Ossessione d'amore

Ho avuto una relazione con una persona più giovane di me. Il rapporto sembrava finito per una serie di problematiche serie. A distanza di mesi e con cadenze regolari lui mi scrive, mi telefona, mi assilla per avere rapporti sessuali e personali, ma senza volere una storia reale, ottenuto ciò che vuole scompare, ma poi ritorna. Le mie domande sono: perchè se lo allontano in maniera forte e mi nego per dei mesi, lui immancabilmente ritorna? Si tratta di qualcosa di patologico? sto soffrendo profondamente anch'io ogni volta che viene e poi va anche se recentemente gli ho fatto presente tutto ciò che non va bene, anche questo suo atteggiamento e al momento concorda con me, scompare e poi si ripresenta nei stessi modi e nelle stesse maniere, alle volte davvero assillanti, anche se il mio ego ne trae ovviamente beneficio.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Le mie domande sono: perchè se lo allontano in maniera forte e mi nego per dei mesi, lui immancabilmente ritorna?(..)
perchè un classico delle relazioni umane!
inoltre lei concede questo gioco, se lui torna e lei si fa trovare, si rende complice del copione. E' un gioco che si fa in due!
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
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Lo so, lei ha perfettamente ragione, ma non ha idea di quanto resisto per quanto tempo e per quante volte a questo gioco. E' ovvio che è rimasto qualcosa di irrisolto, ma in tutta onestà non credo di giocare o quantomeno non in maniera cosciente. Con la testa vorrei onestamente che uscisse dalla mia vita perchè è deleterio ma ... poi interviene qualcos'altro ed è di questo che ho paura ... Finirà mai?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"mi scrive, mi telefona, mi assilla per avere rapporti sessuali e personali, ma senza volere una storia reale"

"il mio ego ne trae ovviamente beneficio"

Gentile Signora,

le si sente gratificata dal fatto che il suo ex (?) la cerca, ma ho la sensazione che fraintenda l'interesse che le manifesta considerandolo interesse per la sua persona, più che per ciò che può ottenere da lei - che comunque ci riferisce chiaramente che il ragazzo sparisce quando ha ottenuto quello che va cercando.

In che modo questo tipo di rapporto la gratifica e dà benefici al suo ego?

Quali sono i motivi seri per i quali avete interrotto la storia?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
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Preg.ma Dott.ssa,
Rispondo alle sue domande. Mi gratifica il fatto che sia ancora interessato a me. Immagino che forse mi sto facendo dei viaggi, forse è solo attrazione sessuale, ma gli incontri non si limitano mai solo a quello, ci sono confidenze da parte sua, su problemi personali e storie con altre. I motivi seri? Mia decisione di non interrompere la mia relazione esistente per stare con lui, progetti di vita completamente diversi e secondo me da parte sua una sete di vendetta infinita. Non riesco a capire perchè considerando la decisione a fasi alterne mia e sua di chiudere questo rapporto, alla fine lui si presenti sempre alla mia porta. Minaccia spesso il suicidio. Devo forse attendere che qualcuna lo attragga più di me, come già successo in passato? La mia decisione sembra forte ma vacilla a seguito di numerose e continue insistenze. Vorrei solo capire ... davvero.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Mi gratifica il fatto che sia ancora interessato a me"

Cara Signora,

da quanto ci diceva sembrava che non fosse interessato *a lei*, ma a ciò che lei gli può dare, ma il fatto che sia stata lei a decidere di interrompere la relazione (che ci dice ora essere clandestina) getta sicuramente un'altra luce sulla situazione.

Questo particolare però è tutt'altro che un dettaglio:

"Minaccia spesso il suicidio".

