Il mio fidanzato non vuole piu' vivere con me

Gentili dottori,avrei bisogno di un consulto ma purtroppo vivo all'estero e uno psicologo italiano costerebbe troppo.
In breve cerco di spiegarvi sperando in qualche risposta perche' ho davvero bisogno di parlare con qualcuno.
Io e il mio ragazzo stiamo insieme da un anno e mezzo e poco dopo esserci conosciuti abbiamo deciso di andare a vivere insieme. Non credo sarebbe successo così in fretta se fossimo stati in Italia, ma qui in Inghilterra si tende a vivere una vita piu' frenetica e visto che comunque io andavo sempre da lui o lui veniva sempre da me ci e' sembrata una buona soluzione vivere insieme.
Ci amiamo molto e non litighiamo mai se non per un motivo. Credo lui sia molto piu' immaturo di me ed e' ancora quel tipo di persona che ama far festa con gli amici spesso e volentieri bevendo molto e tornando la mattina dopo. E' sempre stato cosi' nella sua vita ma ora ha 28 anni e forse sarebbe il momento di crescere un po'. Pero' poi penso non sono io a decidere quando e' il momento giusto. Purtroppo quando litighiamo pero' me lo dimentico...
Durante l'ultimo anno si e' molto trattenuto e queste uscite con gli amici erano piu' sporadiche e comunque tornava sempre a casa a dormire. Entrambi finivamo tardi di lavorare e diciamo che io potevo tenerlo "piu' a bada" se mi concedete il termine. Adesso invece io lavoro solo di mattina mentre lui continua a lavorare prevalentemente la sera. Da quando c'e' stato questo cambiamento le uscite si sono moltiplicate ed anche la mia frustrazione. Finalmente abbiamo affrontato l'argomento e lui mi ha spiegato il suo disagio. Non e' mai stato single perché' e' sempre passato da una relazione ad un altra. E gli manca il fatto di non aver mai provato ad essere indipendente. Premetto che non si riferisce ad avere avventure con altre o cose simili. Su questo sono fortunata. So per certo che non e' questo il problema. E' stato molto sincero anche se mi ha fatto star male la frase "vorrei che tu sparissi per un anno per poi tornare quando io saro' piu' maturo e pronto ad essere l'uomo della tua vita". L'unica soluzione che io ho visto e' ovviamente lasciarci seppur amandoci profondamente, perche' siamo diversi in un modo distruttivo e non costruttivo. Lui rifiuta assolutamente questa opzione e ci facciamo dei lunghi pianti insieme....Dice che sono la donna della sua vita e che si pentirebbe a vita se mi lasciasse andare via cosi'. Ha quindi proposto di ritornare a vivere separati, avendo ognuno i propri spazi e magari cosi' ci mancheremo di piu', il tempo passato insieme acquisterebbe piu' valore e forse avrebbe meno sete di indipendenza uscendo meno. Fino a che sara' il momento per entrambi per tornare a vivere insieme. Inizialmente l'ho presa male, ora invece ci sto riflettendo....neache io voglio perderlo e non voglio si senta intrappolato o infelice. Inoltre non so come dirgli che forse ha qualche problema nel bere. Ogni volta che lo dico si arrabbia molto....
Spero davvero che mi rispondiate
Grazie davvero
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente,mi sembra che possa essere accettabile quanto dice e chiede il suo fidanzato, un momento di .. distacco fisico e logistico.. potrebbe farlo riflettere sul fatto che anche lei potrebbe tranquillamente, uscire fare, incontrare, ed anche che uscire a bere non è poi così esaltante e indispensabile. e che è anche molto adolescenziale..

Questo richiede, da parte sua , cara ragazza, grande capacità di controllo e lucidità.
Quasi gli proporrei la cosiddetta " prescrizone del
sintomo " che vuol dire .. ma sì, vai che ci rilassiamo , io mi riposo, vedo gente vado a teatro con le amiche ecc su questo tono...

Questo lui, bravo ragazzo, anche innamorato di lei, mi sembra un pò vittima degli stereotipi di un certo mondo maschile.. Bene, glieli somministri..
Questo è quanto, così da lontano ho pensato..
Le faccio molti auguri, di riuscire ad essere più intelligente e lucida che travolta dalla passione e dalla rabbia.
Con simpatia e auguri

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Amleto Petrarca Psicologo, Psicoterapeuta 83 2 24
Gentile ragazza,
in questa richiesta di aiuto parla una persona che ha molto dolore al petto. Non è assolutamente facile dover affrontare una situazione così poco felice e soprattutto così precaria. Perchè penso che il senso di precarietà in questa storia lei lo vive molto, il fatto di non avere una sicurezza, e soprattutto dalla persona che lei ama, la far stare molto male.
Detto questo, analizzando il problema nel senso pratico, vediamo che lei riflette su un possibile ritorno ad una vita non più di convivenza. Non riesco a capire fino a che punto il suo ragazzo le fa una richiesta di questo tipo, se effettivamente perchè non vuole perderla ( ma qui ho i miei dubbi ), o perchè semplicemente le sta chiedendo indirettamente di aiutarla a lasciarlo . Perchè vede, quando una persona è realmente innamorata, credo che la cosa più ovvia e più spontanea è condividere tutti i momenti insieme.
Naturalmente dico questo non conoscendo la vostra storia, la storia del suo ragazzo e di come lui potrebbe vivere una relazione stabile rispetto anche al suo vissuto.
Naturalmente costringere una persona non porta mai niente di buono, quindi se questo è quello che vuole lui, trovatevi due case, e poi sarà lei ad aspettare come si suol dire sulla sponda del fiume, che qualcosa cambierà.
Sarà lei quando si sentirà pronta a prendere una decisione definitiva.
Tenga duro!!!

