Rapporto madre figlia causa crisi isteriche

Salve,sono una ragazza di 22 anni e ho talmente tante cose da scrivere che temo di dimenticarne qualcuna!
Ciò che mi preoccupa è che negli ultimi anni soffro di crisi e comportamenti strani, secondo me tra loro collegati.
Avevo già scritto in precedenza,ma le cose peggiorano.
Tutto inizia alle elementari e prosegue fino a gennaio di quest anno in cui ho notato dei miei comportamenti ripetersi di continuo:stringere rapporti con delle persone e poi cercare di liberarsene con scuse futili.Non chiedetemi perchè,non ve lo saprei dire..sò solo che con ogni amicizia stretta più l'amicizia era profonda,più pretendevo dall'altra persona di essere l'unica amica..e poi,mollavo tutto perchè credevo di non essere voluta!Mi viene da pensare fosse una paura di essere "abbandonata"..ero,e sono,paranoica..penso che tutti mi vogliano lasciare sola o che non vogliano stare con me,anche se poi effettivamente capisco che sono "paure" che mi creo da sola..
Poi ci sono le crisi di "nervi",con la persona da cui "dipendo"..e con cui poi rompo il rapporto.
Queste crisi invece si ripetono di continuo con mia madre quando litighiamo:alzo la voce,mi formicola la testa e ,me ne vergogno,mi verrebbe voglia di usare le mani visto che lei non si fa problemi ad aggredirmi (sia fisicamente che verbalmente)..palpitazioni,battito a mille,e a forza di piangere non riesco a respirare...segue fortissimo mal di testa.
Poi,in quinta superiore,la "grande crisi"..lascio la scuola per un pò,arrivo a 42 kg e vado dallo psicologo e solo adesso,stupidamente,ricordo che all'ultima seduta voleva approfondire il rapporto madre-figlia,ma mia mamma non ha mai voluto credere nella psicologia,dice che sono io che son fatta cosi,che è il mio carattere,che ho la rabbia e il diavolo addosso e quindi non ha più voluto portami alle sedute...io non sò se sia davvero cosi..ma col tempo ho cominciato ad odiare qualsiasi cosa del suo comportamento,anche solo il modo in cui mangia,le sue continue critiche...mi sono accorta che a casa mia faccio fatica ad addormentarmi o non riesco proprio a dormire,mentre se dormo fuori casa tutti i miei problemi scompaiono!Un'amica che studia psicologia ha detto che potrebbe riguardare il rapporto con mia madre durante l'infanzia...se può servire,io sono stata allattata solo fino a 2 mesi,e poi passata da una baby sitter all'altra perchè i miei lavoravano entrambi.
Ricordo che alle elementari una maestra mi aveva chiesto se subivo "maltrattamenti",ma non ho dato importanza all'accaduto ai tempi (ovviamente lo dissi a mia mamma e lei litigò con la maestra).

Intanto grazie mille per avermi ascoltata,attendo risposte perchè non sò più cosa fare!sto cominciando a pensare che il reflusso G.E.,i mal di testa,i disturbi del sonno siano tutte fantasie inconscie per attirare l'attenzione!Le mie crisi diventano sempre più incontrollabili..

Grazie ancora,attendo con ansia!

[#1]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Cara ragazza,
Da qui senza vederla, senza parLare di persona con lei non possiamo dire nulla di preciso. Certo il rapporto che lei ha con la sua sfera affettiva non e' sereno.
Che questo possa essere dovuto alla sua infanzia e' possibile ma questo non significa una diagnosi.
Forse le sue esigenze non sono state ascoltate nel modo giusto, forse non si e' sentita voluta e gradita nei suoi primi mesi di vita.
Sono tutte ipotesi verosimili ma fare queste ipotesi senza un rapporto psicoterapeutico non serve a nulla!
La sua affettiita' dovrebbe essere da lei elaborata nei dettagi e in un setting protetto dove lei possa finalmente sperimentare l'accettazione senza giudizio del suo modo di essere attuale.
Cerchi aiuto in un Consultorio, lei e' maggiorenne e non ha bisogno di alcuna autorizzazione per accedere.
Ci faccia sapere!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
Carissima ragazza,
la sua storia di vita, come ogni storia di vita, è così complessa e delicata da non poter essere affrontata in questo contesto.
Le sue esperienze attaccamentali (rapporto materno nelle primissime fasi di vita) hanno sicuramente influenzato la sua crescita e il suo affacciarsi all'età adulta, ma sarebbe riduttivo addurre la responsabilità del suo malessere prettamente a questo.
Infatti un disagio di tipo psicologico,grande o piccolo che sia, deriva da più concause, essendo l'essere umano, e la sua vita, così complesso e multisfaccettato.


"Non chiedetemi perchè, non ve lo saprei dire.."


Probabilmente è arrivato il momento di iniziare a comprendere il "perchè" di determinati meccanismi. Divenire maggiormente consapevoli rispetto a se stessi e alle dinamiche che si mettono in atto è il primo passo per poter stare meglio.
L'ambito relazionale, in cui Lei sottolinea avere molte difficoltà, è una sfera importantissima della nostra esistenza, in quanto è in tale contesto che noi sperimentiamo quotidianamente la nostra affettività.
E proprio questa sfera andrebbe indagata in maniera approfondita all'interno di un percorso psicoterapico.
Si rivolga ad uno psicoterapeuta o chieda informazioni alla sua ASL di competenza.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it




Dr.ssa serena rizzo

[#3]
dopo
Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
Prima di tutto grazie per avermi risposto.

In questo momento non mi posso rivolgere ad uno psicoterapeuta per problemi economici,se no ci sarei andata al volo!

Un'altra cosa che mi sono dimenticata di scrivere...provo fastidio quando i miei genitori,soprattutto mia madre si emozionano (o davanti a un film,o per fatti che accadono nelle vita di tutti i giorni)!!.

Contatterò il consultorio della zona nella speranza di intraprendere un percorso terapeutico!Grazie mille intanto per avermi schiarito le idee!

Buona giornata:)
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Ragazza,
Questo particolare che aggiunge mi fa ipotizzare che esista in lei un meccanismo di difesa contro le manifestazioni della sfera affettiva/emozionale anche lievi o sublimate come sono quelle proposte dai film.
E' un ulteriore elemento che fa da indicazione per una valutazione e un intervento psicoterapeutico!
Ci tenga informati!
I migliori saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
Si,è una cosa che mi SEMPRE e quasi solo con i miei genitori perchè con gli altri (a parte il mio ragazzo),non mi apro spesso! oppure come dico,mi sembra di non saper provare compassione per nulla,essendo a volte anche infastidita dalle persone "deboli"..

(Ad es,è morto il mio cane recentemente..tutta la famiglia ha pianto ed io ero infastidita da questa cosa,e a ripensarci me ne vergogno un pò.Davanti alla mia famiglia mi faccio molti problemi a mostrare le emozioni).

Grazie mille ancora,davvero!