Problemi di coppia: come poter interagire con dei genitori bigotti

Buonasera,vorrei avere un parere medico da un esperto in materia poichè mi rendo conto di quanto le mie paure e ansie nei confronti dei miei genitori e in particolare mia mamma abbiano in passato e lo stiano compromettendo tutt'ora la mia vita amorosa.
I miei genitori non mi hanno mai fatto mancare nulla ma non sono mai riuscita ad avere un dialogo e ad aprirmi con loro se non sul tema della scuola/università/ lavoro. Per quanto riguarda la mia vita amorosa è sempre stata un tabù e hanno conosciuto solamente il mio primo ragazzo con il quale sono stata per anni in età adolescenziale ( tra l'altro hanno scoperto questa relazione, non sono stata io a metterli al corrente). Per alcuni anni ho vissuto lontana dalla mia famiglia per cui ho avuto "carta bianca" e mi sono goduta le mie relazioni senza dover render conto a nessuno, mentre ora sono ritornata a viver con loro. Dall'inizio di quest'anno mi vedo con un ragazzo coetaneo e mi trovo molto bene con lui tanto che alla fine dell'estate abbiamo prenotato una vacanza per le prossime festività. I miei genitori, e in particolare mia mamma non conosce l'esistenza di questo ragazzo e purtroppo mi sono lasciata coinvolgere nel prenotare questo viaggio anche se non mi sentivo ancora pronta e tutt'ora non so se me la sento di fare questo passo che per me è importante perché non l'ho mai fatto con nessuna persona. Il problema principale rimane il fatto che mia mamma ignora tutto ciò e non sò come fare a dirglielo perchè lei è molto bigotta e apprensiva ( problemi sul dormire insieme,paura che mi accada qualcosa etc..) e lo sarebbe anche se andassi con i miei amici. A maggior ragione con un ragazzo che per lei è un estraneo. Il mio ragazzo invece ha già informato i suoi genitori e mi mette pressione affinchè anch'io lo dica ai miei. Dentro di me sto veramente esplodendo e sono spaccata a metà perchè da una parte mi dico che sono un'adulta responsabile e che devono accettare il fatto che io sia cresciuta, un'altra parte di me dice di partire dicendo una bugia e di fare questo passo, unl'altra parte ancora pensa che io sia una persona orribile nell'aver prenotato senza aver avvisato mia mamma, un'ultima parte ancora dice di non partire perchè non sono ancora pronta per un passo del genere. Sto scoppiando e alla notte non dormo a causa di questi pensieri e sto prendendo le distanze anche dal mio ragazzo, evito l'argomento e di vederlo perché non sò come andrà a finire. Vorrei veramente avere un parere da un esperto su come gestire questa mia paura per il presente e per il futuro e capire cosa posso fare in questa particolare situazione.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, peccato sciupare il rapporto col suo ragazzo se lo ama, per paura.. cominci a parlare con sua mamma a dirle che ha questo bel rapporto a renderla un pò partecipe della sua vita affettiva.. a ventisei anni anche sua madre certamente pensa che questa è una bella buona cosa, poi magari potrebbe farsi venire a prendere, così informalmente...un caffè , un sorriso. e da cosa nasce cosa..
Sicura che la mamma sia così rigida e bigotta e che non assuma questo atteggiamento, perchè ritiene essere suo dovere di madre metterla in guardia da tutto..?
Forse lei si fa troppi problemi.. sia più indulgente con sè stessa e con i suoi..!

