Superare i tabù o tenerseli?

Salve, sto frequentando un ragazzo conosciuto un paio di mesi fa in treno. Siamo diventati spontaneamente confidenti e usciti qualche volta, a parte chat frequentissime. Nessun bacio, anche se una volta c'è stata la sensazione che stesse per succedere. Non son in vena di nuove storie. Ho un amore vacillante che mi tiene occupata i pensieri, però le ultime rivelazioni del mio nuovo amico mi iniziano a incuriosire, e non solo quelle. Lui. innamorato a sua volta di un'altra, vorrebbe avere una compagna di giochi speciali e l'ha chiesto a me, l'unica con cui sia riuscito a confidare le sue perversioni. Una, in particolare: gli piace bere la pipì e farla bere alla partner, Io sono assai tradizionale, romantica, ma mi sono detta: non giudicare, vivi. Poi lui è meraviglioso. Per ora non è successo niente, lui sta aspettando che io sia pronta. A pranzo l'altro giorno, scherzando, mi ha detto: ora vado in bagno e poi ti porto lo spumante...Ho riso e gli ho risposto:" la prossima volta... Io cerco informazioni in rete, lui mi consiglia filmati da guardare. Mi sono assicurata che non è una pratica pericolosa come credevo, che, anzi, c'è chi ritiene la pipì un disinfettante..., ma a me non eccita. Non ho mai provato, non mi eccita nemmeno il pensiero, mi eccita lui, il mio amico. Lui sì, non la sua pipì. Ma lui pensa solo a quella. Dice anche ad altro, ma è esaltatissimo soprattutto all'idea che io diventi la sua amante bagnata. Io so che non ho mai provato e so che sto bene anche senza, che non voglio innamorami di lui e che sesso e amore son due cose che nn vanno di pari passo, soprattutto questo genere di esercizi. Che mi consigliate di fare?
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, nel campo delle relazioni interpersonali non si contratta il desiderio. Cioè, se lei desidera provare pratiche erotiche per lei nuove, non c'è nulla di male. Ma se lei scambia il suo desiderio per questo ragazzo con il desiderio di lui di bere e farle bere la pipì, allora rischia di rimanere con un pugno di mosche.

Lei cosa *desidera* davvero?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signorina,
non è sempre facile tenere separati sesso e sentimenti, con una linea sottile quasi chirurgica, inoltre non sono ragionamenti che si possiìono fare a tavolino.
Le parafilie, di questo si tratta, non sono esercizi, come li chiama lei , ma pratiche sessuali, di cui spesso chi ne soffre, non può farne a meno, per il raggiungimento del piacere.
Il focus della questione non è se è giusto o sbagliato, ma se è quello che vuole lei e se questo mondo le appartiene.
Le allego, qualche articolo, per approfondimenti.


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1486-sessualita-malata-le-parafilie-o-perversioni-sessuali.html


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Roberta De Bellis Psicologo, Psicoterapeuta 48 4
Gentile utente,
le perversioni se ecologiche, ovvero quando non ledono seriamente a nessuno, lei compresa, non sono un aspetto negativo di una relazione a due. Deve e può decidere solo lei se giocare, come dice oppure negarsi. Ognuno di noi ha delle convinzioni in merito alla sfera sessuale: quella che descrive è abbastanza frequente "Sesso con o senza amore". Penso che si dovrebbero rispettare i propri valori in merito a qualsiasi ambito della propria vita, ma se qualcosa ci incuriosisce e ci attira, al tempo stesso, allora non si è troppo convinti di ciò di cui eravamo convinti.