Cerca di ricattarla affettivamente attribuendole l'eventuale responsabilità di un proprio gesto estremo?
E' in questo senso che ha "una sete di vendetta infinita"?
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Gent.ma Dottoressa,
per essere breve ho effettivamente saltato alcuni passaggi della storia senza quindi darvi un quadro completo della situazione che riepilogo velocemente.
La storia è nata in maniera clandestina, si è interrotta per la mia volontà di non far finire il mio matrimonio a causa della stessa. In un secondo momento il matrimonio è comunque naufragato e la relazione con questa persona è ripresa, ma non in maniera positiva. Prendersi e lasciarsi in continuazione è quello che succede da quasi un anno. Ci sono periodi di assoluto silenzio e periodi di riavvicinamento.
Da sempre minaccia il suicidio, penso anch'io come forma di ricatto affettivo, ed inizialmente mi spaventava.
Lui ha una sete di vendetta secondo me perchè non l'ho scelto, non ho scelto lui a discapito di mio marito e vorrebbe sempre che io lottassi per lui, che lo volessi e lo cercassi come lui ha fatto con me anche quando lui ha un'altra persona.
Io ho capito che la relazione con questa persona non è sana, non mi fa bene, forse lui da me vuole solo sesso e sono adulta da capirlo ed accettarlo, quello che non capisco è perchè se lui mi scrive e telefona e per dei mesi io non rispondo, lui debba continuare in questa direzione, che penso deleteria per entrambi. Non mi lascia libera di proseguire con la mia vita. Purtroppo mi manca ma mi fa solo male e non riesco ad allontanarlo. Forse questa volta che gli ho detto che non lo amo più che non voglio stare con la persona che è diventato forse ha capito ... non mi rivolge più la parola! per finire sono più vecchia di lui, lavoriamo insieme e io sono un suo superiore. Spero il quadro sia completo, scusate e grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se lei è più grande ed è un suo superiore incarna probabilmente molto bene una sorta di figura materna (età+autorità) con la quale forse questa persona vive o ha vissuto dei conflitti che sta mettendo nuovamente in atto nel rapportarsi a lei.

E' uscito perdente forse per la seconda volta dalla competizione edipica (lei, l'amante/"mamma", gli ha preferito il "padre"/marito) e questo lo ha ferito narcisisticamente in profondità, riattivando probabilmente dei vissuti dolorosi risalenti alla sua infanzia (da qui la minaccia di suicidio): non può quindi lasciar perdere, deve averla vinta e per questo insiste anche se lei si nega e non gli risponde per mesi.
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mi sembra che il problema sia inquadrato perfettamente, anche domenica questa dinamica con sua madre è emersa. Detto questo che fare?
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inoltre vorrei anche dire che con questa diagnosi mi ha smontato un po' la storia. Pensare che lui mi sia stato insieme perchè inconsciamente mi vedeva come sua mamma, che ha ricostruito con me le dinamiche negative è proprio deprimente? E quindi il sesso che ci azzecca qui in mezzo? E adesso che sta sistemando i problemi con la mamma io resto il suo unico neo negativo della sua vita? che brutto!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci vuol dire qualcosa di più preciso del rapporto che ha con la madre e di quello che sta cambiando fra di loro?
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Utente
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secondo di tre fratelli ha sempre sofferto del fatto che l'ultimo fratello sia il prediletto, tutto gli sia concesso e senza sforzo. Il fratello più vecchio sposato il più giovane convivente a spesa della sua donna, questo lo ha portato a decidere anche lui di uscire di casa, vivere da solo per poter dimostrare che anche lui faceva qualcosa, salvo poi a distanza di un mese sentirsi solo abbandonato e pensare già di vendere tutto, licenziarsi dal lavoro e cambiare aria. Nel frattempo la mamma ha avuto una pesante ricaduta di un tumore. Lui l'ha assistita sempre, l'ha salvata in situazioni pericolose di salute ed ora che è fuori, si sentono si chiamano vanno a fare la spesa insieme e lui si stupisce che la madre lo cerchi per sentire come sta e se ha bisogno di qualcosa. In un modo o nell'altro credo che abbia trovato il modo di farsi dire ti voglio bene, un modo che lui forse per la prima volta capisce.
Io in tutto questo che ruolo ho? Che fine faccio? o cosa devo fare?
Ultimo ma non ultimo anch'io gli ho fatto da crocerossina quando ha avuto problemi di salute che lo hanno costretto ad un ricovero d'urgenza in ospedale. Ma io sento davvero il suo odio ... Sbaglio?
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
se lei si è ritrovata in ciò che le ha detto la dott.ssa Massaro, forse il suo atteggiamento è stato un po' complementare a quello del ragazzo.
Ad ogni modo forse le potrà interessare l'articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Servizi on line
Breve Strategica-Gestalt-Seduta Singola
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Utente
Utente
La ringrazio Dr.ssa Sciubba, avevo già letto il suo articolo che ho trovato molto interessante ma, mi perdoni, non troppo pertinente col mio caso mi pare, nel senso che ci sono tante sfacettature che ho dettagliato a richiesta della dott.ssa Massaro, che spero facciano capire a voi e a me un po' meglio la situazione in cui mi sono trovata e soprattutto il mio malessere. Io sono dispiaciuta per lui ovviamente, ma necessito fortemente di un'indicazione delle dinamiche che si sono venute a creare e come posso IO venirne fuori!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' possibile che lei percepisca chiaramente un odio che non è rivolto a lei, ma alla madre.

E' possibile anche che il grave problema di salute che la signora ha avuto abbia permesso ad entrambi di rivalutare il proprio rapporto e di iniziare a ricostruirlo su altre basi.