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buonasera dottoressa, la ringrazio per il suo consulto. a ventisei anni ( quasi ventisette) trovo anch'io normale che una ragazza abbia una relazione con il suo ragazzo. Probabilmente sarà anche la mia mente a farsi troppi problemi, come dice lei ,ma mia mamma è chiusa mentalmente ed è molto apprensiva, e lo è diventata ancora di più dopo che si è separata da mio papà.
Le faccio un esempio: sono stata chiamata per un colloquio di lavoro e avrei dovuto fare un viaggio in treno di alcune ore da sola e lei era preoccupatissima e angosciata perchè temeva mi potesse succedere qualcosa durante il viaggio.
Morale della favola non ci sono andata ed ho perso l'eventuale posto di lavoro. Questo è solo un esempio ma potrei farne tanti altri.
A volte è veramente difficile sopportarla e conviverci anche se capisco il brutto periodo che ha passato e mi sento proprio soffocare.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, perdere un posto di lavoro per qualche ora di treno, di questi tempi..!
Credo che si senta soffocare.. è bello e giusto voler bene alla mamma, comprenderla .. ma deve trovare il coraggio di essere più autonoma, perchè è lei che ha ragione, cerchi l'aiuto di uno psicoterapeuta per sentirsi più forte, adesso, subito..
e non viva questo come un tradimento..

che la vita passa e anche i treni passano..
Le faccio molti auguri,,ci faccia sapere..!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mi dico che sono un'adulta responsabile e che devono accettare il fatto che io sia cresciuta...>


Gentile ragazza,
è probabile che un certo tipo di dinamiche familiari, inaspritesi magari con la separazione di sua madre, siano di ostacolo ad una sua maggiore autonomia così come sarebbe consono alla sua età.

Di queste dinamiche però è parte attiva anche lei <lei era preoccupatissima e angosciata perchè temeva mi potesse succedere qualcosa durante il viaggio.Morale della favola non ci sono andata ed ho perso l'eventuale posto di lavoro.>
In questo modo però si mantiene inalterata la situazione, non crede?

Se sua madre fatica a "lasciarla andare" provi magari a riflettere su quanto potrebbe fare lei per conquistarsi, in modo ragionevole, gli spazi che spettano a un'adulta responsabile.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie per la vostra attenzione... rispondo ad entrambe gli specialisti.
E' vero che il treno passa una volta sola e quella proposta l'ho dovuta rifiutare proprio perchè non ha voluto che facessi il viaggio da sola, sennò chissà quale rischio avrei corso. Per fortuna di lavoro ne ho trovato comunque un altro.
Penso anch'io che la situazione sia peggiorata da quando i miei genitori non stanno più insieme, ma in linea di massima è sempre stata così.
Ho lottato parecchio ma tutte le litigate che facciamo non servono a nulla se non a provocarmi stress/ nervoso. Temo che questa situazione rimarrà inalterata finchè non sarò in grado di mantenermi e andare a vivere da sola, quando c'è un muro dall'altra parte non si può fare nulla.
Spero di riuscire a partire, la metterò al corrente la prossima settimana.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

assecondando le paure della mamma non fa il bene nè suo nè proprio: rinunciando a fare cose che sua madre ritiene pericolose le conferma che erano tali, e rinunciando a vivere serenamente le relazione con questo ragazzo non la tranquillizza sul fatto che non avrà mai occasione di passare la notte fuori o di fare una vacanza o di andare a convivere.

Secondo lei sua mamma è una persona molto ansiosa e apprensiva o è una donna che vorrebbe imporre le porprie opinioni e volontà a chi le sta vicino?
E' angosciata o è prepotente?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Temo che questa situazione rimarrà inalterata finchè non sarò in grado di mantenermi e andare a vivere da sola, quando c'è un muro dall'altra parte non si può fare nulla.>

Comprendo quanto dice, quando le relazioni familiari seguono determinate regole non è semplice modificarle.
Lei trova un muro e si rende conto che litigare non serve a nulla, tuttavia qualcosa potrebbe tentare ora per affermare maggiormente la sua autonomia, dipende anche da lei.
Cos'altro potrebbe fare anziché litigare per affermare i suoi spazi?

Se è un problema partire per un viaggio non crede che continuando in questo modo potrebbe divenire più difficoltoso anche andarsene di casa?

Provi a riflettere sul fatto che rinunciando ogni volta, mantiene inalterato lo stato delle cose.