Dott.ssa Roberta De Bellis

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie per le risposte, pensavo di dover attendere di più! Cosa desidero io...è questo il problema. Io sto vivendo questa situazione, le sue confidenze, le sue richieste, come un modo per conoscere un mondo di cui ho avuto spesso paura. Quando me l'ha detto sono rimasta scioccata. Poi ci ho ragionato su. Lui ha per me quelle attenzioni che un vero amico ha, mi cerca ogni giorno, mi si rivolge con dolcezza, non è mai volgare, anche quando parla di sesso. Prima di lui mi sono capitate situazioni di approcci di questo genere ma decisamente più "sporchi" ed egoisti. Lui ha un gran rispetto per me. Credo sia contento di poterne finalmente parlare con qualcuno che non lo giudica. Vorrebbe che la faccenda mi incuriosisse per il piacere che, secondo lui, potrei provare. Lui dice che sarà così. Io, in verità-e gliel'ho detto-lo faccio proprio per sfidare le mie paure. Lui è molto carino ma so bene che non potrei innamorarmene, perché, a meno di non cambiare a 30 anni, mi innamoro platonicamente, poi succede quel che succede. Questa situazione è completamente spiazzante. E' la prima volta che uno mi dice: voglio farti provare una cosa nuova, ma sai che amo la mia ragazza, so che ami qualcun altro, questa è una roba di sesso. Non voglio fare l'amore con te, voglio solo creare questa situazione di pissing a due, anche a tre quando sarai pronta...ecc. In pratica mi racconta le sue fantasie ed io lo assecondo. Io non so se mi piacerà, ma, dopo essermi informata, l'idea di fare qualcosa che fino a due mesi fa pensavo impossibile e sporco (e scopro invece di altro genere) mi fa pensare che dopo potrei uscirne migliore, più forte, più libera. E poi mi sto affezionando a lui e mi dico: perché no? Perché non fargli questo piacere? Un po' ho questo vizio di essere troppo generosa, di darmi agli altri, indipendentemente da quello che voglio io, però solo così riesco a cambiare. Ecco, forse sono io che ho questo problema, non lo so.


Altra roba: secondo voi lui ha bisogno d'aiuto? Io credo di no, sinceramente mi pare una persona molto equilibrata e io fumo, ad esempio, però io sono considerata normale. Cioè, forse è il mondo che è strano
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
"Penso che si dovrebbero rispettare i propri valori in merito a qualsiasi ambito della propria vita, ma se qualcosa ci incuriosisce e ci attira, al tempo stesso, allora non si è troppo convinti di ciò di cui eravamo convinti." esatto, però io credo che ci sia un vizio di fondo nella società, quello di usare il sesso come misura di giudizio. Ne nono stata vittima per anni, consapevolmente. Educazione troppo rigida. Ora forse ho la possibilità di cambiare, di superare questo tabù, Lui dice che se poi non ci riesco smettiamo, che non succede niente. Mi rassicura. Il mio dubbio è: lui sta bene, no? Io sono convinta stia bene ma non vorrei aver dedotto qualcosa di sbagliato.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.8k 506 41
"perché no? Perché non fargli questo piacere? Un po' ho questo vizio di essere troppo generosa, di darmi agli altri, indipendentemente da quello che voglio io"

Gentile ragazza, dovresti soffermarti sul significato di questa affermazione.
Non c'è niente di male ad essere generosi nella vita, basta farlo se è ciò che si desidera fare. Ha senso fargli questo piacere, INDIPENDENTEMENTE da ciò che vuole ANCHE Lei?

Sinceramente Lei che cosa vuole?

In quali altre circostanze Le capita di essere "generosa", "di darsi agli altri" indipendentemente da quello che vuole?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dottoressa, ho questo che sento come un problema. Ho la tendenza a metter da parte me, i miei impegni, per aiutare gli altri. Lo faccio con piacere, nel senso che sento di assecondare la mia natura, ma il risultato è che io sono sempre in ritardo e che preferisco, ad esempio, fare anche il lavoro degli altri, in casa come in ufficio, per rimandare il mio e portarmelo a casa. Lavoro anche gratis, spesso. Ho questa specie di impulso, che secondo me non è una cosa buona, perché finisce per condizionarmi. So di avere delle qualità, ma le metto spesso in ombra. Mi presento al peggio, alle volte, consapevolmente. Secondo me o voglio punirmi o voglio dire: in verità c'è del peggio che non vedrai mai quindi sarei disonesta a mostrarti solo il meglio. Ho memoria di aver subito degli abusi "leggeri" da mio padre, cui nessuno ha mai creduto. Episodi di carezze ripetuti nel tempo. Ma quando l'ho raccontato mi hanno detto che erano fantasie e io stessa non sono più sicura Ne ho avuto memoria per anni, ora mio padre non c'è più e io non posso chiarire questa situazione. E poi ho fallito tante volte nella vita, perché son paritta in quarta e poi non ho avuto costanza e concentrazione (anche per i motivi di cui sopra) per portarmi a termine. Mentre scrivo ho paura che qualcuno possa capitare qui e riconoscermi. Evito i dettagli, però, ecco, volevo dirle che ho anche paura di questo, che mi si possa riconoscere. Ot. Ho letto gli articoli linkati dalla dottoressa di Catania, mi è venuta una domanda: ammesso che per il mio amico la sua parafilia sia un problema, può essere che stia cercando aiuto? Io per discrezione non gli chiedo del suo rapporto di coppia