Ovviamente lei non ha nulla a che vedere con tutto ciò, ma si è trovata casualmente a ricoprire un ruolo importante per questo ragazzo (immagino che sia un ragazzo, da come ce ne parla: quanti anni ha?).

In linea di massima accade normalmente che la scelta del partner risenta delle precedenti dinamiche familari vissute dal soggetto, e che sia in particolare influenzata dalla relazione che ognuno ha avuto con il genitore di sesso opposto, che tende ad essere riproposta sotto alcuni aspetti più o meno salienti.

Di solito però questa identificazione partner-genitore è solo parziale e consente di non perdere di vista la realtà del partner per quella che è la sua identità, cioè per una persona diversa dal proprio genitore.
Altre volte invece le percezioni si fanno più confuse e il partner è trattato inconsapevolmente come se fosse il proprio genitore, in un tentativo non cosciente di risolvere conflitti pregressi.

Mi sembra di capire che il vostro caso appartenga a questa seconda categoria.

Per rispondere alla sua domanda su cosa fare non posso che chiederle di riflettere su come desidera che prosegua questa relazione.
Vorrebbe che diventasse più seria?
Vorrebbe troncarla, come diceva prima, anche se non ne è del tutto convinta?
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Utente
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il ragazzo ha 34 anni e io dentro di me vorrei troncare troppi problemi troppa cattiveria troppo odio. vorrei essere scelta e voluta x ciò che sono e non solo desiderata fisicamente anche se molto appagante o come sostituta della mamma! tutto ciò mi fa soffrire che ci sia o meno e i suoi ritorni non mi lasciano uscire dalla storia e i silenzi non mi ci fanno entrare! giuro che le ho provate tutte! Raffaele Morelli dice che amore è eros quindi il nostro è un grande amore? o sono solo sfaccettature? Grazie ancora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non so dirle che tipo di rapporto vi leghi, ma quel che è certo è che nessuno dei due ne è soddisfatto, se lei cerca di distanziarsene senza riuscirci (perchè sente che le crea più problemi che altro) e il ragazzo utilizza la minaccia di uccidersi come mezzo per ottenere da lei che non lo lasci sul serio.

Non posso che consigliarle di provare a cambiare aria e a investire in nuove attività, interessi e relazioni.
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Egregi Dottori, vi ringrazio per le risposte date. Ovvio che già sto cercando di prendere altre strade. I dettagli che ho fornito erano in funzione della mia necessità di capire che dinamiche si erano create e se io nella realtà potevo fare qualcosa per me stessa e per lui, ovviamente non chiedo a voi di decidere per me nè una consulenza affettiva, ma un consulenza psicologica per tutelarmi a livello psicologico avendo già avuto problemi di carattere psicologico.
Di nuovo grazie.-
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Che tipo di problemi ha avuto?
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ho sofferto di depressione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Attenendoci a quanto ci dice, se il rapporto con questa persona la fa soffrire e le fa temere di avere una ricaduta depressiva non si può non consigliarle di uscire dal circolo vizioso nel quale entrambi vi trovate, per quanto poi la decisione debba essere sua.

Tenga però presente che quello che le possiamo dire è piuttosto limitato, in quanto ci basiamo solo sulle poche che lei ha potuto scriverci.

Le suggerisco di parlare anche di persona della situazione con uno psicologo, soprattutto nel caso in cui non riuscisse - pur volendolo - a prendere le distanze dal ragazzo e non avesse a suo tempo curato adeguatamente il disturbo depressivo che menziona.
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicologo, Psicoterapeuta 1.6k 38 9
Gentile utente,
il processo di decisione di troncare una storia può essere anche lungo; se lei non riesce ad uscire del tutto da questa storia, probabilmente c'è ancora qualcosa che la attrae in questo rapporto.
Come a volte accade, bisogna arrivare a un discreto grado di sofferenza, insopportazione ecc. per riuscire a dire "basta", un po' come toccare il fondo.
Lei è già su quella strada, quando ci ha detto: " Forse questa volta che gli ho detto che non lo amo più che non voglio stare con la persona che è diventato forse ha capito ... non mi rivolge più la parola! " e, se nota, ha usato parole molto simili a quelle di cui parlavo nell'articolo, che fanno riferimento alla volontà e ai sentimenti.
Ha messo un'aggiunta però; dicendo che non vuole stare con la persona "che è diventato", implicitamente dice che starebbe con lui se fosse o tornasse migliore.
Quando arriverà, se arriverà, a dire soltanto "non voglio stare con te" allora a mio avviso riuscirà a chiudere la storia.
Cordiali saluti