Mi serve un consiglio per una questione estremamente delicata..

Buon pomeriggio gentilissimi dottori...Vengo subito al dunque in estrema sintesi...Circa un mese fa un mio amico di infanzia si è suicidato...Il ragazzo, 24 enne ha avuto una vita ed un infanzia particolarmente difficili a causa dei gravi problemi famigliari ed economici. Io con lui ero stato molto legato alle elementari, poi lui si è trasferito, causa dei problemi sopra citati e noi crescendo abbiamo perso i contatti. Oggi su fb mi ha scritto la madre, che mi aveva visto al funerale e si ricordava di me dall'infanzia. E' ovviamente molto turbata, vuole capire cosa sia successo al figlio il giorno del suicidio e mi ha chiesto di indicargli altri amici a cui chiedere (che io tra l'altro quasi non conosco..) Ora a me non sembra molto corretto tirare in mezzo altri ragazzi che non possono farci nulla, e vorrei perciò provare a spiegargli di lasciar perdere, perchè uno al suicidio non ci arriva di punto in bianco e che alle spalle vi è sempre una malattia..ma ciò mi sembra decisamente poco delicato, oltre che non di mia competenza...... Nemmeno non risponderle per niente mi sembra bello...Insomma in questo caso ho la sensazione che qualunque cosa dica sbagli...mi potete consigliare?? grazie in anticipo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"uno al suicidio non ci arriva di punto in bianco "

Ha perfettamente ragione. Purtroopo si tratta della scelta più drammatica e dolorosa che un essere umano possa mai compiere. Ed è un atto molto ben meditato e programmato nella maggior parte delle volte.

Il desiderio della mamma di questo suo amico è, comprensibilmente, capire e cercare di trovare un senso a ciò che è accaduto. Tuttavia credo che nessuno degli amici del figlio potrà rispondere alle domande, nè alleviare il dolore di quella mamma.

Potrebbe però suggerire alla signora di contattare uno psicologo o uno psichiatra per essere aiutata in questo drammatico momento. Mi rendo conto che la scelta delle parole non sarà semplice. Non rispondere, anche se legittimo, non va bene, proprio perchè la signora sta cercando un senso all'accaduto. Metterla sulla buona strada per l'elaborazione, se mai possibile, di questa perdita è importante.

Eventualmente può proprio dire che nel tempo ha perso i contatti con il figlio e che non sa proprio a chi potrebbe rivolgersi tra gli amici del figlio (che non conosce), ma che le suggerisce di rivolgersi a un professionista proprio perchè comprende il dolore indicibile per la morte del figlio.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica