Come riprendersi da un blocco post infezione

Salve, sono un ragazzo di 25 anni e ho una relazione stabile da quasi 6 anni ormai...

Ho contratto insieme alla mia ragazza la candida...questo verso la fine di Gennaio, ma la mia guarigione è stata un pò tormentata in quanto al manifestarsi dell'infezione ho eseguito, sotto controllo medico, la cura (1 compressa al dì x 2 di Diflucan e 6 gg di lavaggi con Pevaryl).

Ho avuto paura...infezione banale se bene curata, ma fin dal'inizio ho avuto paura di un possibile rimanifestarsi dei sintomi! Cosa che nn so se è successa realmente, ma dopo una settimana di cura ho avuto di nuovo rossore sul glande, bruciore e anche dolore a tratti...questa cosa mi ha scioccato! Perchè già per una settimana ho vissuto con la convinzione che per parecchio nn avrei potuto avere un rapporto comleto con la mia ragazza che amo, in più si sono ripresentati questi altri problemi...

Ora la situazione è questa: da quando abbiamo ripreso ad avere contatti sessuali (anche nn completi), li ho vissuti con una certa...frigidità, e con un certo timore, provocando a momenti anche la scomparsa dell'erezione! Un pò come se all'inizio del rapporto avessi una sorta di senso di protezione verso il mio organo sessuale...che, una volta superato, si trasformava in timore, quasi frigidità, durante il rapporto...l'erezione durante il sesso orale e durante la masturbazione con la mano da parte della mia ragazza andava con alti e bassi...ritornando bruscamente poco prima dell'eiaculazione. È scomparsa bruscamente senza ritornare più l'ultima volta...dopo essere riuscito a inserire il preservativo, è scomparsa poco prima della penetrazione...riconoscendo nelle cause una sorta di blocco psicologico che nn mi permette di essere più libero come prima sessualmente parlando ma, chiaramente, tutto questo influisce sul mio stato d'animo generale...

Da quando ho perso l'erezione durante quel tentativo di rapporto completo, ci siamo dati un periodo di riposo, cercando di passare il tempo in altri modi, distraendoci e senza pensare a quell'episodio che, in un momento di tranquillità, senza lo stress degli esami, FORSE (lo spero) sarebbe potuto essere isolato e non prolungato fino ad oggi!

Da un paio di settimane stiamo riavendo dei contatti...sempre molto timorosi da parte mia, sia per una paura di perdere di nuovo l'erezione, sia per la paura che tutto ciò posa essere dovuto a qualche disturbo organico e sia perchè, come accade, anche se il momento passa con serenità e soddisfazione...per averne un altro devo superare altri giorni di tortura mentale prima di trovare il momento di rilassamento tale da farmi avere un rapporto "soddisfacente"...

Non ho mai avuto problemi di erezione (per questo penso sia stato tutto dovuto a questa maledetta infezione), tranne durante i primi tentativi inserimento del preservativo (che, come dice Antonio Albanese, sono ritardanti proprio per questo motivo...) e tranne quando sono stato un pò preoccupato, ma poi tutto si era risolto nel migliore dei modi...

Voi, da psicologi, sapete benissimo che la sfera sessuale ricopre un ruolo molto determinante nella vita di tutti noi essere umani e che un problema del genere provoca problemi relazionali anche al di fuori della coppia, depressioni e sensi di colpa nei confronti del proprio partner per nn poter esprimere l'amore che a parole a volte nn si riesce a esprimere a pieno...per fortuna la mia ragazza è un tipo paziente e mi sta vicino più di quanto potessi aspettarmi, perchè ci amiamo, e vorrei che fossi di nuovo libero e "voglioso" di provare le sensazioni piacevoli che mi procurava il fare l'amore con lei...

