Astinenza sessuale

Gentili dottori,
è già da un bel pò di tempo che pratico l'astinenza sessuale a causa dei timori delle malattie sessualmente trasmissibili. Io avevo sempre considerato marginale questo rischio, confinandolo alle abitudini di promiscuità senza protezione, ma da quando occasionalmente ho letto un articolo sul sesso orale, ho voluto approfondire l'argomento leggendo soprattutto gli articoli dei medici di questo sito, ma anche assistendo a conferenze promosse dalle organizzazioni sanitarie in collaborazione con psicoligi. In sostanza il problema è questo: per me il sesso è un piacere solo se fatto senza protezioni e senza limiti alla fantasia, dove il sesso orale praticato alla mia partner è uno dei piaceri più gratificanti. Ho sempre avuto un certo timore dei rapporti occasionali e per questo li ho evitati perchè proprio quello che è più pericoloso, cioè il contatto tra mucose e secrezioni è quello che mi piace, altrimenti mi sembra tutto finto, di plastica. Mettere un "dental dam" sulla vagina per il sesso orale è come mangiare un gelato con una protezione sulla lingua, non l'ho assaporato ma so di averlo mangiato, bella soddisfazione. Meglio niente. Insomma fare del sesso pieno di limitazioni e rinunce è più una frustrazione che un piacere, per me. Non è neanche vero che fare sesso solo con la propria partner sia sicuro, perchè si può stare tranquilli solo per i rischi più grossi come l'HIV, epatiti, sifilide, ma ci sono tanti rischi di contagio "minori" incontrollabili da candida, tricomonas, ecc...
Ma convivere con l'astinenza è dura, certo si può sempre ricorrere alla masturbazione, meglio che niente...
Vorrei chiedervi come si può limitare il disagio psicologico dell'astinenza.
Grazie.



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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

certo l'astinenza sessuale può essere una scelta personale e su questo ognuno può decidere per se, in perfetta autonomia.

Ma se la sua scelta è obbligata o condizionata da questo suo timore per le patologie sessualmente trasmissibili, le suggerisco di rivolgersi ad un Collega per chiarire meglio queste sue preoccupazioni.

Informarsi sulle patologie sessualmente trasmissibili è sempre consigliabile, per evitare spiacevoli conseguenze per se e per gli altri e quindi in questo senso mi sembra assolutamente corretto che lei si informi. D'altro canto però, lei sembra eccessivamente preoccupato in tal senso.

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signore,
forse sarebbe opportuno effettuare un bilancio tra i costi e i benefici che tale astinenza forzata comporta.
A quanto scrive, il disagio ad essa legato comincia ad essere pesante per Lei e non credo che il problema stia nel trovare gli stratagemmi per non provarlo, quanto nell'approfondire questo suo timore non completamente giustificabile e l'impossibilità da parte sua di accettare la variabile quota di rischio inevitabilmente connessa ad un rapporto intimo.

In questo periodo della sua vita ha una compagna?

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentile dottoressa, perché dice che il mio timore non è completamente giustificabile? Dove lo trova eccessivo? Le possibilità sono due: o qualcosa di quello che ho detto non corrisponde alla realtà e allora la cosa è interessante perchè vorrebbe dire che c'è una credenza da sfatare, oppure che è vero e allora dovrei rivedere il mio modo di vivere la sessualità, riducendola a qualcosa di insoddisfacente. C'ho anche provato, ma non ha idea di quale sofferenza provi nel trovarmi coinvolto in situazioni dove i sensi chiedono prepotentemente il soddifacimento di certi desideri e poi doverli reprimere. Comincio provare odio verso il sesso. E' vero, non riesco ad accettare la quota di rischio, soprattutto perché in molti casi certe malattie anche se ritenute non gravissime, possono essere ostiche da debellare definitivamente senza recidive, specie quelle micotiche. Ci sono persone che per debellare un batterio hanno fatto mesi a volte anni di antibiotici senza risolvere definitivamente (con tutti gli effetti collaterali associati).

Quindi al momento mi appare meno gravoso trovare una soluzione al disagio dell'astinenza, anche per scongiurare disagi di altro tipo magari ad esso collegati.
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