Odio la mia famiglia

Odio la mia famiglia.. odio il loro carattere e il loro modo di vedere le cose.. la cosa peggiore è che sono simile a loro e sono in conflitto con me stesso.. i miei genitori mi hanno sempre trascurato sin da piccolo , infatti sono cresciuto con i miei nonni a cui devo tutto ma mi sto accorgendo solo a 18 anni che voglio essere diverso da loro.. mio nonno è un parrino senza personalità, ruffiano , che pensa sempre a se stesso e e a casa ha sempre fatto il "dittatore" mentre fuori era un agnellino e ingenuo. inoltre è una persona troppo selettiva. mia nonna è una persona troppo seria e troppo apprensiva..entrambi mi hanno sempre dato grande amore e gliene saro' grato a vita ma non voglio essere come loro e il resto dei parenti di mio padre che li seguono sulla stessa riga..dalla parte di mia madre invece erano persone con un cuore grande ma che erano sempre con la testa tra le nuvole..di mia madre critico soprattutto il fatto di stare sempre a guardare le telenovele invece di guardarsi un telegiornale e sapere cosa accade nel mondo.. HA LA TESTA IN ARIA!! è purtroppo mi sto accorgendo di averla pure io e di avere ereditato tutti le cose negative dei miei parenti.. io nella vita sono molto insicuro , e sensibile .. non mi fido ne di me stesso ne degli altri.. e sono una persona troppo negativa.. e mi manca la volontà, la forza di combattere perchè ho avuto sempre tutto facile dalla mia famiglia.. sempre la carne tagliata da loro, la frutta sbucciata da loro.. aiuti negli studi..sin da piccolo mi sono sentito diverso dagli altri.. sono stato sempre troppo imbranato.. adesso a 17 voglio cambiare ed essere tutto il contrario di come sono loro.. voglio essere uno senza misure, uno che dice le cosa in faccia e che non si astiene mai..senza paura,uno con i ******** con i pro e i contro che questi elementi hanno.. ma per certe cose mi sento troppo uguale a loro.. ho avuto per un anno una ragazza e con lei mi sono comportato nello stesso modo in cui si comporta mio padre e lei dopo che ci siamo lasciati ha detto a un mio amico che stava con me solo per compassione perchè sono cresciuto in un ambiente di ***** e che sono una cosa inutile.. li per li non capivo e mi sentivo ferito ma adesso capisco che aveva ragione.. da 2 mesi faccio delle sedute da mio zio che fa lo psicologo ma mi sembra male parlare male della sua famiglia.. dalle sedute si evince che sono insicuro, e sono troppo anioso e penso troppo al giudizio degli altri e soprattutto non ho una personalità.. come mio padre.. dice che il percorso è ancora lungo e mi fatto fare training autogeno.. mi sento un morto che cammina mi sento perso.. e mi sento una *****.. ma non mollero'!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
E' un bene che Lei abbia questa persona a cui fare riferimento. Non e' positivo che sia un familiare. Si sarebbe sentito più' responsabile di se' stesso con uno psicologo scelto da Lei. Cosi' potrebbe sentire che "continuano a tagliarle la frutta" mentre e' necessario che inizi a farlo Lei. Inizialmente con difficolta' ma poi con più' sicurezza.
E' un ragazzo giovanissimo e si identifica con i modelli della famiglia: dovra' piano piano fare emergere la Sua personalita'.
Non critichi gli altri, cerchi di capirli e imparera' qualcosa da tutti.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile ragazzo,

> Odio la mia famiglia.. odio il loro carattere e il loro modo di vedere le cose.. la cosa peggiore è che sono simile a loro e sono in conflitto con me stesso..

Benvenuto nell'adolescenza! Il momento della ribellione e del trovare la propria strada: se prima era la famiglia a dire cosa fare, oggi inizia Lei a decidere cosa fare e come farlo.

Ha mai letto "Psicosoluzioni" di Giorgio Nardone?
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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 626 6 1
Caro utente,

innanzitutto cambi psicologo, non è nè professionale, nè adatto alla sua situazione, andare da un parente. Per il resto vedrà, come già suggerito dai colleghi, che la sua personalità verrà fuori. Non se la prenda con tutti i suoi familiari, bene o male le hanno dato qualcosa. Prenda invece spunto da quanto imparato da loro per poi cambiare ciò che non le piace. Diventi una persona diversa, che le dia autostima e soddisfazione. Il fatto di aver avuto quei parenti non pregiudica assolutamente che lei possa diventare una persona diversa e, perchè no, migliore!

Un abbraccio