Potete darmi un consiglio così...su due piedi (perchè alla fine on-line non ci si può pretendere di avere una diagnosi), qualche metodo da attuare senza ricorrere per forza ad uno psicologo? Qualche procedura "fai da te"? Ho letto un consulto ieri, in cui mi ci rivedevo molto, in cui l'utente diceva che dopo qualche tempo le erezioni erano ritornate soddisfacenti come prima...può essere questa la soluzione? Avere pazienza? Fare passare questo stato di stress che mi sono volutamente fatto più grande diquanto nn dovevo? Attendendo vostre risposte, vi porgo i miei più cordiali saluti e ringraziamenti per il servizio che offrite. :)
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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Caro utente, comprendo a pieno come questa difficoltà ad avere e a mantenere l'erezione fino al completamento del rapporto sessuale stia diventando un aspetto della sua vita che invalida la sua relazione di coppia e che in linea generale la porta a mattere in discussione se stesso come persona "capace di..".
Lei chiede qualche procedura fai da te e benchè ci siano "efficaci procedure", il fai da te non sarebbe altrettanto efficace.
Quello che lei descirve se opportunatamente valutato e trattato tende ad ottenere ottimi risultati all'interno però di un percorso di terapia sessuale non necessariamente lungo.
La soluzione potrebbe esserci, ma attraverso specifici percorsi, ci rifletta.
Cordiali saluti

Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Maria Cristina, capisco benissimo cosa vuole dire...ma Lei crede che parlarne anche con il/la sessuologo/a del consultorio cittadino sia ugualmente efficace? Io credo che, prima di questo passo, tentando ad avere di nuovo rapporti anche completi, come è già accaduto l'altra sera e non del tutto fallimentare, con il tempo possa risolversi la situazione....Lei cosa ne pensa?

Il punto è che alla fine le penso tutte...dall'essere affetto da impotenza, alla possibilità di nn avere attrazione verso le donne....ma se fino a Gennaio io facevo l'amore con la mia ragazza con piene capacità di intendere e di volere....come potrebbe essere che da un giorno all'altro mi capiti una cosa così?

Premettendo che le mie erezioni notturne e mattutine le ho continuate ad avere anche se non le ho MAI avute sempre (o magari dormivo e nn me ne sono accorto), ho letto in vari consulti e articoli da voi gentilmente forniti che se una persona un giorno si alza con il mal di pancia non vuol dire che ce lo dove avere avuto anche prima, idem per una mancanza di erezione o per un calo didesiderio....tra l'altro dovuto ad un'infezione contratta! Ho letto anche che un utente manifestava la perdita di erezione da un mese...e che improvvisamente sono ritornate normali e a volte anche spontanee!

Il fatto è che io sono molto ansioso...pensi che nei giorni che precedono il ciclo mestruale della mia ragazza io sono nervosissimo perchè penso ad un possibilie (e lecito data la stranezza del suo ciclo) ritardo..con le conseguenze del caso! E questo anche quando usiamo il preservativo che al termine dell'atto è integro!...Quindi pensi un pò con che stato d'animo abbia potuto affrontare una "semplice" candidosi!

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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Caro utente, da quello che lei descrivere sembrerebbe (uso il condizionale perchè solo una valutazione faccia a faccia può dare risposte chiare), che lei in questo momento presenti una difficoltà ad avere e mantenere l'erezione di tipo secondario (ossia in seguito ad un evento, l'infezione). Quindi come dice giustamente lei la sua problematica non è primaria ossia ha avuto sempre dei rapporti soddisfacenti e solo ora sta avvertendo delle difficoltà e ha un ottima prognosi.
Inoltre la presenza di erezioni notture, porterebbe ad ipotizzare una causa psicologica e non organica (uso sempre il condizionale) alla basa della sua disfunzione erettile.
Ma aldilà delle definizioni cliniche che incasellano e non danno giustizia a ciò che oggi lei sta provando, mi sembra di cogliere una certa meraviglia e incredulità che un'infezione abbia così compromesso la possibilità di viversi con serenità un rapporto sessuale con la sua ragazza.
Mi sembra inoltre di capire che l'ansia di avere gravidanze indesiderate anche in assenza di preoccupazioni oggettive è aumentata di fronte ad una patologia oggettiva come la candida.
Proprio per questi motivi mi sento di consigliarle una visita da uno specialista nel settore che possa sostenerla nella sua ansia ed eventualmente prescriverle delle mnansioni sessuali utili per superare il blocco.
Capisco come lei vorrebbe risolvere la situazioni con le sue forze e mi sembra che lei ci stia già provando da solo, se però si sente insoddisfatto dei suoi tentativi, un aiuto esterno potrà darle degli strumenti con cui lei stesso potrà aiutarsi.
Spero adesso di essere stata più esaustiva.
In bocca al lupo
[#4]
dopo
Utente
Utente
- "mi sembra di cogliere una certa meraviglia e incredulità che un'infezione abbia così compromesso la possibilità di viversi con serenità un rapporto sessuale con la sua ragazza.."

