Tristezza per rottura del rapporto

Gent.mi Dottori
da qualche settimana mi sono lasciato, relazione di quasi due anni,
lei era in cura da uno psicanalista ed assumeva dei farmaci, soffriva un pò di depressione.
Io ho 28 anni, sono un soggetto un pò ansioso, purtroppo. Lei da qualche mese si era allontanata, avvertito questo distacco, dopo averle ripetuto più volte che la vedevo strana e se c'era qualcosa, lei mi ha detto che non sta bene con se stessa e nemmeno con me, perchè i miei atteggiamenti ansiosi non la facevano stare tranquilla. Piangeva, e mi ha detto di scusarla, lei stava molto male con se stessa quando ci siamo lasciati. Ho provato a richiamarla e lei ha detto che è meglio cosi,
noi siamo uguali ed i miei atteggiamenti ansiosi e il suo stare male, l'hanno portata a questa decisione. Purtroppo fino a due mesi prima, parlava di noi, della nostra vita ecc..
Sono deluso, amareggiato, triste, convinto di essere sbagliato. Ho avuto 3 relazioni, di cui due importanti compresa questa, e la scorsa storia è finita anche perchè gli confidavo dei malesseri o con i miei atteggiamenti trasmettevo un ansia.
Dopo la rottura di questa storia, simile alla rottura della precedente, ho capito che il problema sono io, che allontano le persone a me care.
Mi fa stare molto male questo, però penso se non mi confido con le ragazze con cui sto..se non si dice tutto nel rapporto allora cosa ci si sta a fare assieme.
Quest'ultimo punto è solo la mia ancora.
La mia ex mi ha detto che io forse ho bisogno di andare dallo psicologo per dire questi problemi: prima mi voleva addossare le colpe a me, poi diceva che essendo che non sta bene non può stare bene nemmeno con me.
Lei soffriva di crisi di pianto, paure, sbalzi d'umore e purtroppo a me questo non mi faceva stare benissimo.
Adesso sto molto male e ribadisco perchè credo che il problema sono io, che non so portare avanti una relazione. Dopo due anni è come se, ci si conosce, e poi non vengo accettato, l'amore infatti da parte sua è calato.
Purtroppo io di mio sono emotivo ed anche un pò insicuro a volte.
Attendo un vostro consiglio. grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

da qui non possiamo sapere se le cose stanno effettivamente come stai ipotizzando tu. Anche perchè ci parli di una ragazza con qualche probelma di depressione e che, probabilmente, avrà avuto ben altre priorità e avrà incontrato qualche difficoltà a stare dentro una relazione.

Però non ci sarebbe nulla di male a rivolgersi ad uno psicologo dal momento che ritieni di essere una persona ansiosa. L'ansia va diagnosticata e curata. Ci sono situazioni della vita in cui l'ansia serve ed è utile, ma se è eccessiva, va curata.

Per quanto riguarda la condivisione all'interno di una relazione (anche amicale, non solo sentimentale) va bene, ma ritieni che quelle ragazze si lamentassero di altro? Ad esempio parli solo di come ti senti e dei tuoi problemi? Dai loro troppe responsabilità e pesi? In che senso potrebbero sentirsi a disagio con te?

