Disagio contatto fisico

Premetto che non credo che il mio problema sia tanto accentuato da imporsi con forza nella mia vita, ma in determinate situazioni non riesco a reggerlo. Durante l'infanzia e la preadolescenza sono stata molto timida e chiusa in me stessa, e ora che mi sento decisamente più aperta e con meno timori, mi resta qualche 'insicurezza'. In realtà questo è un mio presupposto di ciò che realmente mi turba e a cui voglio dare una risposta. Innanzitutto ho un problema con il contatto fisico: non mi piace che qualcuno venga a contatto col mio corpo, anche in maniera distratta, poiché sento come se l'altro riuscisse a percepire attraverso le reazioni del mio corpo ciò che sto provando. Di conseguenza non abbraccio di mia volontà, preferisco un certo distacco e temo le visite mediche. Questo si ripercuote sui miei rapporti affettivi: non riesco ad avere relazioni durature perché vengo 'accusata' di freddezza e apparente poco interesse; ai miei familiari non tanto piace il mio atteggiamento; ho pochi amici stretti che però per fortuna mi comprendono.
Non vorrei che tutto questo appaia esagerato, ma come ho già detto in determinati momenti ciò mi risulta davvero fastidioso. Gradirei un'opinione per quanto concerne la causa e le ipotetiche soluzioni, o consigli in generale su come affrontarlo.. Spesso mi sento pressata dall'esterno o dall'interno domestico e qualche volta mi lascio prendere dall'ansia che preme tutta sul piano fisico.
Ringrazio moltissimo per l'attenzione!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Il corpo e' la prima dimensione dell' IO ed e' legitimo che Lei senta l'esigenza di preservarlo.
E' molto giovane ed e' possibile che il suo IO non sia ancora abbastanza forte e strutturato.
Con una maggiore struttura e maturita' capira' che puo' permettere di accostarsi a lei le persone a seconda del loro grado di prossimita'h estranei, conoscenti, amici, persone intime.
Penso possa concedersi ancora del tempo, poi se il disagio non si dovesse risolvere ci aggiorneremo per valutare Il da farsi.
I migliori saluti e ci faccia avere sue notizie

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
La ringrazio per la risposta, ma mi conceda ancora un chiarimento.. Cosa vuol dire più precisamente che il mio IO non é ancora abbastanza strutturato?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Si acquisisce un Io strutturato con la maturita'. Si integrano i livelli cognitivi con quelli affettivi, si puo' permettere alla fantasia di esprimersi senza che cio' faccia temere una sua influenza sul livello cognitivo. In pratica quando si puo' essere più' integrati ma anche più' flessibili.
E' una evoluzione progressiva.
I mgliori saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
Mi associo alle indicazioni della Collega, partendo da una Sua frase che mi ha molto colpita:

" Spesso mi sento pressata dall'esterno o dall'interno domestico e qualche volta mi lascio prendere dall'ansia che preme tutta sul piano fisico."

La pelle, e' un organo di confine, confine tra il dentro ed il fuori, confine tra lei ed il mondo, tra il suo mondo interiore e le sue relazioni.
Da quanto leggo di lei, con il beneficio dei limiti di un consulto online, sebra che pur soffrendo di questa indispensabile e cautelativa limitazione, lei non riesca a trovare la " giusta distanza " , per rapportarsi al mondo ed agli altri; il tatto ed il contatto la disturbano, la fanno sentire invasa e teme anche le visite mediche, perche' passano dal contatto fisico.

Nella sua famiglia che tipo di messaggio inerente l' affettivita' passa quotidianamente?
I suoi genitori, si toccano, si abbracciano?
La forma tattile di comunicazione o la sua assenza, solitamente la si impara in famiglia, luogo simbolico di tanti apprendimenti, sia sani, che non.
Il comportamento dei genitori, spesso rappresenta la prima forma di apprendimento, una sorta di " imprinting" , che ci portiamo in seguito come dote. V. Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile Dr.ssa Randone,
Nella mia famiglia credo sia molto più presente una sorta di affettivià basata sullo scherzo e la leggerezza, più che sentita, come dire, a livello 'sentimentale'. Mi spiego meglio: mi capita di vedere i miei genitori abbracciarsi o stamparsi baci solo perché vi è stata prima o una battuta o comunque qualcosa riguardante l'ironia.. Mi spiace, non riesco ad esprimere meglio questo concetto. Io sono sicura del fatto che loro si amino perché vanno d'accordo e sanno scherzare, non perché se lo dimostrano con effusioni. In un certo senso è ciò che cerco io in una relazione, ma c'è chi pretende più 'spontaneità' affettiva da parte mia. Ma a me risulta innaturale o forzato, finto..
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Se il disagio non dovesse rientrare da solo, un approfondimento psicologico, sarebbe indicato.
Anche qualche colloquio a volte e' bastevole per fare luce all' interno di se stessi, si rivolga ad una struttura pubblica cosi' paghera' solo il tiket