No no...io non mi meraviglio, ho letto questa affermazione in uno dei consulti e mi ci ritrovo perfettamente, tutto qui! Anche perchè è proprio dopo la candida che ho iniziato a non provare neanche più piacere durante il petting e a manifestare questa caduta di erezione!

- la paura di gravidanze non è aumentata, anche perchè ho avuto un rapporto completo solo la settimana scorsa dopo quasi 2 mesi! Questa ansia ce l'ho avutoafin da quando ho iniziato ad avere rapporti e cioè da 4 anni circa...soprattutto dopo che la mia ragazza, dopo un calcolo sbagliato, era arrivata a d avere un ritardo di 20 gg e da lì sono rimasto scioccato...e tant'è!

- Quindi Lei ha capito che io ci sto già provando da solo a risolvere questa situazione grazie anche all'amore e alla pazienza della mia partner...ma quello che vorrei capire io, aldilà se poso sentirmi soddisfatto o meno, può bastare la "terapia fai da te" che sto attuando e cioè superare il momento intraprendenndo di nuovo rapporti (non per fare le prove ovviamente ma solo quando ne abbiamo realmente voglia...) anche nel caso di insuccesso e, in tal caso, senza dare peso data l'assenza apparente di problemi organici?

- quando dice che ho "un'ottima prognosi", cosa intende dire? Che sono sulla buona strada? Che crede sia nulla di organico e quindi la mia "terapia" sopra citata potrebbe essere sufficente e che con il tempo questa mia "fissa" possa scomparire?

È difficile trovare medici gentili, cortesi e disponibili come lei....sarà che è donna! :) E sarà anche che, con la sua specializzazione, chissà quanti ne vede peggio di me! La ringrazio infinitamente

Crepi il lupo
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Dr.ssa Maria Cristina Bivona Psicologo, Psicoterapeuta 81 3
Caro utente, con ottima prognosi si intende che la situazione da lei descritta potrebbe avere un'alta probabilità di guarigione, a patto che venga correttamente diagnosticata e trattata.
Non sono però nelle condizioni di dirle se la sua "terapia fai da te" le permetta di superare le difficoltà sopratutto attraverso una consulenza online ma un percorso psicosessuologico potrebbe darle questa risposta.
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Io credevo si trattasse solo di una fissa che, da come ho letto in altri consulti, è normale dopo un'infezione. E credo sia stato proprio così...

Sabato sera, nonostante nn abbia avuto un rapporto completo (abbiamo praticato petting, masturbazione...), la mia erezione è stata più che soddisfacente grazie anche all'atmosfera che s'è creata...seppur in auto, ma siamo riusciti a lasciarci andare nella tranquillità di un'intimità come non accadeva da molto tempo ormai :P

Diciamo che, anche se sono ancora timoroso (come è normale che sia...credo) di un ritorno del problema dal punto di vista psicologico, mi sento molto ma molto più tranquillo grazie innanzitutto all'appoggio che mi ha dato la mia ragazza, rassicurandomi sul fatto che lei non ha mai pensato di abbandonarmi per una cosa del genere, e secondariamente grazie alla mia forza di volontà di ritrovare il desiderio di fare l'AMORE (ovviamente nn è che l'ho fatto forzatamente, ma l'ho sentito!) .

Credo siano due elementi fondamentali per il superamento di un momento del genere...solo in questo consisteva la mia "terapia fai da te" e non in chissà quali "lavaggi energetici" del cervello (anche questo ho trovato su internet)...

Spero sia tutto risolto...anche grazie a Lei che mi ha confermato (anche se solo da un "colloquio" on.line) che il mio problema era di natura secondaria...questo scongiura un problema di natura primaria che era un pò il pensiero che mi incuteva più timore degli altri...