Dr. Amleto Petrarca
Psicologo-Psicoterapeuta Bologna ISTDP
www.amletopetrarca.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Grazie per le vostre risposte.
Dottoressa Muscara' mi rendo infatti conto che ho sempre cercato di limitarlo nel suo modo di fare anche quando come specificato nel primo post, duranti il primo anno lui cercava di limitarsi, avrei dovuto forse lasciarlo piu' libero di essere se stesso senza fare l'isterica il giorno dopo ogni volta....lui infatti mi dice sempre che si sente male il giorno dopo aver fatta festa perche' sa di avermi fatto star male.
In questo io forse l'ho fatto sentire sempre in gabbia...e forse provare a staccarci un po' per dargli degli spazi che tanto gli mancano, o che si prenderebbe a prescindere facendomi stare male, potrebbero risolvere. Inizialmente ho sentito questa proposta come qualcosa di molto frustrante...io sono una donna adulta (29 anni). Sono posata e rispettosa, mi piace la vita tranquilla e scelgo il divertimento come svago, non ne ho un bisogno concreto come per lui. Penso al futuro. Anche lui dice di voler avere una famiglia in futuro ma vuole farlo senza rimpianti di non aver potuto essere se stesso quando poteva.
Non mi ha mai detto o fatto capire che io non potrei essere la donna per lui. Va anzi a dire a tutti che sono la donna perfetta per lui che mi ama tanto, e mi loda dicendo di essere molto orgoglioso della persona che ha accanto.
Detto questo, Dr. Petrarca, gli ho chiesto molte volte se sarebbe stato meglio lasciarsi date le nostre diversita'. Non ha mai tentennato, mai detto un "si" o " forse si". Io non ho dubbi sul fatto che lui non voglia perdermi....Piuttosto, anche se questo non lo ammette, uscira spesso come fa adesso, senza trovare rogne quando torna a casa. E' stato lui a dirmi che poi lui verra a dormire qui e io da lui, che passeremo comunque i giorni liberi insieme e che vorrebbe ogni tanto che io cominciassi ad uscire con lui.
Purtroppo questo non e' prevedibile pero' e bisogna vedere se poi questo ci fara' solo allontanare e passare sempre meno tempo insieme. In quel caso allora la soluzione sara' ovvia. Qualcuno trovera' quindi il coraggio di mettere un punto.
Ma pensate che qualcuno che quando comincia a bere non riesce piu' a fermarsi possa avere un problema con l'alcol? Io ad esempio se il giorno dopo devo lavorare non esagero o non esco proprio. Lui invece non si pone il problema. Se la serata promette bene si esce senza limiti di orari o altro. Aggiungo che lavoriamo in un bar/ristorante...come ho detto io lavoro la mattina e lui la sera, Con i colleghi si fermano sempre a bere qualcosa. Lo fanno tutti! Ma spesso vedo che anche quando la serata potrebbe finire li perche' la maggior parte della gente vuole tornare a casa....lui e' sempre quello che spinge per continuarla e trovare qualche altro posto dove andare...
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

.................quando comincia a bere non riesce piu' a fermarsi possa avere un problema con l'alcol...............
le persone che hanno dipendenza dall'alcool sono tante e non lo ammettono ne a stessi ne agli altri.
Il fatto che lavorate in un bar non agevola affatto (la sostanza la trova a portata di mano quando vuole).
Inizia a diventare un problema quando influisce sulla vita sociale, lavorativa e sull'umore.
Se non riesce più a fermarsi, può essere già diventata una dipendenza da considerare e valutare con un professionista.

Auguri

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Ronchi,

purtroppo cerco spesso di aprire il discorso, ma ultimamente si arrabbia tantissimo ogni volta che lo dico. Dice che sono petulante e ripetitiva e che il problema non e' quello. Io lo dico per il bene suo, perche' anche se un giorno non saremo piu' insieme non vorrei si rovinasse la vita per una cosa che ora potrebbe affrontare e che forse dopo potrebbe essere troppo tardi. Cmq io spero che imparera' a moderarsi perche' amore o non amore questo non potro' accettarlo a lungo. Magari e' solo immaturo e si comporta da ragazzino.
Ma in questo momento vorrei continuare a stargli vicino e lasciarli fare questa esperienza di andare a vivere da solo. Credo che mi accorgero' presto se ho fatto una scelta buona o no.
Come mi ha detto lui la strada la deve trovare da solo....non si cresce perche' te lo chiede qualcuno giusto?
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
gentilissima,
certo che no...
Farà la scelta più giusta.

I miei migliori auguri