Ansia e sensi di colpa nell'adolescente

Sono una donna di 43 anni e ho un figlio di 14 anni che da qualche tempo è diventato molto ansioso e spesso mi dice di sentirsi in colpa nei confronti degli studi in quanto crede di aver fatto sempre poco. Da precisare che ha un ottimo andamento scolastico. Mi dice anche che ha timore di deluderci. A prescindere che io e mio marito non abbiamo mai preteso nulla di che e che comunque siamo molto orgogliosi di lui,vorrei capire se questo è un disturbo di crescita o se devo preoccuparmi per qualche eventuale malattia? Preciso anche che lui ha avuto sempre un'indole sensibile e che ha sofferto all'età di 8 anni di tic facciali,adesso compaiono quando é sotto stress. Grazie anticipatamente.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile. Signora,
L;adolescenza e' una stagione molto critica della vita,
Un'eta' di trasformazioni continue. E di incertezza strutturale.
Spesso nel gruppo dei pari si cercano similitudini e accettazione per avere un appoggio fra coetanei senza sottoporsi al giudizio dei "grandi".
Il suo ragazzo ha un gruppo di amici?
Ha avuto dei problemi scolastici?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Gent.ssima Dottoressa,grazie per la sua immediata disponibilità. Mi figlio ha un gruppo diamici ed esce spesso con loro. A scuola non ha mai avuto problemi,ha un curriculum scolastico brillante. Ricordo solo che il periodo dellascuola dell'infanzia e anche i primi anni della scuola primaria è stato problematico l'inserimento, ma non per l'ambiente scuola ma perchè aveva il trauma del distacco da me. Voglio precisare che lui è legatissimo a me e anche io a lui.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Se l'aspetto relazionale (rapporti con il gruppo) e i risultati scolastici "obiettivi" sono buoni non dovrebbero esserci grossi problemi.
Cerchi di comprendere da dove nasca questo timore di "deluderla" .
Ha iniziato ad avere qualche "filarino"?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
suo figlio frequenta ancora la scuola media inferiore o già quella superiore?
Può dirci da quanto tempo riscontra quanto ha esposto?

In ogni caso l'adolescenza è un periodo di di continui cambiamenti e faticoso di per sé, può leggere un articolo a questo link se crede

http://www.psicologia-benessere.it/Infanziaeadolescenza/Ladolescenza/tabid/90/Default.aspx

Se crede ci può aggiornare

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
mio figlio frequenta il primo anno di liceo. Questo umore lo ha manifestato solo adesso, quindi non le so dire da quanto tempo dura. Io sono una madre molto attenta e credo che me ne sarei accorta. In effetti adesso lo abbiamo spinto noi genitori ad aprirsi, in quanto abbiamo notato il suo continuo nervosismo.
Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile Signora,
Puo' darsi che l'evoluzione negli studi lo stia preoccupando: il primo liceo e' un passo qualitativamente importante nello studio.
Forse si e' sentito un po' pressato dalla responsabilita' e sta accusando la stanchezza.
Non mostri preoccupazione ma gli dia fiducia e probabilmente in poco tempo l'insicurezza migliorera'
I migliori salutii
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
il passaggio alla scuola media superiore rappresenta un cambiamento importante,nuovo contesto, compagni nuovi, maggior numero di docenti, regole diverse, più discipline di studio, maggior impegno nello studio e più responsabilità dunque richiede uno sforzo di adattamento.

Le chiedo: come è stata compiuta la scelta del liceo?
E' stata una scelta consapevole?
Ha già parlato con gli insegnanti di suo figlio?
Cosa le dicono?
Come si trova con i compagni?
Si è fatto nuovi amici?
Suo figlio le ha parlato di specifiche difficoltà oltre a quanto ci ha riferito?
Ha un metodo di studio efficace?
In quale modo state affrontando questo momento?

Sarebbe opportuno comprendere meglio cosa in realtà crea disagio a suo figlio, potrebbe ad esempio essere preoccupato di non farcela a rendervi così orgogliosi di lui quanto in precedenza (soltanto una delle ipotesi possibili).
Sostenerlo e aiutarlo a comprendere che la stima in lui non dipende dal rendimento scolastico (differenza tra performance scolastiche e valore della persona) e che ogni difficoltà si può affrontare strada facendo, parlandone e trovando soluzioni proprie, mantenere calma e serenità (voi genitori) sarebbe utile.

Cari auguri
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