerà.
Per quanto riguarda la frequenza, prima (agli esordi, ovvero a febbraio) capitavano quei 3-4 giorni di "buio" ogni circa 2 settimane, poi con il tempo si sono fatti meno frequenti, tant'è che era quasi un mese che non ne soffrivo più...
Ribadisco che la cosa che più mi fa star male è non riuscire a provare qualcosa per la mia ragazza in questi periodi..e a volte arrivo a pensare che in realtà lei non mi piaccia, ma so che non è così, e trovo conferma nel fatto che al di fuori di questi periodi sto benissimo con lei e sento di amarla. In più perdo interesse anche nei confronti dello studio, la medicina, che so essere la mia "vocazione" da sempre...e allontano anche i miei genitori e amici, preferendo la solitudine..
Ecco ho scritto tutto in modo molto confusionario, ma spero possa essere chiaro e spero possiate aiutarmi...ci sono delle cure naturali che possano aiutarmi a stabilizzare il mio umore e evitare queste cadute "depressive"? Ho sentito parlare dei fiori di Bach, ma non so se essi abbiano efficacia o diano soltanto un effetto placebo..
Grazie per le risposte, vi sono già molto grato..

Ah mi dimenticavo di una cosa importantissima! In questi periodi, l'apatia nei confronti di ciò che mi circonda, si trasforma in pensieri ossessivi, ad esempio:
avverto che i miei sentimenti sono bloccati, allora mi esaspero cercando di capirne il motivo, cerco razionalmente di smuoverli, non ci riesco e allora il tutto diventa un chiodo fisso e talvolta mi porta a disperare...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

non è detto che le sue siano "cadute depressive" e può essere altrettanto valida l'ipotesi che lei soffra di un disturbo d'ansia, dal momento che l'annebbiamento che riferisce può anche essere un sintomo ansioso e che ci riporta di soffrire per una serie di pensieri ossessivi.

Per una diagnosi è comunque necessario che lei si rivolga di persona ad uno psicologo, così come per elaborare una strategia terapeutica di qualunque genere è importante che sia assistito da un professionista.

Tornando al quadro che ci descrive, ci può spiegare meglio in che senso ci dice questo:

"sento mancanza di empatia" ?

Vorrei inoltre chiederle di analizzare quando hanno iniziato a comparire questi momenti, e cioè di riflettere sul fatto che potrebbe essere successo qualcosa nella sua vita nel periodo in cui tutto è cominciato (ammesso che in precedenza lei non abbia mai sofferto di sintomo ansiosi e/o depressivi).

E' in grado di individuare un fatto significativo, un cambiamento o una preoccupazione che si sia presentata in quel periodo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Per quanto riguarda la frequenza, prima (agli esordi, ovvero a febbraio) capitavano quei 3-4 giorni di "buio" ogni circa 2 settimane, poi con il tempo si sono fatti meno frequenti, tant'è che era quasi un mese che non ne soffrivo più...



Gentile Utente,
il "buio" di cui parla, necessita di diagnosi cliniche adeguate, da quì non si possono fare ipotesi, potrebbe trattarsi di apatia, depressione, disturbo dell'umore, e tanto altro.
I pensieri ossessivi, necessitano anche loro di un inquadramento diagnostico, portrebbero non essere disgiunti dall'apatia, dal buio, e da quanto non sente per la sua ragazza.

Solitamente non appare tutto all'improvviso, ma ci sono segnali, spesso non riconosciuti che lacsiano palesare l'organizzazione di un disagio psichico.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it