Io desideravo che qualcuno o qualcosa mi strappasse ai pensieri per un amore controverso. Lui mi ha distratta con questa strana storia. Ero innamorata di un uomo narciso, che mi ha fatto totalmente rincretinire e cambiare. Da quando conosco questo ragazzo mi sembra, all'improvisso, di poter fare a meno di stare appresso ai miei pensieri su di lui, sul Narciso
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Altra domanda, che esulta dal tempa del topic che ho introdotto: se io volessi parlare con uno psicologo, gratis, farmi curare da uno psicoterapeuta, potrei rivolgermi alla Ausl? Non vado dal medico da anni ma una volta (l'ultima che l'ho visto) gliel'ho chiesto e si è messo a ridere, per consigliarmi poi una sua amica che però era una specialista a pagamento che non potevo permettermi. Per questa storia delle memorie, dell'educazione restrittiva, dei problemi col resto della mia famiglia, della mia tendenza a innamorarmi troppo. Avrei anche desiderio di provare l'ipnosi, ammesso che funzioni, che sia un metodo scientifico che possa aiutarmi a ricordare, a esser certa dei miei ricordi
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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Io, in verità-e gliel'ho detto-lo faccio proprio per sfidare le mie paure

Quali paure vorrebbe sfidare?

>>l'idea di fare qualcosa che fino a due mesi fa pensavo impossibile e sporco (e scopro invece di altro genere) mi fa pensare che dopo potrei uscirne migliore, più forte, più libera

In pratica, lei pensa di dover fare qualcosa che le chiedono altri per sentirsi più libera...

>>Un po' ho questo vizio di essere troppo generosa, di darmi agli altri, indipendentemente da quello che voglio io, però solo così riesco a cambiare

E' un punto di vista interessante. Forse potrebbe indicare una sua difficoltà a regolare le sue scelte, le sue preferenze ed i suoi comportamenti in modo indipendente, ed a vivere la sua vita conformemente ai suoi valori, anche quando questo implica dei costi.

Oppure una tendenza a compiacere le altre persone, a cercare di tenerle con sè, o una paura di scontentare gli altri e di dire "NO".

Si riconosce in qualcuna di queste ipotesi?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Non è una questione di fargli un piacere o meno o di reputarlo sano o meno,
ma comprendere se questi "giochi erotici", possono appartenere anche alle sue corde .

Se lei desidera altro ed accetta il pissing per arrivare a lui, non è sicuramente la strada migliore.

All'interno di un rapporto di coppia ben assortito e nel rispetto dell'altro-a, non esiste nulla di strano o di sporco, ma devono essere entrambi a volerlo relamente
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Dott. Gianluca, grazie, mi ha fatto riflettere la sua risposta. Quando dice "Oppure una tendenza a compiacere le altre persone, a cercare di tenerle con sè, o una paura di scontentare gli altri e di dire "NO", forse ci vede bene. Non voglio tener come le persone, ma paura di scontentarle, paura che si arrabbino con me o che mi facciano perdere tempo nel prendersela con me. Qualcosa del genere.
Mii ha spiazzato con la sua osservazione, quella: In pratica, lei pensa di dover fare qualcosa che le chiedono altri per sentirsi più libera...
Anche alla Dottoressa Valeria e agli altri: come faccio a sapere se qualcosa mi piace o no se non la provo? Non è sicuramente nelle mie corde, nel senso che proprio non ci avevo minimamente mai pensato, né mi suscita piacere immaginare, anche ora, scene del genere, ma se fosse perché non mi ci sono mai trovata. Però io vorrei capire, magari potete spiegarmelo voi: che fascino ha questa pratica su chi ne va matto? Cioè, da cosa dipende, che corde tocca, che vuol dire per loro...
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
"All'interno di un rapporto di coppia ben assortito e nel rispetto dell'altro-a, non esiste nulla di strano o di sporco, ma devono essere entrambi a volerlo relamente", sì, dottoressa, sono d'accordo. E' d'accordo anche il ragazzo, nel senso che lui dice: se non ti piace smettiamo, stai tranquilla. E intanto aspetta e tenta di prepararmi per evitarmi traumi. Il punto è: perché lo faccio? Non voglio mettermi in una strana storia, sto tentando di capire che senso abbia nella mia vita quest'incontro, capitato a distrarmi dalla mia follia: innamoramento esagerato, pensiero ossessivo sull'amato, senza gelosia però, ma, il motivo per cui son venuta in questo splendido forum, che non conoscevo, è cercare ulteriori informazioni sull'urofilia. Cioè, esiste un motivo per cui qualcuno si eccita in questo modo?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signorina,
non comprendo se lei desidera essere rassicurata da noi in modo da poter provare e praticare questa pratica erotica o cerca informazioni sulle parafilie , che caratterizzano la sessualità di questo ragazzo.

