Paura di sbagliare e soffrire

Gentili dottori,da circa due mesi,dopo la fine degli esami universitari a luglio ho attraversato un periodo di fortissima crisi e paura del futuro, da fine agosto vado da una psicologa grazie alla quale sto gia parecchio meglio rispetto all'estate.
Ho sempre avuto un rapporto troppo invischiato con i miei genitori,sono molto dipendente da loro in tutti i sensi,mi sento come in colpa quando faccio cose per conto mio, come se senza di me mia mamma stesse male.
Ho sempre vissuto un'omosessualità vissuta come colpa e con vergogna.
ciononostante, la mia forte insicurezza in questi periodi di crisi non viene sfogata chiudendomi in me stesso...ma attraverso la ricerca dell'approvazione altrui..amici,ragazzi,professori,.chiunque.
è una cosa pesante e faticosa perchè quando arriva invece qualche critica tendo ad avere o rabbia o ansia!
la psicologa ha un atteggiamento drastico e punta molto sulla razionalità dicendomi cose come:" non può avere il controllo su tutto" "si ridimensioni..si abitui che può sbagliare anche lei" ecc senza darmi consigli pratici,di cui io sento di avere bisogno,vorrei come un coach per la vita.
vorrei tanto essere amato da un ragazzo perchè sono io,perchè lui sceglie me e non un altro...e ho terrore di ottenere un rifiuto,se succede mi sento sbagliato, da buttare, anche se razionalmente so di avere tante qualità,penso sia stata sempre "colpa" mia.
Questo mi porta a evitare situazioni dove posso subire giudizi, come uscire con ragazzi....però cosi facendo non faccio esperienze e son sempre piu insicuro.
Ho paura di buttarmi perchè se poi va male crollo dall' ansia e tristezza per giorni ,ma se non lo faccio al tempo stesso è come se non "vivessi" per non soffrire.
Secondo voi come mai si arriva ad avere questi problemi? e come potrei risolverli nel concreto?
[#1]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

in un certo senso non credo sia corretto risponderLe, perchè un risposta qui Le eviterebbe di porre le stesse domande in terapia e quindi sarebbe un colludere con la sua paura di sbagliare nel fare queste domande alla sua terapeuta.

Faccia queste domande alla Sua terapeuta, che è un professionista preparato ad essere messo alla prova dai pazienti e che deve saper gestire queste situazioni, che fanno parte della terapia stessa.

Parlare della terapia, dei propri bisogni in terapia Le serve come banco di prova per parlare dei propri bisogni nel mondo reale.

Coraggio.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la risposta....io ho il coraggio di farle alla terapeuta perchè son andato anche stamattina e gliele ho poste.
Di base non capisco cosa voglio, e non riesco a trovare un compromesso tra il buttarmi nelle situazioni (qualunque tipo di nuova attività, nuova frequentazione amorosa) che mi generano ansia, e stare invece + tranquillo, ma cosi facendo cosi non si rimandano le insicurezze come gli struzzi??
siccome applico questa cosa a tutto vorrei sapere se Voi psicologi, sapreste darne un'interpretazione.
[#3]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gent. Utente,

Posso risponderLe in generale e con la probabilità di sconfinare nel sociologico o nel filosofico. Prendere decisioni significa essere in grado di tollerare il fallimento o l'abilità di modificare ed adattare la strategia in corso d'opera.
Essere liberi di scegliere vuol dire assumere dei rischi e prendersi la responsabilità delle scelte, e non è detto che questa sia una abilità di tutti e che tutti siano in grado di compiere questa azione, sia che ne siano portati naturalmente, sia che abbiano acquisito le competenze necessarie.

Per alcuni filosofi il disagio nasce dalla libertà di scelta e dal dilemma della scelta e della perdita (prendo quel che scelgo, ma rinuncio a ciò che non scelgo).

Per darLe un interpretazione ad personam bisognerebbe conoscerla e *studiarla* (mi consenta il termine) un pò meglio e di persona, per poter vedere il suo comportamento non verbale e le emozioni che trasmette.

Da una parte posso dirle, parafrasando quel che ha scritto, che forse adesso ha la necessità di sperimentare la strategia dello struzzo, che è noto perchè nasconde la testa, ma un pò meno perchè corre veloce e perchè quando c'è da tirar calci si sa difendere molto bene.