Mille paranoie, la amo ancora? Chiedo aiuto.

Gentili dottori,
Premetto che sono un ragazzo molto ansioso e ipocondriaco, e che ogni tanto mi fisso su qualcosa, e mi ci immergo talmente tanto dentro da farla sembrare reale anche se è una cosa che non esiste. (Tempo fa per esempio avevo una paura matta dell infarto per dei dolori che avevo, e continuando a pensarci notte e giorno, mi ero quasi auto convinto di aver avuto un infarto realmente). Questo per dare un idea su quello che vi racconterò.
Sono un ragazzo di 21 anni ed è qualche mese che convivo con la mia ragazza di 24 anni.
Andarmene da casa non è stato affatto facile, perchè essendo moltissimo legato a mia madre, e lei lo stesso con me è stato un pò un trauma per tutti e due.
Non ho problemi economici e quindi ho deciso di provare.
La mia ragazza l ho desiderata da morire, non potete capire quanto... Ma ora cosa mi succede? Sono un pò di giorni che mi interrogo sui miei sentimenti e non riesco a darmi una risposta. Ho paura che non sono più innamorato. Mi chiedo sempre: "e se non fossi più innamorato di lei?" " e se non è questo quello che voglio dalla mia vita?"
Mi faccio prendere da un ansia pazzesca, a forza di pensare continuamente a questa cosa mi inizia a dare fastidio anche avere accanto la mia ragazza che mi abbraccia, tutto questo mi fa male, perché io la amo, e sono convinto che lei è la donna della mia vita, abbiamo in progetto una casa tutta nostra che inizieremo a costruire questa estate, ero felicissimo, ma adesso mi chiedo:" sarà la cosa giusta?" " E se poi mi stufo?"
Non so più come fare a non farmi venire in mente pensieri di questo genere. Vi prego aiutatemi voglio solo essere felice e godermi questa convivenza.
Per quanto riguarda la sfera sessuale, per esempio ieri abbiamo avuto un rapporto, è andato tutto bene come sempre, soltanto che avevo un continuo pensiero in testa anche in quel momento, che magari il mio corpo poteva non reagire agli stimoli perchè non l amavo più... Ma così non è stato...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(..)Premetto che sono un ragazzo molto ansioso e ipocondriaco, e che ogni tanto mi fisso su qualcosa, e mi ci immergo talmente tanto dentro da farla sembrare reale anche se è una cosa che non esiste (..)