Infine, non è il caso di caricare eccessivamente la situazione; qualora tu non sia in grado di relazionarti (ma non è detto che la relazione sia finita per questa ragione), è sempre possibile imparare. D'altra parte anche le relazioni sentimentali fanno parte della palestra della vita.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa
le due precedenti ragazze, in particolare l'ultima, si sono lamentate dei miei comportamenti.atteggiamenti a volte ansiosi.Manigestavo loro i miei malesseri e forse li esasperavo. A volte mi sono preso cura di me stesso, altre volte, vedi problemi gastrici o tachicardia, li ho sottovalutati, cosa che adesso sto prendendo in considerazione di prendermi cura di me stesso ed affrontare le paure, ed iniziare a stare bene.
Lei si lamentava del fatto che io le dicevo i miei problemi, come se non volesse prendersene carico ( le porto un es. ho vissuto per un pò di tempo lontano da casa, lavoravo ero stressato, in una città da solo, lontano da affetti. Una notte mi sono svegliato e non sentivo più dall'orecchio destro, mi sono un pò preso di paura, era tardi, ero da solo, istintivamente ho chiamato lei e le ho detto questo problema, erano le 2 di notte) lei questo, quando ci siamo lasciati me l'ha fatto pesare, facendomi sentire strano,ansioso, che non dovevo chiamarla. Quando io ho pensato che potesse starmi vicino. Quando invece lei ha avuto bisogno, visto che non sta bene psicologicamente, le sono stato sempre vicino come ho potuto, accettando i suoi malesseri psichici e soprattutto non rinfacciandoglieli.
L'essere ansioso, me l'ha fatto pesare e l'ha messo come causa principale insieme al fatto che non sta bene con se stessa; infatti gli ultimi giorni stava abbandonando i farmaci ed era intrattabile, aveva sempre mal di testa, sbalzi d'umore ed accusava altri malesseri. Penso che il mio carattere, lato negativo: l'essere ansioso, ha portato ad allontanare due persone care, che amavo, solo per colpa mia.
Mi sono confidato con gli amici, mi conoscono sanno che sono un pò ansioso, a volte se ho un malessere mi fisso, però conoscendomi mi hanno detto di stare sereno. Vivo da un paio di anni, visto che non lavoro, un periodo non facile, non mi sento realizzato, soddisfatto, e perdere questa ragazza mi fa stare malissimo, perchè vedo un ulteriore fallimento, soprattutto per causa mia, per il mio carattere, perchè dimostro atteggiamenti ansiosi, mi fisso su malesseri fisici e penso di avere qualcosa.
Mi viene da piangere perchè sono convinto di aver rovinato tutto, causa la mia ansia, le mie stupide fissazioni..
adesso prendo coraggio, vedi ieri che sono andato dal dottore, ad iniziare a curare qualche disturbo fisico, cosi da tranquillizzarmi.
Come posso reagire
grazie e scusate lo sfogo ma sono molto triste, amareggiato con me stesso, arrabbiato direi..
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo,

dopo la rottura di una storia significativa, molte persone proverebbero ciò che tu stai provando. E anche il fatto di cercare di trovare una spiegazione (è colpa mia? dove ho sbagliato? ecc....) è una tendenza umana di cercare di avere la situazione sotto controllo.

Però ti suggerisco di abbandonare il senso di colpa e, se soffri di un disturbo d'ansia che ti sta appesantendo la vita, curare l'ansia. Poi, ribadisco, potrai utilizzare questa esperienza in futuro e con maggior serenità e distacco per relazionarti in maniera diversa.

Un cordiale saluto,
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.ssa
la ringrazio vivamente.
Soffro di ansia, perchè sono emotivo, ma non ho disturbi che mi rendono impossibile vivere la vita quotidiana. Ho solo bisogno di stare più tranquillo ed eseguire degli accertamenti per qualche disturbo fisico, cosi da potermi tranquillizzare mentalmente.
I disturbi che soffro sono: tachicardia, fiato corto-fame d'aria, disturbi gastro-intestinali;
l'altro giorno andando dal medico di base, persona di fiducia, mi ha detto che somatizzo molto, ma inizierò a prender delle compresse per aiutare la digestione ecc.
farò lo stesso per quanto riguarda il cardiologo, facendo esami dettagliati,
se tutto sarà negativo, anche se ho già dei referti medici che sono buoni, diventerà
oggetto di benessere mentale; casi estremi inizierò ad assumere qualche ansiolitico, consigliatomi da dottori-cardiologi, per poter regolarizzare il battito cardiaco.
Grazie ancora, dovrò prendere questa esperienza positivamente da un lato,
cercando di correggere errori ripetuti nelle storie sentimentali precedenti.

cordialissimi saluti