Gli abbiano mai dato soldi

Salve,
vi scrivo perchè in famiglia stiamo vivendo una situazione disperata. Non so a chi altro rivolgermi, quindi chiedo a voi.
Il problema è mio fratello. Ha 29 anni e vive in casa con me e i miei genitori (che sono agricoltori). Due anni fa è caduto in una forte depressione perchè non riusciva a dare gli ultimi 2 esami per laurearsi in ingegneria edile. Mostrava tutti i sintomi di una depressione grave, diagnosticata anche da una psicologa a cui lo abbiamo portato, la quale gli aveva prescritto una cura di farmaci che però non ha voluto più prendere sostenendo di stare bene(nonostante i miei lo avessero costretto con la forza a prenderli, invano). Dopo tanti sforzi è riuscito a laurearsi ma da qui sono cominciati i problemi più gravi. Era continuamente fissato su ogni minimo problema, al punto da ingigantire tutto:
-piangeva come un disperato per una semplice operazione all'ernia inguinale che ha affrontato
- si disperava per il pagamento di una bolletta che era arrivata più cara del solito
- si è fissato per un periodo sostenendo che aveva problemi col pene (riteneva che si era infiammato e gli faceva male)
Risolti questi problemi, grazie anche a visite mediche specialistiche(sono solo pochissimi dei tanti), all'apparenza sembrava stesse meglio. All'improvviso (da qualche mese a questa parte) ha cominciato a cambiare completamente personalità: odia mia madre e ancor di più mio padre perchè sostiene che non gli abbiano mai dato soldi (non è vero), ha comprato una mietitrebbiatrice di 20 mila euro di nascosto dai miei (facendosi prestare i soldi dalla gente) e adesso questi soldi li sta restituendo mio padre; ha manie di protagonismo, ma soprattutto (la cosa che spaventa) è che mentre parla normalmente, comincia a infuriarsi con chiunque abbia maggior confidenza (soprattutto con me, mamma e papà). Sembra un pazzo, grida inferocito ed è capitato che dovevamo mantenerlo per non assalire mio padre o mia madre. E' capitato che una sera mi ha tirato una bottiglia d'acqua in faccia e subito dopo averlo fatto ha cominciato a piangere come un disperato, chiudendosi in camera. Nel momento in cui agisce non si rende conto di quel che fa.Episodi simili succedono molto spesso e non sappiamo come fare perchè non vuol sentire parlare di medici. Se gli diciamo che non sta bene, perde la calma e comincia a sbattere qualsiasi cosa, a gridare da far paura. A tutto questo si aggiunge il fatto che sono 3 mesi che non sta mai a casa, si sveglia alle 10, esce, mangia sempre a casa di alcuni suoi amici e torna la sera molto tardi. Non sappiamo dove va, con chi sta e non possiamo chiederglielo perchè è instabile e i miei genitori hanno paura che possa compiere addirittura stupidaggini nei loro confronti. Non vuole andare a lavorare perchè sostiene che non c'è lavoro e che può vivere anche senza un posto fisso (crede che mio padre abbia tantissimi soldi, ma sa, in realtà che non è così). Vi prego, ditemi come possiamo fare...siamo disperati.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza, quando la situazione dovuta alla presenza di un distrubo psicologico serio, comincia a diventare insostenibile e pericolosa la possibilità di un trattamento sanitario obbligatorio dovrà essere presa in considerazione. Ne parli con il suo medico o con il servizio di psichiatria della sua zona.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
la situazione che descrive è oggettivamente piuttosto delicata.
Sarebbe opportuno che suo fratello si recasse da uno psichiatra per una valutazione di persona, ma dubito che accetterebbe di farlo.
Penso perciò che la cosa migliore da fare sia parlare con il vostro medico di famiglia ed esporre nei dettagli ciò che accade e le giustificate preoccupazioni che comporta per voi.
Se il medico lo riterrà necessario, potrà proporre un trattamento sanitario obbligatorio, su disposizione del vostro sindaco, che dovrà essere convalidato dalla vostra Asl.
Naturalmente si tratta di una soluzione "forte", ma da tenere in considerazione se pensate che possa essere pericoloso per se stesso o per altre persone.


Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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