Pensiero continuo

Salve, vorrei sapere come mai ultimamente appena sveglia e a volte anche durante la giornata mi succede di avere automaticamente un pensiero fisso, il pensiero affiora dal nulla anche se sono spensierata come quanto sono appena sveglia! Il pensiero fisso è la paura di vomitare una mia paura molto forte, ma non capisco come mai questa parola è sempre nella mia mente, anche mentre sono intenta a guardare un film dal nulla spunta questo pensiero (più che paura). Cosa potrebbe essere?
Grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Potrebbe benissimo essere ansia. L'enorme numero di consulti che ha inserito qui, di per sé, lascia intendere che lei è probabilmente una persona ansiosa. Sta seguendo un qualche tipo di cura oppure è la prima volta che le capitano episodi simili?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Si, sono diventata molto ansiosa nell'ultimo anno a casa di vari problemi avuti, sono stata seguita da una psicologa ma non è servito a molto, ho fatto una visita da un neurologo che mi ha dato il daparox ora sono 3 mesi che prendo 10 gocce alla sera, ma non capisco perchè questi pensieri fissi allora ho pensato di richiedere consulti online per avere più consulti e capire realmente che tipo di problema ho!! Al di fuori del medico che mi segue più opinioni in certi casi fanno comodo.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

Lei dice che non Le è servito molto andare dalla psicologa: era seguita per un problema d'ansia o per altre problematiche?

Che tipo di lavoro è stato? Un psicoterapia? Se sì, di che tipo?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
sarebbe opportuno che si rivolgesse nuovamente a uno psicologo/psicoterapeuta per affiancare eventualmente un percorso terapeutico al trattamento farmacologico.

<ma non capisco perchè questi pensieri fissi> in questo momento più che interrogarsi sul perché, sarebbe opportuno pensasse al come affrontare in modo efficace i suoi disagi.
Esistono approcci particolarmente indicati per i disturbi d'ansia, come ad esempio quello cognitivo-comportamentale e breve strategico.

Legga questo articolo in merito per meglio scegliere lo specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Dalla psicologa ero seguita per la paura di vomitare, e principalmente per curare il sintomo venutomi a causa della paura; frequenti eruttazioni durante il giorno, bloccate (come dico io; rutto bloccato) accompagnato da tanta paura di vomitare, tachicardia ansia, panico ma sempre abbastanza gestito o da sola oppure con 6/7 gocce di pasaden. In realtà non abbiamo capito quale fosse la causa scatenante del problema e nemmeno abbiamo trovato un rimedio... così ho deciso di andare da uno psichiatra che mi ha dato il daparox 10 gocce alla sera, qualcosa ha fatto, non ci sono più quelle forti agitazioni da pasaden ecc.. ma il problema (rutto bloccato e paura di vomitare, pensieri frequenti) sono ancora presenti. chiedo questo consulto perchè ho tanta voglia di guarire, ho 23 anni ed è 1 anno che non esco di casa, o per lo meno ci provo ma poi mi agito tantissimo via da casa e sono costretta a ritornarci immediatamente.. speravo che tanti dottori messi insieme che leggono la mia richiesta di consulto potessero aiutarmi!!
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<speravo che tanti dottori messi insieme che leggono la mia richiesta di consulto potessero aiutarmi!!>

Gentile Ragazza,
da qui non per cattiva volontà, ma per i limiti del mezzo virtuale, le regole deontologiche e quelle di questo sito, purtroppo non la possiamo aiutare come lei meriterebbe. Possiamo però indicarle cosa sarebbe opportuno fare per ritrovare migliore benessere e qualità di vita.

E' probabile che la sua sintomatologia sia riferibile all'ansia, solo uno specialista di persona però può valutare la sua condizione ed aiutarla ad affrontare efficacemente i suoi disagi e risolverli, tanto più che si stanno riverberando sulla sua qualità di vita, limitandola.

Non ci ha detto però precisamente quale tipo di lavoro ha svolto con la psicologa, se una psicoterapia e di quale orientamento o altro.

Ha letto l'articolo segnalato?



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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
il pensiero fisso e la paura di vomitare, sono la parte visibile di un disagio sommerso...

Il corteo sintomatologico, solitamente prima di essere tacitato, andrebbe ascoltato, decodificato e tradotto.....i sintomi sono sempre un grido d' aiuto e di dolore che parta dalla psiche e che arriva al corpo.


Anche quando si effettua una terapia combinata, quindi farmacoterapia e terapia psicologica, la psiche deve essere sempre ascoltata.....

Non si trova bene con la psicologa che la segue?
Su cosa ha lavorato?
Cosa ha ottenuto dal percorso?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

anche secondo me potrebbe trattarsi di una problematica legata all'ansia e quindi non è necessario andare alla ricerca di cause ma è indispensabile lavorare sulle credenze che mantengono il problema, in modo tale da rimuovere anche il sintomo.

Le terapie più indicate per la cura dell'ansia sono quelle già suggerite dalla dott.ssa Rinella.

Buona giornata,
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Al di fuori del medico che mi segue più opinioni in certi casi fanno comodo.
>>>

Sbagliato. Nei casi come sembra essere il suo, più opinioni fanno bene ALL'ANSIA, nel senso che le sue sono richieste di rassicurazione che però ottengono l'effetto contrario: la relegano sempre più nel ruolo di ansiosa, strutturando e alimentando ulteriormente l'ansia.

Dal punto di vista psicoterapeutico ha bisogno di una forma di terapia dove non si parla e basta, ma dove si ricevono compiti precisi da mettere in atto.