Mancanza di serenità nei rapporti di coppia

Mi è capitato già in passato di chiedere Vostri pareri riguardo ad alcuni motivi di sofferenza, e nel corso di quest'ultimo anno sono giunta alla conclusione che le singole situazioni che mi fanno soffrire, sono semplicemente dei "sintomi" di una mancanza di serenità, in generale, per quanto riguarda lo stare insieme ad un ragazzo. Ho usufruito di un servizio di counseling che offre la mia università, ma il limite era di quattro colloqui che ho diluito in due mesi (gli scorsi dicembre e gennaio). Al termine di questo piccolo percorso di counseling una sola domanda mi assillava: "perchè sono così gelosa e totalmente priva di fiducia verso il mio partner, e perchè lo sono sempre stata con tutti?". Sono passati alcuni mesi, ed essendo una studentessa di Psicologia, nel corso dei miei studi sono incappata in alcuni testi scolastici che sostengono che la natura del maschio dell'essere umano è la poliginia, ed è monogamo (quando lo è effettivamente) solo per cultura. Ora la domanda che mi assilla è "perchè sono nata in una società che mi ha inculcato l'idea che il mio uomo debba essere solo mio?". Questi pensieri non mi danno pace, l'unica soluzione che trovo sarebbe il rimanere sola per tutta la vita, non voglio un uomo che prova desiderio per altre donne e nemmeno un uomo che si costringe ad assopire la proprio vera natura. Il mese prossimo comincio un nuovo percorso di psicoterapia presso il consultorio del mio paese, nel frattempo vorrei il parere di uno psicologo che, a differenza di mia madre, non si limiti a dirmi "abituati perchè sono tutti uguali"
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Dr. Daniela Benedetto Psicologo, Psicoterapeuta 204 5 12
Gentile ragazza, la gelosia parte da un bisogno di rassicurazione e di conferme non solo e non tanto affettive ma direi di possesso che rasenta una pretesa simbiotica. Io credo che la consapevolezza di questi suoi limiti la portino ad avvicinarsi alla conoscenza di s'è e soprattutto all 'accettazione di un confine , la sua persona, che va rispettata, amata ed apprezzata. Questo percorso le insegnera' ad amarsi e stimarsi tanto da saper scegliere il suo partner libera da condizionamenti legati alla nuova conferma di un copione di vita gia' piu' volte interpretato. Non sono gli uomini ad essere tutti uguali ma siamo noi donne a scegliers spesso lo stesso tipo di uomo!

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, la ringrazio per la risposta.

Nel mio precedente messaggio non ho precisato che attualmente sono fidanzata con un ragazzo da un anno e mezzo e proprio la presa di coscienza della mia eccessiva gelosia mi ha spinta a rivolgermi ad una terapeuta.
Con il mio ragazzo ho spesso parlato di questo lato del mio carattere (che a lui giustamente causa parecchio fastidio) e sono sempre giunta alla conclusione che avrei dovuto fare qualcosa per cambiare.

Ora però, alla luce delle informazioni trovate nei libri di testo (che sostengono che la monogamia sia legata al neurotrasmettore vasopressina, e che negli uomini non sia presente in quantità abbastanza elevata), mi trovo ad un momento di grande confusione, se prima ero veramente decisa nel voler risolvere il problema della mia eccessiva gelosia, ora invece mi chiedo se tutti i miei dubbi in realtà non siano poi così assurdi, e che la mia gelosia in realtà sia dettata dal fatto che la natura del mio partner (e di ogni altro uomo) è quella di sentirsi attratto da altre donne oltre me, e se la soluzione del problema sia accettare che lui desideri anche altre ragazze, piuttosto che convincermi che sia tutto frutto della mia fantasia.

Grazie ancora per l'attenzione
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 120
gentile ragazza, quando andrà più avanti nelgi studi si renderà conto, forse, che i quesiti che lei si sta ponendo sono irrisolvibili. E' il porsi quesiti irrisolvibili fa cadere nella trappola della rimuginazione. Sarebbe come il voler tentare di risolvere un'equazione con una traccia scorretta. Quindi il vero problema non sta nell'oggetto del suo pensiero ma nella forma della traccia che non può dare risultati.
Cosa fare?
Chiedere l'aiuto ad un terapeuta che non le insegnerà necessariamente ad accettare la realtà dei fatti ma a controllare il tipo di quesito che si pone.
le consiglio questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
generalizzazioni sugli uomini a parte, se il suo vissuto e la sua gelosia contribuiscono a farla star male, andrebbero analizzati e, magari risolti.
Le allego, un mio articolo sulla gelosia, quando da sana e spia di un sentimento forte e vibrante, travalica in fastidio e danneggia singolo e coppia.
V.Randone
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1894-gelosia-sana-o-patologica.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti Voi per le risposte,
ma purtroppo, la convinzione che sia la mia gelosia quel qualcosa che rovina tutto, và man mano scemando.

Dopo un anno e mezzo di discussioni col mio ormai ex ragazzo, ho scoperto proprio oggi che mi tradiva da tempo.
Come posso lavorare sulla mia gelosia se ogni dubbio viene sempre confermato?
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Dr. Daniela Benedetto Psicologo, Psicoterapeuta 204 5 12
Gentile ragazza, come le dicevo è importante avvicinarsi all'altro e sceglierlo libera da "bisogni" di rassicurazioni e conferme.
A volte ci troviamo di fronte, senza esserne consapevoli, a scelte che mirano a compensare i nostri "bisogni" attivando richieste "simbiotiche" impossibili o claustrofobiche o limitative per il nostro partner tanto da indurlo ad allontanarsi.
Certo è che la modalità di farlo dipende dalla correttezza dell'altro. Il tradimento palesa un nascondere, evitare ma anche un mettere in atto un qualcosa di proibito e nel farlo sentire il piacere, ma non sempre, di andare "oltre" i limiti.
Io credo che lei possa approfondire, come le avevo accennato, il suo "bisogno" di rassicurazione e conferme. Questo lavoro può farlo in un percorso psicologico da uno psicologo-psicoterapeuta. E' un lavoro di consapevolezza del problema innanzitutto, e poi di approfondimento e cambiamento.
Un caro saluto
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Dr.ssa Roberta De Bellis Psicologo, Psicoterapeuta 48 4
Gentile ragazza,

vuole qualcosa che è contro natura. Non è questione soltanto di cultura, bensì di fisiologia umana. Fisiologicamente gli uomini sono differenti dalle donne...le consiglio di leggere un mio articolo https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2373-le-donne-pensano-al-sesso-quanto-gli-uomini.html...
Troverà degli spunti interessanti. Assillarsi e chiedersi qualcosa che assomiglia agli interrogativi: " perchè viviamo o perchè abbiamo due mani e due piedi" non è utile e non troverà risposta: Lei può scegliere di restare sa sola...scelga motivazioni piu' intelligenti ed utili appunto; l'essere umano per natura sempre, ha un bisogno naturale di vivere e condividere la sua vita insieme ad un altro essere umano, maschio o femmina che sia.
Penso che sia invece molto piu' utile ed efficace lavorare su questa sua gelosia; si è creata una rappresentazione della realtà di coppia che va ristrutturata con una visione che le farebbe vedere e percepire diversamente le relazioni tra uomo e donna.
Il disagio psicologico nasce proprio dalle convinzioni che ci crea intorno a questa o quella cosa....; lavorare sulle convinzioni vuol dire vedere un'alternativa a ciò che si è sempre creduto e che forse non funziona piu', perchè crea malessere...

Dott.ssa Roberta De Bellis