Diciamola tutta sulla sindrome da spogliatoio!

Salve, scusate i toni, non sono e non voglio essere volgare ma devo dirla tutta, avevo un pene ridicolo (chiamiamolo così vabbè) di soli 12 cm che ho "usato" nonostante un paio di patners a prima vista mi abbiano apostrofato subito con un "Ce l'hai piccolo!" (daltronde il complimento me lo sono meritato come potevo darle torto e sono stato zitto) dopo 6 mesi di cura con un estensore che usavo 3 o 4 volte al giorno sono arrivato a 13 cm e quanto meno ora non mi sento un handicappato come prima anche se sono sempre un po' insoddisfatto, penso che come maschio valgo poco visto che la natura mi ha già creato male in partenza, A me piace solo l'amore di gruppo etero e il 98% dei ragazzi con cui condivido un avventura con una donna sono sempre più dotati di me, questo paragone lo subisco continuamente e lo accetto in parte se no non potrei amare. Voi medici dite una parte di verità sostenendo che io sarei normale, però non tenete conto che una donna preferisce probabilmente consumare sesso orale con un uomo dotato piuttosto che con uno normale, che il lui di molte coppie in base al mito delle misure che abbiamo in testa noi uomini mi chiede frequentemente ragazzi dotati per un avventura di gruppo con la propria compagna, così pure all'inverso se fossi gay avrei più chance di rimorchiare con misure più grandi. Questi sono i fattori che purtroppo hanno fondamento e impauriscono noi uomini, non tanto un banale confronto fra uomini in uno spogliatoio, perchè lo nascondete?? Siete prima uomini e poi dottori, come fate a ignorare queste cose del sesso? Del resto viviamo oggi in una società che ci obbliga ad essere quasi perfetti e vincitori in ogni aspetto della vita e per chi non rientra nei canoni del successo è piuttosto dura... Ve lo scrivo con lacrime agli occhi. Cordiali Saluti.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Caro signore,
veramente non so come prendere la sua lettera, "Siete prima uomini e poi dottori, come fate a ignorare queste cose del sesso?". Ci staw dando degli ignoranti, guardi che ci studiamo.
Da un punto di vista clinico lei è un po come la persona che si lamenta dei propri occhi azzurri, poichè le sue dimensioni sono assolutamente normali. Dubito fortemenet che quel coso possa avere allungato un cm. in 6 mesi. Non è provato da alcun articolo scientifico.
Pertanto ritengo senza mezi termini le dico pproccio psicologico sia ben più efficace del marchigegno usato.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Professore, forse sono stato un po' brusco e me ne scuso, non le davo dell'ignorante , penso che sia un ottimo andrologo se no non mi sarei rivolto a lei, sospetto solo che voi andrologi ci nascondete qualcosa per non turbare gli spiriti di molti maschi un po' menomati da questo problema; del resto si metta, come uomo prima che come medico, nei miei panni ricevere queste battute sulle dimensioni del pene dalle prime due patner le farebbe piacere? Le faccio un altro esempio perchè allora le donne che fanno turismo sessuale vanno in zone dell'Africa a caccia di uomini di colore? Lei crede che se io mettessi un annuncio su uno dei tanti portali dell'erotismo dicendo che ho 12,5 o 13 cm avrei richiamo? Ce ne sono di esempi da fare. Del resto pure io fra una donna ben fatta con una sesta di seno e una con la seconda non avrei dubbi su quale scegliere per un flirt. A sentire le vostre reazioni mi viene quasi da pensare che voi andrologi non avendo avuto questo problema personale (e sono molto contento per voi perchè è un male che non auguro a nessuno, io non sono brutto fisicamente ma il confronto sessuale con gli altri uomini medi su 15-20 cm mi distrugge) lo affrontate con molta freddezza. Io posso anche andare da uno psicologo per leccarmi le ferite ma forse il problema non sono io ma il mondo con i suoi costumi e i suoi miti che andrà avanti sempre in quella direzione e uno psicologo non potrà riuscire riuscire a cambiarlo. Questa purtroppo è la cruda realtà.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
" A sentire le vostre reazioni mi viene quasi da pensare che voi andrologi non avendo avuto questo problema personale lo affrontate con molta freddezza".
Vede questo potrebbe anche essere un insulto peggiore: personalmente non faccio il medico, sono un medico e c' è la sua differenza.
Secondariamente stati pubblicati 3 articoli sulla stampa internazionale sull' aspetto e sulle dmensioni dei genitali maschili e sulla loro importanza sulla qualità della vita e delle relazioni interpersonali della persona e sulla paura di averlo piccolo. Lei ce lo ha normale, lei appartiene alla categoria di quelli che hanno paura di averlo piccolo. Il miglioramento estetico di peni normali ha efficacia sul risolvere il problema della paura di averlo piccolo solo nei sogge4tti con relazioni affettive d' amore profonde, stabili e durature e solo se accompagnate. Piuttosto che fare domajnde ijncongrue su turismo sessuale femminile si domandi sulla sua sua capacità di innamorarsi. A quello deve rispondere la psicotyerapia, non a leccarle le ferite, che mi scusi la ulteriore bruschezza, se le sta già leccando lei.
"Questa purtroppo è la cruda realtà." Vada da psicologo.