Penso che l'incontro con uno psicologo potrebbe esserle utile per affrontare in modo migliore ed efficace questa situazione.

Cari auguri









[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Ringrazio di nuovo gli specialisti che mi hanno risposto.
Mia mamma è sempre stata molto ansiosa ma allo stesso tempo anche prepotente, nel senso che vorrebbe sempre che le cose andassero come vuole lei.
Ho sbagliato a progettare questo viaggio all'estero senza prima informare i miei genitori di questo ragazzo, consapevole che se l'avessi fatto prima sarebbe stato un no sia da mia mamma che da mio papà e non per una questione di denaro ma per preoccupazioni infondate ( come il dormire assieme).
Quando abbiamo prenotato andava molto bene il nostro rapporto, ora non più, a causa di questa situazione , che mi rende ancora meno motivata nel dirglielo a mia mamma.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

se i tuoi genitori e in particolare la mamma funzionano così, certamente non potrai aspettarti che improvvisamente cambieranno atteggiamento nei tuoi confronti.

Se la mamma "...è sempre stata molto ansiosa ma allo stesso tempo anche prepotente, nel senso che vorrebbe sempre che le cose andassero come vuole lei...." certamente attua questi comportamenti non con cattiveria, ma perchè a lei pare la cosa migliore e probabilmente lo fa in modo assolutamente inconsapevole, senza rendersi conto delle difficoltà che a te può creare.

Però qui non stiamo parlando della mamma, ma di te. E poichè è improbabile che la mamma cambierà, soltanto tu hai il potere di cambiare questo stato di cose, partendo proprio da te.

Se il cambiamento dovesse risultarti difficile e non sapessi come fare, un aiuto psicologico di persona potrebbe aiutarti molto.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#10]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Grazie Dottoressa, me ne rendo perfettamente conto che la situazione non può capovolgersi da un giorno all'altro, se solo vivessi da sola sarebbe già diverso. Essendo ritornata a vivere in famigli purtroppo devo sottostare ad alcune regole.
Non ho molta voglia di vedere il mio ragazzo ma cercherò di affrontare il problema anche con lui dato che il rapporto si è un pò incrinato e successivamente parlarne con mia madre.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Comprendo le difficoltà e le regole.
Però, un conto è lasciarsi fagocitare da tali dinamiche, un'altra questione è provare o imparare a negoziare con loro.

Il problema di relazione con i tuoi genitori, da questo punto di vista, potrebbe essere visto come una mancanza di abilità sociali (che magari in altri ambienti riesci invece ad implementare), cioè quelle abilità utili per controllare l'aggressività (es. reagire alle provocazioni, evitare i guai, il problem solving, trovare un accordo) o le abilità per gestire lo stress (es.prendere una decisione, affrontare la pressione, affrontare una rimostranza, ecc...).

Per approfondimenti, puoi leggere qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Saluti,
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<purtroppo devo sottostare ad alcune regole.> ...che però mal si confanno alla sua età, alla sua autonomia, al rapporto con il suo ragazzo.

Il rapporto tra genitori e figli si trasforma gradualmente secondo la loro fase di crescita e con esso le regole, in modo che questi ultimi possano fare le proprie scelte al momento opportuno e intraprendere una vita autonoma.

Sembrerebbe che nella sua famiglia questo sia risultato e risulti difficile, ma proprio lei, come già detto, può iniziare a cambiare lo stato delle cose.

Comprendo come non sia semplice quando le dinamiche in cui si è coinvolti si sono irrigidite, per questo sarebbe opportuno rivolgersi direttamente a uno psicologo.

