Eccessiva virilità.

Gentile redazione,
scrivo per segnalare un problema che mi assilla da parecchio tempo.
Sono omosessuale, ed ho attualmente una relazione con un uomo; sono molto attratto da lui, che è parte maschile" del nostro rapporto, e si sposa benissimo con la femminilità insita in me, che con lui riesco quasi appieno ad esprimere. Ho detto "quasi", perché il problema riguarda me stesso: quando sono con lui, sono sempre molto eccitato e questo non piace né a me né a lui; vorrei non avere erezione mentre sono con lui, perché non mi interessa raggiungere orgasmi, mi interessa unicamente soddisfare il mio partner; in sua presenza vorrei mantenere un aspetto il più possibile femminile o quantomeno non virile, coerentemente con la parte femminile che impersono; analogamente, durante il giorno e la notte, anche se non sono con lui, il solo suo pensiero mi provoca eccitazione costante che, non volendo io arrivare ad orgasmi, mi provoca frustrazione che fatico a smaltire, e stanchezza fisica dovuta alla difficoltà nel prendere sonno. Vorrei quindi sapere come posso porre in atto una terapia anti-ormonale o simile per mantenere basso o inesistente il mio livello di virilità, in modo che il mio pene rimanga in stato di riposo durante i nostri rapporti sessuali, ed eventualmente diminuendo anche la prestanza di aspetto fisico del pene stesso, diminuendone se possibile il volume dei tessuti.
Ringrazio per la cortese attenzione.
[#1]
Dr. Carlo Maretti Andrologo, Sessuologo 9.6k 193 2
Gent.mo utente

se da un lato la sua situazione emotiva nei confronti del partner la mette in una condizione fisiologica naturale con erezioni sia nei rappoti sessuali che al solo pensiero, questo non dovrebbe innescare sensi di colpa, infatti il suo corpo risponde in modo fisiologico in quanto maschio. La problematica va affrontata sopprattutto in ambito psicosessulogico per analizzare nel profondo ciò che veramente vuole essere o che vuole apparire infatti il trovare soluzioni farmacologiche potrebbe influire negativamente nel suo rapporto. Si consulti con un esperto psicosessuologo che le saprà indicare il giusto percorso.

Un cordiale saluto

Dott. Carlo Maretti
Specializzato in Andrologia
www.andrologia-online.it

[#2]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.2k 655 55
Caro signore a questo proposito giro il suo post agli psicologi del sito.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Utente,

"impersonare" ed "essere" sono due cose diverse.

Il suo corpo le invia dei segnali e delle richieste di attenzione che lei vorrebbe ignorare con una modalità che sembra quasi punitiva:

"non mi interessa raggiungere orgasmi, mi interessa unicamente soddisfare il mio partner".

Forse non è così vero che questo non le interessa: una parte di lei vorrebbe che fosse così, ma ha esigenze e reazioni fisiologiche che non può controllare o inibire e che appaiono essere sane e coerenti con quanto prova per il suo compagno.

Da dove nasce il desiderio di mortificarsi per dare piacere solo a lui?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signore,
anche se omosessuale, lei e' fenotipicamente e sessualmente " maschio" , quindi dotato di pene e di testicoli.
I rapporti sessuali tra uomini, che differiscono solo per modalita' e vissuto , da quelli femminili, seguono sempre le stesse ed universali fasi della risposta sessuale :
Fase del desiderio
Fase dell' eccitazione
Fase dell' orgasmo.

La sua parte femminile, non puo' affatto non tenere presente della sua anatomia e funzionalita' sessuale , altrimenti parleremmo di transessualismo.
V. Randone

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it