Non so se ritenermi "guarito"...ma per ora il fatto di sentirmi tranquillo e più propenso per certi contatti mi fa stare più sereno.

Speriamo sia stato solo un brutto periodo dovuto ad una brutta cosa e alla mia ansia che mi fa ingrandire SEMPRE anche le minime preoccupazioni...

Grazie ancora anche a Lei. :)

[#7]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
sono contento di leggere, infine, che la strada per lei sembra in discesa

Le faccio solo un paio di osservazioni, partendo dal suo ultimo post. Non mi sembra che la Dottoressa Bivona le abbia confermato che il suo problema era di natura secondaria, ma immagino che lei stesso abbia "trovato" la conferma che cercava

E la capisco, sa? immaginare di avere un problema di impotenza medica fa pensare subito a qualcosa di grave, di inguaribile, ecc.

Ora, dai suoi post mi sembra di capire che lei sia una persona da un lato molto sensibile ed analitico, ma dall'altro tendente a preoccuparsi in modo significativo, come lei stesso afferma

Lo dimostra il fatto che la Collega si è sentita in dovere di ridarle diverse volte più o meno la stessa risposta, che a lei però non è mai bastata

Ora ripeto, meglio che la situazione si sia sbloccata, come lei dice, ma scrivo anche per altri utenti con problemi simili: ognuno può cercare di risolvere i problemi in diversi modi. Io personalmente consiglio di usare il modo che il più possibile aumenta le probabilità di guarigione

nel suo caso la primissima cosa da fare sarebbe stata la visita andrologica, associata ad una consulenza psicologica.

Oppure si può cercare la scorciatoia: alla fine lei non è stato fermo senza fare nulla, ma attraverso le sue lunghe richieste ha cercato una scorciatoia privilegiata, che le ha permesso di "temporeggiare" in attesa di tempi migliori, ma frequentando questo spazio ha gestito in parte il disagio per non intraprendere nessun percorso

mi rallegro davvero tanto che, comunque, la situazione sembra essere migliorata

Però mi permetta un consiglio: a volte essere troppo "rigidi" diventa disfunzionale.

E non ho usato casualmente questi termini...

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#8]
dopo
Utente
Utente
Eh eh... :) La ringrazio per l'intervento.

Le dico subito che però solo la scorsa settimana ho potuto riavere un rapporto completo (e neanche tanto lungo perchè ero senza preservativo...e per evitare altre ansie...), ma con il passare dei giorni sento che ritornano pensieri, perchè mi sento di non avere una vita sessuale come prima. Non mi do tempo...vorrei tranquillizzarmi e ritornare sereno al 200% come lo ero prima...

Ho trovato conferma nel'ipotesi della Sua collega solo perchè innanzitutto non ho mai avuto di queste disfunzioni e poi perchè durante la masturbazione l'erezione c'è ed è soddisfacente...quello che mi ha preoccupato è stata la mancanza di desiderio sessuale che, come ho già scritto, a detta del mio medico curante (ho preferito parlare con lui prima che con un andrologo), è del tutto normale dopo una infezione a trasmissione sessuale.

Ho capito benissimo cosa ha voluto dire con l'ultima affermazione...o almeno spero! A tal proposito, una masturbazione frequente e prolungata, può provocare danni in quel senso?

Il fatto che io ho cercato di avere la stessa risposta è perchè volevo sapere se affrontando con pazienza questo momento, insieme alla mia ragazza, poteva bastare per superarlo e ritornare alla "vogliosità" di un tempo o serviva per forza un percorso psico-sessuologico...

E comunque Le confermo ciò che ho scritto sopra: la situazione SICURAMENTE è migliorata, ma non è ancora del tutto risolta...anche perchè dopo quasi due mesi senza avere un contatto di tipo sessuale è difficile riprendere...inevitabilmente si ritorna con il pensiero lì...

Lei pensa che un giorno questa situazione possa risolversi del tutto? (intendo senza appoggio psicologico)

A tal proposito posso permettermi di utilizzare la Sua e-mail per farLe presente una situazione che risale all'anno scorso e che non ho "curato" con una consulenza psicologica?...

La ringrazio ancora per il Suo intervento.

Le porgo distinti saluti





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