Cari saluti


[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Ringrazio nuovamente gli specialisti che mi hanno risposto. Sicuramente confrontarmi con uno specialista di persona mi sarebbe d'aiuto per "sbloccarmi" nell'affrontare questi argomenti con i miei genitori. Nelle altre storie avute in passato non mi sono mai fatta coinvolgere del tutto e penso che incidi sempre questa mia difficoltà nei confronti di mia mamma, e si è ripresentata anche in questo caso. Se potessi tornare indietro non progetterei più questa vacanza.. quando l'ho prenotata mi dicevo che avevo tutto il tempo necessario per informare mia mamma ed eventualmente farle conoscere il ragazzo. Il tempo è volato e la situazione con i miei genitori non è cambiata e i sentimenti che provo per lui non sono più quelli di prima e sono molto incerta sul nostro rapporto. Se potessi vorrei annullare tutto.. purtroppo non si può tornare indietro ma posso solo tentare di rimediare agli errori che ho commesso, anche se questo deluderà o mia mamma o il mio ragazzo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
A me sembra, ma chiaramente sarà Lei a confermare o meno, che il timore di commettere qualche passo falso sia sempre presente, al punto di convincerti addirittura che stai deludendo (o potresti farlo) qualcuno.

Forse, se i tuoi genitori fossero più aperti, ma anche se tu fossi più aperta a... crescere, nel senso di affrontare queste situazioni e persone con i problemi che tutto questo può portare, le cose potrebbero andare diversamente.

Soprattutto il tuo atteggiamento potrebbe essere diverso.

Non commettere l'errore di pensare che dovrà essere PRIMA la mamma a cambiare, ma dovrai essere tu a modificare la prospettiva dalla quale osservi la situazione.

Non so come si sia evoluta la storia con il tuo ragazzo, ma sei certa che non sia un pretesto per EVITARE seccature con tutti?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Buonasera,vorrei avere un parere medico
>>>

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2505-lo-psicologo-non-e-un-medico.html

Quello che a mio avviso sarebbe importante che tu sentissi (evito di proposito di usare la parola "capire", perché capire qualcosa non è la stessa cosa che sentirlo intimamente) è che vivere significa a volte scontentare le persone che ci stanno d'attorno. Non stai riuscendo a trovare soluzione alla tua angoscia perché il tuo presupposto è: "Devo accontentare tutti, senza scontentare nessuno". Ma nelle relazioni, delusioni piccole e grandi sono all'ordine del giorno. Per farti un paragone un po' estremo, così come non si può sopravvivere senza distruggere altre forme di vita per alimentarsene, allo stesso modo non si possono avere relazioni - di qualunque tipo - con gli altri senza occasionalmente deluderle. Tu invece sei ancora in modalità prevalentemente "figlia", nella quale si dipende in tutto e per tutto dai genitori, e quindi si sente forte lo stimolo a non deluderli.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"non si può tornare indietro ma posso solo tentare di rimediare agli errori che ho commesso, anche se questo deluderà o mia mamma o il mio ragazzo"

Si tratta di due forme di delusione diverse, che non può mettere sullo stesso piano perchè una riguarda il suo comportamento da "brava bambina ubbidiente", un po' fuori tempo vista l'età, mentre l'altra riguarda la possibilità di far naufragare un rapporto che la proietta in avanti, verso il suo futuro.

Non le sarà sempre possibile accontentare una madre lamentosa e prevaricante, che probabilmente ha bisogno di avere molto spesso qualcosa da ridire: se anche non avesse prenotato questo viaggio si sarebbe trovata nella stessa situazione per altri motivi, perchè il problema è alla base del vostro rapporto attuale.

