Ho sbagliato tutto... ma adesso

Ho sbagliato tutto ...

Sono un ingegnere, ho 30 anni, un lavoro ed un compagno.
Qualcuno potrà pensare che possa aver vissuto in maniera problematica la mia omosessualità. Invece non è così...
Vivo questa condizione serenamente ed in maniera non comune. I problemi che ultimamente ho vissuto sono problemi di coppia che avrebbe potuto vivere tranquillamente un etero.
Ho una lunga esperienza di attacchi di panico, ipocondria, ansia generalizzata e depressione correlata all'ansia. Il tutto curato con neuropsichiatra, farmaci SSRI che peridodicamente hanno il loro buon effetto e che mi fanno fare certe considerazioni "periodiche". Ho fatto psicoterapia per un anno, interrotta per cambio città.
Il mio problema è la vita comune. La vita comune che è rappresentata dal lavoro che, ahimè, ci occupa la maggior parte del tempo. La nostra occupazione/interesse principale è ciò che facciamo per oltre 8 ore al giorno. Se dormiamo 8 ore, ce ne riamangono meno di 8 per l"'evasione".... c'è poco da fare.
Il problema è che da sempre ho saputo che io sono tutt'altro che un ingegnere. Mi sono sempre piaciuti altri campi, ho sempre trovato "noioso" il mio lavoro, seppur mi reputo molto competente e riscuto un ottimo successo nei giudizi dei miei superiori. Ma si può sbadigliare tutto il giorno a lavoro?
Io sono incline ai rapporti umani, alla valutazione della psiche. Mi piace scrivere. Mi piace l'arte. Mi piace l'attualità, la cultura, l'espressione fisica e verbale. Soprattutto verbale. Sono bravo alla comprensione delle "intenzioni", delle idee, della passione.
Eppure sono un tecnico. Un tecnico bravissimo, ma forzatissimo.
E ciò mi stanca e mi "distrugge".... piano piano
Ripeto di essere bravo, ma ripeto che voglio altro.
Passo ore a pensare a ciò che potevo essere. Ho capito che la "gran" causa delle mie ansie/fobie (che senza attacchi di panico permangono anche con gli psciofarmaci) sono ahimè determinate da questa "inespressione" forzata.
Ho cercato di realizzarmi in altro modo. Ho creato un blog, cerco disperatamente i rapporti umani. Mi faccio voler bene da tutti.
Ma ho quasi trentuno anni.
E' ormai necessario che mi faccia "piacere" ciò che sono diventato, anche perchè mi fa campare ed anche perchè mi sto chiudendo mille porte dietro la scusa di essere aulcun'altro e qualcos'altro.
Aiutatemi....
Che strumenti posso adottare per evitare di sognare troppo, dopo una vita fatta, e farmi piacere chi sono e quello che sono diventato?
E' tardi per i rimpianti. E' invece giusto che io sappia godere di quello che la vita può darmi.
Anche se non era questo quello che volevo. E non era questo quello che sono.

Grazie cari dottori

cerco aiuto
[#1]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile trentenne,
perché vivere di rimpianti alla sua età? Perché non utilizzare le proprie energie per incominciare ad apportare a questa vita che non la soddisfa del tutto dei cambiamenti nella direzione che più desidera?
Perché cercare di farsi piacere ciò che è diventato, giocando un ruolo che non le appartiene?
Che cosa le impedisce di provare ad inseguire i suoi sogni, invece di soffocarli?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Passo ore a pensare a ciò che potevo essere. Ho capito che la "gran" causa delle mie ansie/fobie (che senza attacchi di panico permangono anche con gli psciofarmaci) sono ahimè determinate da questa "inespressione" forzata."


Gent.le utente,
ciascun essere umani possiede dentro di sé la Tendenza Attualizzante, ossia la spinta motivazionale che orienta lo sviluppo verso l'attuazione delle sue potenzialità.
A volte accade che esperienze o circostanze sfavorevoli possono interferire con questo processo, rallentando o bloccando il naturale processo, in alcuni casi siamo noi stessi a diventare gli ostacoli maggiori.
Nonostante ciò la nostra T.A. riesce a trovare altre "strade" per segnalare la propria esistenza, anche a costo di "esprimersi" attraverso il sintomo.
Lei fa riferimento ad un percorso di psicoterapia interrotto a seguito del trasferimento in un'altra città, forse vale la pena accedere di nuovo ad uno spazio d'ascolto e di elaborazione che le consenta di individuare le modalità per esprimere la sua Tendenza Attualizzante.
A tal proposito la invito a leggere l'articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Cerco di seguire la mia direzione per quanto mi è possibile, con piccole cose, piccole passioni. Coltivo picccoli hobby che vanno nella direzione del mio essere. Ma purtroppo andare completamente nella "mia direzione", nella direzione che più si desidera richiede tempo, tutto il tempo. Ed io purtroppo devo provvedere autonomamente a me stesso.
Non ho la possibilità di abbandonare un lavoro con cui mi mantengo.
Non avrei i mezzi e gli strumenti per far ciò che voglio.
A volte penso a come potrei "accumulare" risorse per tempi migliori, per seguire quello che sono. Ma è un pensiero assurbo. O se ne ha la possibilità o no. O si fa in principio oppure riuscirci dopo è quasi impossibile.
Potrebbe la piscoterapia darmi gli strumenti per guardare con occhi diversi la mia vita?
Perchè ho paura di quello che sono diventato? Perchè mi annoia? Anzi voglio usare un termine più colorito ed azzeccato: perchè mi "scoccia"?
Molti direbbero che i miei sono soltanto capricci e che "sbarcare il lunario" è un 'altra cosa. Per cui sarebbe meglio pensare a lavorare ...
Ma vorrei tanto un altro lavoro!
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Potrebbe la piscoterapia darmi gli strumenti per guardare con occhi diversi la mia vita?"

Gent.le utente,
se per strumenti intende l'opportunità di sviluppare una consapevolezza che le consenta attraversare la sua esperienza profondamente restituendole senso e valore, la risposta è sì.
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