sembra che con questa affermazione abbia già risposto ai suoi quesiti
le consiglio questa lettura https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html
comprenderà come i suoi dubbi possano essere solo l'espresisoni di ipotesi senza alcun fondamento.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Grazie mille dottore per la celere risposta. Ho letto tutto, e devo dire che mi ritrovo in quasi tutto. La mia paura più grande deriva dal fatto che ultimamente mi inizia a dar fastidio che la mia ragazza mi abbracci e mi venga vicino. Anche questo può dipendere dalla paura del pensiero ossessivo?
Cosa mi fa capire se sono davvero innamorato di lei?
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazzo,
In lei il pensiero ossessivo e' diventato una costante, come lei stesso scrive e come risulta da precedenti consulti. Lei si fa domande di cui conosce la risposta. Il pensiero ossessivo ha una qualche funzione e qualche vantaggio secondario. E' un meccanismo di difesa che, paradossalmente, tiene lontani altri problemi. Se la mente e' concentrata su un quesito, non può rivolgersi altrove. Quasi mai, il contenuto dell'ossessione e' importante. Nel suo caso, l'amore per la sua ragazza sembra fuori discussione, anzi, sembrerebbe proprio che quanto lei è' più coinvolto nella storia, tanto più potrebbe averne paura. Il suo timore, lei lo capisce perché è' una persona intelligente, non può essere razionale. Se lei non amasse più , non soffrirebbe. Le pare? Credo, invece, che lei abbia paura di staccarsi dal legame con sua madre e farsi coinvolgere in un rapporto adulto con la sua ragazza che, come ogni rapporto adulto e reale, ha le sue splendide potenzialità ma anche qualche rischio. Insomma, e se fosse la sua ragazza ad avere dubbi se la ama? Che ne pensa di quello che le ho scritto?
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Utente
Utente
Gentile dottoressa,
Intanto grazie per le sue parole. Mi è davvero d'aiuto leggere quello che ha scritto. Ha colto veramente in tutto e per tutto quello. Che sto provando. Si è vero, ho paura di staccarmi da mia madre. E le dirò di più dottoressa, ho questa paura sulla mia ragazza perché la storia prima di questa è finita proprio per questo motivo, non avevo più voglia di stare insieme alla mia ex, ma ho continuato sopportando finchè non sono scoppiato e mi sono sentito male, accusando anche altri sintomi dell ansia quali derealizzazione ecc. Da li poi è iniziata la mia psicoterapia e la mia psicologa
mi ha fatto aprire gli occhi, lasciata la mia ex sono tornato a star bene.
Fosse anche la paura di rivivere quella brutta esperienza a farmi stare così questo periodo?
Non capisco la domanda finale invece quando mi chiede se fosse la mia ragazza ad avere i dubbi sull amore che prova per me...
Io sono sicuro che la mia ragazza mi ama da morire. Lei vuole un futuro con me.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazzo,
La mia domanda finale era: cosa pensa che proverebbe se fosse la sua ragazza ad essere insicura del rapporto? Può immaginare come reagirebbe?
Per quanto, invece, riguarda la sua relazione, mi chiedo se lei non stia vivendo questa convivenza come oppressiva e vincolante, ovvero limitante dei suoi spazi. Si sente " pressato" dal fatto che la sua ragazza pensi a un futuro con lei? Data la sua giovane età , potrebbe essere una reazione normale non sentirsi pronti ad affrontare un rapporto impegnativo. La sua precedente esperienza può avere avuto una qualche influenza, ma soprattutto noto in lei la tendenza ad accumulare insoddisfazione e, forse anche rabbia?, e a tenersele dentro prima di poterle esprimere e comunicare. Questo fatto troverebbe una una spiegazione nel pensiero ossessivo, come se lei, piuttosto di esprimere quello che sente, nel momento in cui lo sente, tenesse a bada le sue emozioni "distraendosi" paradossalmente con pensieri ricorrenti. E' una persona che "manda giù" anche quello che non le piace? E del rapporto attuale, che cosa, eventualmente, non le piace? Tenga presente che le mie sono solo ipotesi e servono come spunti di riflessione. Solo lei può confermarle o invalidarle.
Rispetto alla psicoterapia , e' ancora in corso ? Che tipo di terapia e'? Le e' servita?
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico
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No, non mi sento assolutamente oppresso... Anzi ho i miei spazi per la prima volta in una storia d amore... Per il resto ho fatto una psicoterapia che mi è servita ma che poi ho lasciato io stesso in quanto la mia forza di volontà ha vinto su tutto e sono uscito a testa alta dal problema che mi affligeva. Comunque oggi ho veramente scoperto che è un pensiero privo di fondamenta questo che mi sto stufando della mia ragazza l ho scoperto stasera, quando mi ha fatto un regalo . No una cosa materiale una cosa scritta da lei. Bhè mi sono brillati gli occhi come i primi tempi in cui stavamo insieme. Devo smetterla di avere questi pensieri che mi fanno solo star male per niente... E devo GODERMI tutto di questa convivenza. Giusto? Grazie mille dottori delle risposte.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Si, giusto, conservare questo piacere e' importante. Sono contenta che sia riuscito a scrollarsi quei pensieri. Come vede, il nostro ascolto e il gesto d'amore delle sua ragazza , forse sono cose piccole, ma tanto importanti.....
[#8]
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Utente
Grazie dottoressa, le sue parole mi hanno aiutato molto, come il piccolo gesto della mia ragazza.
Ogni tanto mi torna il pensiero, ma lo ignoro, sono più forte io. E sopratutto è l'amore ad essere poù forte di tutto.
Grazie dottoressa di nuovo, un'abbraccio.
A risentirla. :)
[#9]
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Utente
Gentili Dottori,
scrivo per aggiornarvi della mia situazione.
Il pensiero, anzi i pensieri ci sono sempre stati questi giorni, cerco di ignorarli, ma tornano di continuo.
Penso: "E se non l'amassi più?" " E se ho sbagliato a scegliere lei?" ecc.ecc.
Ma la cosa che mi fa più male, è che quando il giorno penso a lei, mi interrogo sul fatto se vorrei stare con lei in quel momento, se vorrei abbracciarla, baciarla... ecc. ecc. e non so darmi risposta. Come se le mie emozioni fossero piatte.
Ma la cosa strana, è che poi, vedendola e stando con lei non sento che "non mi va". Ho continuamente il pensiero fisso in testa, ma il mio corpo evidentemente non la pensa così.
Mi eccita ancora, nonostante la mia mente mi dice : "Ora nemmeno ti ecciterà più, se hai smesso di amara" il mio corpo a contatto con il suo non si comporta in questo modo.
Dove sbaglio? Cerco di tenermi impegnato il più possibile. Mi sembra di tornare indietro a quando credevo di aver avuto un infarto, in quel periodo a furia di pensarci mi sono autoconvinto, e vivevo nella convinzione di averlo avuto davvero! Mi sembra che sta accadendo nuovamente è una sensazione bruttisima!
Avete consigli su come comportarmi con lei, se provare a far qualcosa, tipo quello che facevo prima, mille sorprese e cose di questo genere per vedere se magari mi da una scossa a livello emotivo o meno.
Sono disperato.
Grazie,
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Dove sbaglio?
>>>