Una volta che lei si comporta in manera educata e rispettosa e dà il proprio contributo alla vita della famiglia ha assolto ai suoi compiti di figlia e chiederle di rinunciare a crescere sarebbee una pretesa ingiusta.
[#17]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
La storia con il mio ragazzo si è incrinata, evito di sentirlo e di affrontare l'argomento e non ho voglia di vederlo. Credo che sia per evitare seccature ma per fargli capire che qualcosa in me è cambiato nei suoi confronti. Il passo falso purtroppo l'ho già commesso accettando di partire per questo viaggio sapendo di non essere pronta per affrontare il disagio che ho con i miei genitori.
Sò benissimo che per cambiare la situazione l'imput deve venire da me nei confronti di mia madre ma si tratta di darle due notizie importanti ( che ho il ragazzo e che devo andare in vacanze con lui) che lei farà fatica ad accettare, rendendomi quei giorni un inferno e non facendomi partire nel peggiore ma più probabile dei casi.
Sarò ancora in "modalità bambina" ma purtroppo devo darle retta perchè se ho un tetto sopra la testa e posso vivere in modo dignitoso è grazie a loro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La tengono in scacco o è lei a sentirsi in scacco?

[#19]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ho detto "modalità figlia", non "modalità bambina".

>>> devo darle retta perchè se ho un tetto sopra la testa e posso vivere in modo dignitoso è grazie a loro
>>>

Ma quindi tu pensi che non facendo al 100% ciò che tu credi che loro si aspettino da te, il tetto da sopra la testa te lo toglierebbero? Che ti butterebbero fuori di casa?

Inoltre, perdonami, il modo in cui stai vivendo questa situazione verso te stessa, ti sembra dignitoso?

[#20]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Mi sento in scacco... anche quando ho avuto la storia con il mio primo ragazzo durata ben tre anni non potevo fare niente con lui, mi hanno sempre messo i bastoni fra le ruote per poter fare alcune cose, finchè lui non si è stancato di me. Poi come ho detto per un alcuni anni ho vissuto fuori casa e li ho potuto gestire la mia vita come volevo, sempre in modo responsabile. Dopo tanti anni ho provato a impegnarmi seriamente nel costruire una relazione, poi c'è sempre qualcosa dentro di me che mi impedisce di lasciarmi trasportare del tutto e a dire basta.In parte centra anche questo problema che ho con mia mamma e la mia convinzione che tanto troverò sempre qualcun'altro. Volevo scrivere modalità figlia, mi sono sbagliata. Il tetto sopra la testa non mi verrebbe tolto ma possono rendermi la vita difficile.
[#21]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ma possono rendermi la vita difficile
>>>

Sì, specialmente se tu lasci che loro o altri te la rendano.

"Modalità figlia" significa passività, che è quella che stai vivendo tu, sul presupposto che ciò che di bene o di male ti può capitare debba venirti dai tuoi genitori. Come il figlio piccolo, impotente di fronte al potere sconfinato dei grandi. Quindi solo loro hanno la possibilità di "renderti libera" nella tua visione delle cose, ma siccome non lo fanno, soffri. E intanto hai già 26 anni.

Devi cambiare tu, non cambiare i tuoi genitori. Però se ti aspetti che ciò potrà avvenire online, perdonami, ma ti stai illudendo anche su questo. Devi rivolgerti di persona a uno specialista, se pensi di aver bisogno di aiuto.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Lei mi dà la sensazione di essere molto passiva in questa situazione, come se nulla fosse modificabile e quindi non potesse che conformarsi alle richieste di sua mamma.

Mi chiedo però quali siano le richieste e le aspettative di suo padre.
Sono differenti da quelle di sua madre?
Se non lo sono, si conforma per quieto vivere o la pensa davvero allo stesso modo?

In ogni caso quando lei ci parla della "convinzione che tanto troverò sempre qualcun'altro" intende dire che i ragazzi passano, mentre la famiglia resta.
Questo suona come una sorta di classifica, come se salvaguardare gli affetti familiari fosse più importante che iniziare a farsi una vita e a non considerare più i suoi partner come persone che oggi ci sono, domani chissà.

In realtà se non inizierà a dare più valore anche alle relazioni esterne alla famiglia, che la possono portare letteralmente a uscire di casa, rischierà di veder finire anche le prossime relazioni come quella attuale.

La tendenza ad addebitare tutta la colpa a sua madre e il sentirsi passiva potrebbero proprio servirle a non uscire di casa, e cioè a non allacciare mai una relazione seria e stabile che la porterebbe a separarsi e magari ad allontanarsi dai suoi in maniera definitiva.

