Paura di poter fare del male

Salve,
sono una ragazza e premetto che sono molto ansiosa e paranoica anche per le piccole cose. Nell'anno 2010 ho avuto il mio primo attacco di DOC.. Si trattava del DOC suicida! Ho fatto abbastanz fatica a superarlo, ma la sera assumendo 30/40 gocce di Melissa (presa in erboristeria) mi calmava davvero molto. Questo problema si ripresentava ogni mese, poi nel periodo di Giugno se n'è andato del tutto! E ora sono nel panico più totale.. Mercoledì scorso (21 Novembree) mentre stavo guardano alla TV il programma "Chi l'ha visto" ho sentito di quest'uomo che ha ucciso la figlia e la moglie senza motivo ed ecco li che ho iniziato ad aver paura di poterlo fare, o meglio di poter uccidere mia madre o mio padre che sono le persone che amo di più in questo mondo e questa è una cosa che non farei mai.. ma ho paura che un giorno spinta dall'ansia potrei farlo e questo mi fa molto male perchè io non potrei stare senza di loro!!! Infatti quando mi chiedo "vuoi veramente fare ciò?" la risposta è ASSOLUTAMENTE NO.. Ora ho iniziato a dormire male la notte e ad avere incubi!!! Non so cosa fare, purtroppo le gocce naturali che prendevo non mi fanno molto effetto e l'unica cosa che vorrei fare è piangere per le bruttissime cose che penso. Vorrei tanto essere spensierata come due settimane fa. Ho bisogno di un aiuto!.. Secondo lei cosa è? si tratta di DOC oppure qualcosa d'altro?
La ringrazio
Laura
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Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

Non ha mai pensato di parlarne con uno psicologo, visto che il primo episodio risale al 2010?
Quello che descrive è un pensiero ossessivo che non riesce a togliersi dalla mente;
Il primo episodio l'ha superato da sola?
Se la fanno sentire meglio continui a prendere il prodotto che assume, ma non è risolutivo.
Deve rivolgersi ad uno specialista;
Il mio consiglio è quello nel frattempo di evitare programmi ansiogeni come quello che ha visto.
Il primo era un doc suicida come dice lei e ora vuole far del male agli altri.
Si faccia aiutare di persona, on line possiamo solo dare suggerimenti ma non fare terapia, e lei ha bisogno di un terapeuta che sia in grado di rasserenarla e di affrontare questo disagio mentale.

Cordialmente

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2012 al 2014
Psicologo, Psicoterapeuta
Carissima,
da quel che dice sembra effettivamente che tenda a soffrire di quelle che comunemente vengono definite "ossessioni pure" nell'ambito dei disturbi ossessivo-compulsivi.
Pensieri del genere sono assolutamente normali e non patologici, ma se reagisce ad essi spaventandosi e mettendo in dubbio la sua natura o temendo di poterli mettere in pratica, innesca dei tremendi circoli viziosi che la portano alla ripetizione ossessiva del pensiero stesso.
Come ampiamente documentato dalla letteratura scientifica, queste problematiche possono e devono essere affrontate in primis con un buon supporto psicoterapeutico di tipo cognitivo-comportamentale. Le suggerisco pertanto di informarsi, anche tramite l'associazione nazionale (AIDOC) e di rivolgersi a una persona competente che possa darle una mano. Questi sintomi, se trascurati, possono trasportarla in brutti circoli viziosi dai quali diventa poi difficile uscire.
Cordiali saluti
[#3]
dopo
Utente
Utente
Genitilissima Dottoressa Ronchi,
il primo episodio di DOC che ho avuto nel 2010 l'ho superato da sola grazie anche all'aiuto dei miei genitori che mi sono stati davvero molto vicini. Quindi secondo lei queste sono solo paure e che non le metterei mai in pratica?
La ringrazio per la sua attenzione
Laura
[#4]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8 14
Gentilissima,

Concordo pienamente con il collega Melli.
Son pensieri che diventano paure nella sua mente se continua ad assecondarli.
Segua un percorso terapico idoneo come quello sopra descritto.
E comunque non li trascuri, ma stia serena.

I miei migliori auguri
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
la prima tappa è quella diagnostica, solo dopo terapeutica, nè i genitori, se pur validi supporti psicologici, ne' le gocce, sono terapeutiche.
In questi casi, dopo un'attenta e scrupolosa diagnosi clinica, l'approccio che garantisce miglioramenti ottimali, è quello "combinato" : farmacoterapia e psicoterapia , al fine di ritrovare la qualità di vita smarrita

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio moltissimo per la vostra attenzione.
Al più presto mi rivolgerò ad uno psicologo.
Cordiali Saluti
Laura
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Bene Laura,
cari auguri e ci faccia sapere, se crede