Riguardo alla vita sentimentale

buona sera a tutti.
sono un ragazzo di 23 anni,figlio di madre super ansiosa,padre ansioso e nel complesso un ragazzo io stesso abbastanza ansioso..specie riguardo a certe cose.
le ragazze sono il mio tallone d'achille..mi butto poco e cerco di evitare certe situazioni..in un certo senso rifuggo le ragazze,mi fanno paura.Non in senso fisico ma nel senso che se so che stasera devo uscire con una ragazza(che io non veda solo come amica) sto male tutto il giorno e non devo pensarci perchè se ci penso sto male.mi faccio prendere dall'ansia e mi dico "ma saprò essere interessante?andrà tutto bene?e se va male?e se ci saranno dei silenzi imbarazzanti?saprò essere all'altezza?ma stasera non potevo rimanere come tutte le sere con gli amica invece di infilarmi in questo pasticcio?" ebbene si un bel cumulo di paranoie. Se esco con una ragazza che vedrei anche come probabile partner mi sento sotto esame,non sono sciolto sono tesissimo,,mi sento di dover dimostrare qualcosa,a me,a lei,a gli altri..dico anche agli altri perchè vedo che tutti non hanno problemi con le ragazze mentre io invece..ho una vita sentimentale desertica.
questo tipo di paranoie mi prende soprattutto prima di uscire con le ragazze..poi una volta con loro a volte sto anche bene..ma quando la ragazza in questione è particolarmente bella e mi piace..vado in tilt..sono innaturale,teso,sforzato non libero.
il problema è che dopo che passo una serata con una che mi piace,in cui magari era stata lei ad invitarmi per cui io mi ero fatto delle aspettative e che poi si è rivelata l'ennesima bolla di sapone a causa del mio essere non sciolto e non naturale, io mi scoraggio,mi demoralizzo e mi faccio prendere da ulteriori paranoie e la prossima volta in cui mi capita di uscire con una ragazza che mi piace ho ancora più paura e ancora più la tentazione di stare al bar con gli amici in cui mi sento sicuro e non rischio niente. dopo un uscita con una ragazza che mi piaceva in cui sono stato teso tendo a pensare "teso?di nuovo!ma allora sarò sempre teso e ansioso" e mi ritiro per altri 8,9 mesi al bar prima di riprovare ad uscire con qualcuna...dite che è una fuga?si mi sa che una fuga
con le ragazze che mi piacciono poco invece va benone..soprattutto la in basso funziona benissimo(scusate la volgarità)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazzo,
Essere ansiosi quando si e' coinvolti, mi sembra una logica conseguenza.
Se pero' l' ansia ed il successivo ritiro, simil fuga, diventano situazioni che le compromettono la qualita' di vita e di relazione, forse sarebbe il caso di approfondire questo ambito della sua vita psichica e relazionale , mediante l' aiuto di uno psicologo.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9


" mi faccio prendere dall'ansia e mi dico "ma saprò essere interessante?
andrà tutto bene?e se va male?e se ci saranno dei silenzi imbarazzanti?
saprò essere all'altezza?
ma stasera non potevo rimanere come tutte le sere con gli amici invece di
infilarmi in questo pasticcio?"

Caro ragazzo, i pensieri che lei mette in atto ogni qualvolta si appresta ad uscire con una ragazza, tendono a condizionare in maniera notevole quello che sara' poi il suo stato d'animo durante l'uscita ( senso di inadeguatezza,ansia,paura di non essere in grado), emozioni che vanno poi ad influenzare il suo modo di comportarsi durante la serata.

" mi demoralizzo e mi faccio prendere da ulteriori paranoie
e la prossima volta in cui mi capita di uscire
con una ragazza che mi piace ho ancora più paura"

Come osserva Lei stesso, questo meccanismo tende a creare un circolo vizioso, per cui più parlerà a se stesso in un determinato modo, più si sentirà ansioso.
Andrebbe approfondita l'origine di questo "schema" di pensiero, comprendere da dove nasce l'immagine che ha di se stesso, insicura e "non capace di...".
Sicuramente essere cresciuto in un ambiente "ansioso" ha contribuito nella misura in cui non è stato spronato ad "esplorare" il mondo esterno in maniera serena.
Tutto ciò,però, potrebbe essere riportato e risolto solo in un contesto specifico, quello psicoterapico, con i tempi e le modalità idonee per affrontare la sua difficoltà.
Non abbia timore di affrontare la situazione in profondità. E' un ragazzo giovane, sarebbe un peccato continuare a "viversi male" il rapporto con l'altro sesso.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
wwwpsicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 112 3 4
Gentile Utente, dal racconto emerge una Sua forte tendenza a caricare di eccessive aspettative l'incontro con l'altro sesso, specie con ragazze ritenute "interessanti", e questo causa tensione, timore di non essere all'altezza (situazioni che non si verificano con i Suoi amici, con cui si sente più sicuro e libero di poter esprimere al meglio Se stesso). Alcuni spunti di riflessione: chi stabilisce che nell'incontro con una persona deve sempre "andare tutto bene"? Che non ci devono essere silenzi (molto probabili, in una fase di conoscenza!)? Come si immagina un incontro "perfetto" con una ragazza? E' importante che lei si prenda cura di se stesso, e dei Suoi timori, preoccupazioni, incertezze, dubbi. Se queste incertezze minacciano la Sua vita di relazione spingendola alla rinuncia, al ritiro, come già indicato dai suggerimenti dei precedenti professionisti sarebbe bene approfondire queste dinamiche con l'aiuto di un esperto. Cordiali saluti

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it