Sbaglia a chiedersi: "Dove sbaglio?"

Non è un gioco di parole, l'ossessività si basa fortemente sul dubbio, sulla preoccupazione di stare sbagliando qualcosa, di non stare facendo le cose nel modo giusto.

Restando però sulla relazione con la ragazza:

>>> La mia paura più grande deriva dal fatto che ultimamente mi inizia a dar fastidio che la mia ragazza mi abbracci e mi venga vicino.
>>>

Per capire meglio cosa succede, io farei attenzione soprattutto alle sensazioni di fastidio/piacere che prova stando insieme a lei. Si può anche essere ossessivi, ma se qualcuno ci piace o non ci piace dovrebbe essere abbastanza immediato capirlo, anche se il piacere può essere condizionato da altre questioni, come ad es. la paura di staccarsi da sua madre.

Ritengo sarebbe opportuno rivolgersi di persona a uno psicologo, non alimenti la speranza di poter risolvere con un semplice consulto online.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#11]
dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per la risposta.
Non credo di risolvere con un consulto online, ma intanto ho chiesto aiuto, in quanto io abbia già risolto un altro problema più grave anche solo con la mia forza interiore.
Volevo chiederle, non si tratta se mi piace o meno, è bellissima, e su quello non ho alcun dubbio.
Il dubbio viene quando penso se sono ancora innamorato o meno come prima.
Le cose cambiano, siamo andati a convivere ora stiamo sempre insieme, apparte il giorno che lavoriamo divisi, ma la sera e a pranzo stiamo sempre insieme, cambiano le abitudini, e mi chiedevo se potesse essere normale il calo di "desiderio", di vederla, di passare del tempo insieme ecc. ecc.
Il punto è questo: IO HO PAURA, paura di perderla e di buttare all'aria i nostri progetti che stiamo coltivando con tanto amore.
Sarà il periodo di forte stress, a farmi vivere queste paure?
[#12]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> in quanto io abbia già risolto un altro problema più grave anche solo con la mia forza interiore
>>>

È tipico dell'ossessività il voler lottare a colpi di "forza interiore", nella convinzione che "ce la devo fare da solo":

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

Però se sta così male è segno che la forza interiore non è stata sufficiente, e che è probabile debba accettare l'idea di farsi aiutare da uno specialista.

Le sue domande preoccupate sono ciò che tecnicamente si chiama richiesta di rassicurazione, che però le fa aumentare l'ansia, non diminuire. Il suo problema, come di qualunque ossessivo, consiste nel trovare il modo di -smettere- di farsi domande, non nel trovare risposte. Qualunque risposta le dessimo aprirebbe nuove questioni, in una spirale senza fine.

Il suo problema consiste nell'arrestare il flusso di continui dubbi, rispondendo ai quali non le rendemo un buon servizio, anzi, proprio l'opposto.

Se non le è chiaro qualcosa di ciò che le sto dicendo chieda pure.

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