Rapporto con figli del partner

Buongiorno,torno dopo un po' di tempo su questa sezione del sito(psicologia) per chiedere un parere a chiunque di voi voglia prestare attenzione al mio problema.Vivo da più di dieci anni una tumultuosa relazione con un uomo che ha tre figli di età diverse,tra i quali uno dell'età del mio.Abbiamo sempre vissuto e continuiamo a farlo a tutt'oggi,,ognuno in casa propria(soprattutto,per scelta mia, poi, condivisa appieno da lui),condividendo vari momenti che coinvolgevano i nostri figli.Nessuno dei due pensava che sarebbe stato facile,ma nemmeno così doloroso e,soprattutto,solo per me e mio figlio, a causa dell'atteggiamento senza scrupoli dei tre figli,i quali non avendo mai accettato la nostra entrata nella loro vita,peraltro, avvenuta in punta di piedi,poiché io volevo tutelare prima di tutto mio figlio.Dapprima,ci hanno trattato come estranei poco graditi,poi, soprattutto il figlio più piccolo,ha iniziato a mettere in pratica episodi di bullismo verso mio figlio,incontrando una mia pronta reazione demolitiva nei suoi confronti,poi ha scaricato tutto il suo rancore nei miei confronti,mettendo in atto un'azione diffamatoria incredibilmente ben organizzata.Stanca di tutto ciò,sono esplosa,dopo avere sopportato in silenzio(grave errore da parte mia!)per tanti anni,mettendo il mio uomo di fronte a questa intollerabile realtà e lui mi ha assicurato di essere dalla mia parte, ma ha tentato di sminuire...ovvio,ha capito che sta per finire la nostra storia.A riguardo di ciò,due mesi fa l'ho lasciato, per poi tornare sui miei passi,ma, vista la sua disperazione ed il fatto che in realtà, lo amo ancora, ma le condizioni per riprovare erano legate al fatto che non ci fossero più rapporti con i suoi figli(ovviamente,solo da parte mia),che,nel frattempo,sono cresciuti,ma non cambiati.Questo,ovviamente,non è possibile fino in fondo,dal momento che quello più problematico,ha l'età del mio, quindi è ancora un ragazzino,benché maggiorenne ed io sono stanca,voglio stare in pace.Non capisco cosa sia giusto fare,ovvero,rimanere con il mio uomo,ma stare male ogni volta che incrocio i suoi figli (che,naturalmente, negano di avere colpe!),o lasciarlo.La risposta non è dentro di me ed ogni volta che mi è capitato di parlarne con qualcuno di fiducia,mi è stato risposto come fosse assurdo troncare un rapporto "solo per i figli!...(tra l'altro,solo per problemi generati dai suoi).Come se i figli fossero lontani parenti che si incontrano una volta ogni 5 anni! e comunque, questi parei, migettano sempre di più nello sconforto.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
le trame relazionali che si creano in situazioni come quella esposta da lei, sono assai complesse da leggere, decifrare. Bisognerebbe comprendere come sono andate creandosi queste difficoltà, come sono state gestite e affrontate e in che modo sono state e sono, al momento attuale, sostenute e amplificate.

Le difficoltà di integrazione tra i nuclei di ciascun partner necessitano di attenzione, cure, anche per certe alleanze "pericolose" che a volte si creano e impediscono di costruire nuovi equilibri.
Cattive separazioni, rapporti coniugali pregressi non sanati, difficoltà individuali, familiari, non lette e affrontate tempestivamente e in modo proprio, anche per la difficoltà a riconoscerle e gestirle di coloro che vi sono implicati, possono dar luogo a problematiche ancor più complesse.

<Non capisco cosa sia giusto fare> La comprendo, in effetti non è così semplice, sarebbe opportuno ricorrere al parere di un esperto che vi possa aiutare in modo concreto a far fronte a questa situazione così complessa, come ad esempio quello di un terapeuta di tipo sistemico-relazionale, molto indicato per questo genere di situazioni.

Può comunque leggere questo articolo dedicato alle problematiche delle famiglie ricostituite (anche se non convivete) dal quale può magari trarre qualche spunto di riflessione
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Lafamigliaricostituita/tabid/97/Default.aspx

Cari saluti e se crede ci può tenere aggiornati

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottoressa,la ringrazio per avermi risposto.In realtà la situazione si è rivelata complessa sin dall'inizio e la mia prima colpa è stata quella di "fidarmi" del mio uomo,di molti anni più adulto di me,credendo che dietro la sua insistenza nel tentare di conquistarmi,si celasse anche una chiarezza d'intenti che invece mancava.Le problematiche legate ai suoi figli sono state troppo condizionanti.E' vero che,da parte mia,visti i vari atteggiamenti,compreso quello del mio lui,il quale,per compiacere la sua prole,non ha mai tentato di agevolare il rapporto con me e con mio figlio,non ho mai fatto passi importanti per superare gli ostacoli,ma per me l'importante era che mio figlio non subisse e,purtroppo il bulletto di famiglia era anche in classe con lui sino alle medie,praticava lo stesso sport..etc. etc.Io ho giocato molto in difesa,senza costruire l'azione,come potrebbe dirsi in gergo calcistico e le conseguenze sono queste.In aggiunta al fatto che nessuno dei fantastici tre (la più vecchia ha quasi 28 anni!)ha mai ammesso le proprie colpe.A questo punto,io non ho più voglia di combattere contro forze più grandi delle mie(il branco)e non credo di avere tante buone cose da dare a queste tre persone che hanno saputo solo fare del male.Non andrò da un terapista di coppia,perché non so cosa ci sia da salvare nella mia unione,vorrei solo capire perché,nonostante tutto,non riesco a lasciare quest'uomo.L'amore non c'entra.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Non andrò da un terapista di coppia,perché non so cosa ci sia da salvare nella mia unione>

Non è solo questo lo scopo di un possibile intervento di coppia,infatti dico <aiutare in modo concreto a far fronte a questa situazione così complessa> dunque la totalità delle trame relazionali disfunzionali in essere. (che non riguardano esclusivamente voi due).
Tanto per essere più chiara per quanto riguarda la coppia significa ad esempio comprendere cosa fare di un rapporto e come comportarsi di conseguenza, non per forza salvare l'unione.
Naturalmente nel vostro caso la situazione è parecchio complessa come ho detto sopra.

In ogni caso l'approccio che le ho suggerito è utile tra l'altro anche a livello individuale per questo genere di situazioni e in merito a quanto lei dice <vorrei solo capire perché,nonostante tutto,non riesco a lasciare quest'uomo>. E non solo per capire il perché ma anche e soprattutto il come comportarsi in queste situazioni nelle quali non si riesce a trovare una possibile via d'uscita, nonostante tutto.

Cordialmente
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