I tre articoli sono
Cavallini G, Caracciolo S. Asian J Androl. 2008;10:512-9. (si sono propio io)
Frawe4nkel P., Ashimowitz J.P. BJU International 2002; 44: 67-70.
Tanagho E., Lue T.F. Atti del congresso di Andriologia della AUA, Boston 1999.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Non mettevo in dubbio la ricerca, volevo solo dire che il mondo sessuale non tiene conto di queste statistiche, sbagliando si, ma la realtà è questa: tanto per fare un esempio l'ultimo incontro che ho avuto con una coppia, la cosa che ci hanno chiesto a me e ai miei amici erano le ns misure io neanche gli ho parlato inutilmente delle mie perchè ben inferiori e non ho combinato nulla. Pensi che risultato idiota per un uomo!! Non c'è che dire. C'è però da fare una premessa a quello che lei ha scrito...

Io sono daccordo con lei che l'innamoramento è molto meglio del libertinaggio, (anche se come giovane delle esperienze sessuali mi servono comunque), ma lei che è medico sa meglio di me che i veri amori sono rari. Io ero molto casto una volta e puntavo solo a trovare il grande amore nella mia vita, poi ho visto anche li che venivo superato sempre dai miei amici, ho preso una delusione devastante e profonda che mi hanno spaccato il cuore e dopo 8-10 anni di insuccessi mi è venuta quella che voi chiamate anoressia sentimentale: mi sono detto: okay se come uomo non ho la fortuna, il destino o il merito di trovare l'amore (può essere anche giusto così) perchè devo continuare a soffrire per amore quando al resto del mondo non gliene frega nulla? E così ho buttato tutto il sentimentalismo alle spalle (del resto oggi i figli si fanno anche in provetta) e visto che il mondo va avanti anche con il sesso senza amore ho cercato di colmare questo vuoto col sesso. Come vede dottore questa è l'ulteriore conferma che come maschio ho PERSO per due volte nella mia vita: nel l'amore del tutto e nel sesso in larga parte. Un fallimento che dimostra proprio che sono un maschio di serie C o D. Le mi troverà antipatico e presuntuoso anche perchè i toni delle email si travisano con facilità, ma le assicuro che sono un ragazzo tutto sommato per bene che non si da arie ma che si critica molto e che però vuole toccare con mano le cose, Il mio è solo un grido di dolore di un maschio onesto che nonostante tutti buoni propositi, una presenza esteriore gradevole, una posizione economica buona, un cervello dicono discreto è stato sconfitto dagli altri maschi e lo vive come una condanna senza appello.
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Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 655 55
Non chiedo scusa della mia pragmaticità, ma al grido di dolore credo poco o nulla, non per mancanza dio rispetto nei suoi confronti, ma perchè serve solo a fare rumore, senza migliorare o costruire alcunchè. Vada da uno psicologo. che non c' è altro da fare o da aggiungere.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
mi associo alle risposte ricevute dal Dr.Cavallini.
Se la funzionalità del suo pene è integra, l'aspetto estetico e correlato alle dimensioni, è da affrontare in altra sede.

La sessualità oggi, è vissuta all'insegna di un bisogno qusi imperante di adeguarsi ai luoghi comuni sdoganati dai media ed internet.

Tra i più frequenti che abitano l'immaginario maschile, abbiamo quelli della "durata" del rapporto sessuale e quello delle "dimensioni " del pene.

La qualità di un rapporto sessuale, che duri una sera, un mese, una vita, non correla con qualche centimetro in più, ma con tantisimo altro, come empatia sessuale, sintonia, conoscenza di sè e dell'altro, utilizzo dell'immaginario erotico, dimensione del gioco, dell'alleanza, ecc....

La sessualità non è da relegare al solo aspetto ginnico, coitale , perchè se così fosse, rinforzerebbe ansie, ansia da prestazione, da dimensione, e sarebbe più un fare, che un sentire.

Forse le sue pratiche di gruppo, amplificano le sue insicurezze e, le impediscono di vivere a pieno la sensorialità di una relazione a due.

Consideri inoltre, che il piacere femminile, non è affatto misure del pene-correlato

Le allego, qualche articolo per approfondimenti.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2304-misure-dei-genitali-maschili-e-presunta-correlazione-col-piacere-femminile.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1170-pene-piccolo-paure-difficolta-e-falsi-miti.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
ritengo inutile rassicurarla rispetto le misure riferite, perché non penso che il problema stia lì.
I discorsi relativi all'amore e alla sessualità sono molto spesso zeppi di luoghi comuni e falsi miti e mi pare che alcuni di questi abbiano "contagiato" anche Lei.
Credo davvero, come le è già stato suggerito, che attraverso una serie di colloqui con una/o psicologa/o potrebbe mettere in discussione alcune sue convinzioni, anche grazie al suo spirito critico, e dare una svolta alla sua vita (non solo sessuale) rendendola per Lei più soddisfacente.
Tutto sommato, per certi versi, sarebbe più semplice se davvero le sue misure fossero sotto la norma, ma qui la statistica c'entra poco.

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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