E' vero se non prova non può sapere se le piace o meno, ma non stiamo parlando di fare l'amore in ascenzore o al mare o con modalità atipiche, stiamo parlando di parafilie.

L'urofilia (detta anche pissing o in gergo pioggia dorata) è una pratica sessuale che consiste nell'urinare sul corpo, anzi spesso nella bocca del partner
Quando l'emissione dell'urina è accompagnata dalla ingestione della stessa si parla di urofagia, pratica che solitamente segue subito dopo.

Il pissing è abbastanza diffuso nell'ambito delle pratiche proprie della comunità BDSM
( sado-masochistici, dove c'è un dominatore ed una sottomessa)
In quest'ultimo caso, il pissing, quindi l'ingestione da parte del soggetto sottomesso delle urine del soggetto dominante, costituisce una delle pratiche in cui si evidenzia ancor di più l'umiliazione fisica e psicologica , di tipo sadico .

Spero di essere stata abbastanza chiara, ma consideri che del perchè questo ragazzo si eccita così, se ne può occupare solo chi lo avrà in trattamento, sempre nel caso che lui lo voglia.

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Attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Cioè, esiste un motivo per cui qualcuno si eccita in questo modo?

Si possono ipotizzare motivi per cui una persona si eccita a spingere un'altra persona a pratiche che questa non aveva mai immaginato di attuare, e che non la eccitano.

E si possono ipotizzare motivi per cui una persona prova una spinta a soddisfare le richieste di un'altra persona, anche se non le sente sue.

Se dovesse ipotizzarli lei, questi motivi, a cosa penserebbe?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie Dottoressa Valeria, sì, forse cerco rassicurazione, oltre che ulteriore informazione. E' stata chiarissima. Grazie mille

Dottor Gianluca, quanto alla sua domanda, se dovessi ipotizzare delle motivazioni...Alla prima domanda rispondo con un: forse non ha trovato altre con cui farlo o solo parlarne senza sentirsi giudicato.
Alla seconda rispondo come sopra, con il bisogno di sperimentare qualcosa come fosse mangiare un piatto mai provato, solo perché qualcuno ce lo offre, senza dire: mi fa schifo, a priori, Comunque, come immagina, sto riflettendo ancora sulle parole, sue e della dottoressa, grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieta di esserle stata d' aiuto, con le idee piu' chiare, sceglira' con piu' consapevolezza.

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile utente,

dovrà anche tenere conto di alcuni accorgimenti comportamentali per ridurre elementi stressanti, che possono aiutarLa a vivere meglio questa esperienza, come riportato da alcune persone nel corso della pratica di studio.

Alcuni hanno iniziato l'esperienza a livello *autoerotico*, cioè sperimentando con le proprie urine, il che rappresenta anche la situazione di minor rischio biologico ed infettivo, dato che eventuali virus e batteri sarebbero già presenti nel suo organismo.

Alcuni hanno notato che il sapore e l'odore delle urine variava a seconda dei cibi assunti e del tipo di bevande utilizzate per favorire ed agevolare la pratica, per cui alcuni gusti erano più tollerabili di altri.

Comunque una delle difficoltà riscontrate da molti era legata alla gestione del post esperienza, sempre in termini pratici, dato che il tipo di pratica sessuale in oggetto richiede particolare attenzione alla pulizia dei fluidi corporei residui, prodotti in quantità cospiqua.