Solitudine da single

Gentilissimi,
mi rivolgo a voi per un parere sulla mia condizione psicologica che ritengo stia diventando patologica. Sono single da circa 7/8 anni. Nonostante abbia avuto delle fugaci e passeggere relazioni in questi anni, ho dimenticato la sensazione di avere un compagno stabile. Ho 37 anni, sono una bella, anzi bellissima donna, simpatica e socievole, ho un lavoro gratificante che mi porta peraltro a contatto con tantissime persone. Ciononostante non riesco ad intraprendere relazioni con l''altro sesso. La maggior parte degli uomini che incontrano sono impegnati e non disdegnerebbero la mia compagnia. Come amante s''intende. Nessuno però mi si avvicina o mi frequenta con altre prospettive. Almeno nessuno che sia di mio interesse. Il problema è che con l''avanzare del tempo mi sento sempre più sola e la mia condizione di single comincia a pesarmi tanto da indurmi a non uscire neppure più con gli amici. Mi sento vecchia e temo di non riuscire ad avere mai un figlio e una famiglia, soprattutto un compagno con cui costruire un futuro insieme. Mi sento inaridita . Nelle ultime settimane trascorro molto tempo su internet, quasi cercando di trovare lì qualche spunto di conoscenza. Parlo di solitudine patologica perchè qualsiasi uomo che incontro lievemente di mio interesse diventa oggetto di fantasie e desideri di vita di coppia. Cosa mi consigliate di fare? Vorrei capire dove sbaglio....
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Più che " single" , lei mi sembra " sola" .
Essere single non per scelta , ma per una scelta obbligata solitamente porta a fare i conti con le parti di sè non espresse.
Dovrebbe chiedersi, magari con l' aiuto di uno psicologo, se questi copioni che sembrano ripetersi, cioè il trovarsi spesso impegnata con uomini non liberi, ma sposati, abbia anche a che fare con dei suoi meccanismi interni di difesa.
Spesso anche la paura dell ' intimità , porta ad effettuare scelte orientate verso la non completezza del legame, come se fosse una perversa tutela nei confronti dell' amore a tutto tondo.
In passato ha avuto qualche relazione importante?
Come si è conclusa e per quale motivo?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara Utente,

come sono state le sue precedenti relazioni? Intendo quelle prima di questa "pausa" da single.
Per quali motivi sono terminate?

In questi sette/otto anni ha continuato a cercare/desiderare una vita di coppia o questo desiderio si concretizza solo nell'ultimo periodo?
Pensa che questo desiderio possa essere legato al suo sentirsi vecchia e al timore di non riuscire più a costruirsi una famiglia?

Ha delle relazioni sociali soddisfacenti?
Che tipo di rapporto ha con la sua famiglia?

Mi perdoni per la raffica di domande ma servono per poterle dare risposte più puntuali, pur nei limiti di un consulto on line.

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile Signora,
Non si tratta di avere sbagliato, non credo vi siano stati errori,piuttosto scelte che lei ha orientato in una direzione che, adesso, trova disfunzionale. I bisogni sono forse cambiati, conseguentemente anche i progetti che una volta erano appropriati vanno altrettanto modificati . Quindi, non parlerei di errori. Lei è' in una fase del ciclo di vita nella quale sente l'esigenza di un compagno stabile, di una famiglia. Forse è' arrivato il momento per fermarsi a riflettere su quali priorità vuole darsi e su che cosa e' disposta a mettere in gioco. Alle spalle sembra che lei abbia avuto relazioni che non si sono concluse come lei, oggi, vorrebbe, e questo farebbe pensare a un modello copionale. Se di ciò si trattasse, ovvero di una sua tendenza ad evitare l'intimita' o il rischio di un coinvolgimento affettivo, un percorso psicologico/psicoterapeutico potrebbe darle una marcia in più, e soprattutto aiutarla ad evitare l'isolamento che sta ultimamente ricercando.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa ad ind.clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie innanzitutto per aver deciso di dedicare qualche minuto del loro tempo al mio consulto, peraltro di domenica.

Vi rispondo in ordine:

- dott.ssa Randone, ho avuto una relazione importante che mi ha portato a crescere molto in fretta. Tra i 20 e i 30 anni sono stata con un uomo 10 anni più grande di me. Molto serio, possessivo, accentratore. Quando la relazione è finita, non l'ho presa bene. Ma mi sono ripresa la mia vita. E riguardando al passato, sebbene penso di aver amato quell'uomo, ritengo di non essere stata felice in quegli anni. Non saprei dirle esattamente perchè è finita, semplicemente non ci amavamo più, o meglio lui non mi amava più. Da lì a meno di un anno ha poi sposato un'altra donna (la sua collaboratrice) dalla quale aspettava un bimbo e presumo frequentasse già negli ultimi tempi del nostro rapporto...

- dott. Callina, io sono una donna che ama fondamentalmente la vita di coppia, anche se non sono una persona che pur di viverla si accontenta. Il desiderio ora è più forte. Si, pensa che questo desiderio possa essere legato al mio sentirmi vecchia e al timore di non riuscire più a costruirsi una famiglia. Ho un lavoro che mi assorbe tanto, fatto di mille relazioni ma tutte molto superficiali. E purtroppo tendo a frequentare solo persone con le quali lavoro. Sono pochi gli amici con i quali mi trovo davvero a mio agio. Spesso mi annoio. E se devo scegliere tra la noia e la solitudine, cedo il passo alla seconda. Tranne due o tre amiche con le quali, per motivi di distanza, mantengo un rapporto quasi quotidiano telefonico, tendo a frequentare più spesso uomini che donne, con loro ho l'impressione di avere molti più argomenti di conversazione. Ottimo il rapporto con la mia famiglia. Mi sento protetta. Un rapporto che vivo (quando posso per motivi di lontananza) oggi con più piacere di ieri.

- dott.ssa Scolamacchia, non escludo l'intimità a priori ma ho bisogno di molti stimoli per viverla. Potrei usare un luogo comune dicendo che sono diventata esigente. Quando conosco un uomo, non temo il coinvolgimento, anzi. Ma non riesco a conoscere uomini che destino in me curiosità tale da spingermi al coinvolgimento. E quando capita, senza che io lo sappia in partenza, c'è sempre un figlio o una compagna dietro l'angolo. Sarà un caso, cosa devo dirle...

Un caro saluto

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
A volte non è un caso, a volte sono scelte " difensive" , per non soffrire ancora e ancora...
una relazione così importante e con un uomo così ingombrante sul piano psichico, non deve essere stata semplice da metabolizzare.....
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Si. Probabilmente, cara e gentile dottoressa, è stato così. Ora però che le tossine psicologiche ed interiori da smaltire si sono ridotte, sono diventata io ingombrante per me stessa. Ed eccessivamente seria ed accentratrice. Gli amici più cari mi dicono che spavento gli uomini, non solo fisicamente. Probabilmente dovrei rivedere anche il mio approccio relazionale.
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Immaginavo che potesse essere così......
Se lei è la sua peggior nemica ed è pretenziosa ed accentratrice, non riesce a trovare spazio per altro e per l' altro, se non con uomini ' non matrimoniabili" .....
Legga questo articolo, se desidera, cambiare si può , non è impossibile, si faccia aiutare, a volte basta poco.....
Carissimi auguri


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2231-amo-un-uomo-sposato-ma-lui-non-lascia-la-moglie.html-