Non so se quest'ipotesi sia verosimile, ma ci rifletta.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Sò benissimo anch'io che un eventuale mio cambiamento e percorso interiore non può avvenire ne essere fatto online, io avevo solamente richiesto un opinione su questo caso specifico, per capire meglio come lo potevo gestire.
Mio padre prima era più tranquillo, ma da quando se n'è andato è diventato più apprensivo anche lui nei miei confronti e vuole sempre essere informato di tutto. Penso comunque che nemmeno a lui farebbe piacere sapere quello che ho fatto, anche se del suo giudizio non mi interessa molto. Non si tratta di conformarsi o meno, si tratta del fatto che ho commesso un grosso errore dettato dal fatto che speravo di aver modificato la situazione in vista della vacanza.Come ho già detto quando abbiamo prenotato ero veramente felice e convinta, ora non più. Mi sono distacca, evito di sentirlo e vederlo. E purtroppo devo dire che nemmeno mi manca. Lui non mi dice nulla e fà finta di niente. Ciò rende ancora più difficile dire a mia mamma: " non ti ho detto nulla perché temevo la tua reazione e ci tengo veramente a compiere questo passo con lui". Se non sono convinta io interiormente come posso esserlo agli occhi di un altra persona? E più il tempo passa e più la data si avvicina..
[#24]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
confermo che anche con lui ci sono dei problemi.Ci stiamo vedendo molto poco, non mi manca e non ho voglia di stare con lui.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Mio padre prima era più tranquillo, ma da quando se n'è andato è diventato più apprensivo anche lui nei miei confronti e vuole sempre essere informato di tutto"

Lei sta quindi vivendo sola con sua madre?
Si sono separati e lei si sta trovando a fronteggiare l'ansia di entrambi?

Il problema è più generale rispetto a quanto accaduto con questo specifico ragazzo, che magari in realtà non fa per lei e che avrebbe lasciato prima o poi comunque.

Non si tratta davvero di qualcosa di risolvibile a distanza: se vuole la nostra opinione, come le abbiamo detto, è possibile che lei fatichi a crescere e che tutti vogliate che rimanga "figlia" e che non si leghi ad estranei per continuare a svolgere un certo ruolo in famiglia.
Questo può comportare una certa distorsione della percezione dei suoi genitori e la sensazione di immutabilità che traspare dalle sue parole.

Capisce però che la nostra opinione senza un piano di intervento e di cambiamento non le serve a nulla, e fa anzi fatica ad accettarla perchè non è così semplice vedere le cose per come sono quando si è dentro ad una situazione.
Da fuori è ovviamente tutto più chiaro.
[#26]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
si, io sto vivendo da alcuni mesi da sola con mia mamma, mentre mio padre si è trasferito e ho iniziato la relazione alcuni mesi prima che mio papà se ne andasse. Sul mio ragazzo non sò.. andava tutto bene prima che mi prendesse quest'ansia e lui ha timore che non partiremo giustificata dal distacco che c'è stato. Non ho ancora deciso cosa fare, questa crisi mi ha demotivato ulteriormente.
Questo l'ho capito che è una cosa che non si può risolvere via web, avevo solo chiesto un opinione in questo caso. Ringrazio tutti gli specialisti.
[#27]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, se vuole ci faccia sapere!
[#28]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Buonasera, come promesso vi avrei fatto sapere.
La vacanza è andata bene e nel frattempo ne abbiamo fatto anche un altra.
Ho detto ai miei genitori che era un viaggio tra amici e che c'era anche questo ragazzo, per il momento non me la sono sentita di parlarne apertamente con loro, ma spero un giorno di poterci riuscire, liberandomi da questo peso.
[#29]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Si sente più tranquilla?
[#30]
dopo
Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
si, una volta partita tutti i miei pensieri sono spariti
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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