Cercare la figura materna negli altri

Salve,
sono una ragazza di 19 anni e frequento l'ultimo anno di liceo. All'età di 14 anni ho incominciato a soffrire di attacchi di panico, inizialmente non riscontrati ( mi diagnosticarono l'epilessia) mi hanno portato a passare molto tempo tra cure, ospedali ecc. Mia madre è sempre stata una donna sfuggente, poco presente nella mia vita non conosce niente di me se non la mia figura , è sempre stata una donna che mi ricopre di regali per ovviare alle sue mancanze affettive. Durante il mio periodo di "convalescenza" (compreso di anoressie, attacchi, depressioni ecc,) i miei genitori si sono separati, mia madre si è trovata un compagno e non c'è stata mai a casa per almeno 1 anno. Nonostante non stessi bene, non si è presa mai cura di me, probabilmente non ha mai creduto che stessi male veramente. Ho accudito mia sorella più piccola durante la sua assenza, diventando per lei una figura materna che condivide ancora oggi. Durante i miei anni scolastici, a causa di una madre che si è sempre comportata più da amica, ho cercato nelle insegnati (donne chiaramente) la figura di una donna che mi apprezzasse, che si prendesse cura di me, con la quale condividere del tempo e sentirmi bene. Prendo le insegnati in considerazione perchè gran parte della giornata la passo con loro, ma chiaramente nessuna mi ha mai ricambiato come desideravo o immaginavo. Questo "BISOGNO" di cercare costantemente una vera MAMMA mi fa male, mi spolpa ogni giorno, fa davvero soffrire. La mia richiesta non è altro che un rimedio a questa incessante ricerca perchè sono stanca di soffrire così e di affaticarmi a cercare e sentirmi rifiutata.
RingraziandoVi per le risposte.
M.
[#1]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Cara ragazza,
Lei ha compreso quale e' l'origine del suo problema, ovvero il bisogno di una figura materna, protettiva e contenitiva che le dia un modello genitoriale positivo . Questo le e' mancato. I genitori solamente amici perdono la loro funzione educativa e di contenimento, purtroppo, con ripercussioni sui figli di confusione e mancanza di punti di riferimento. Quei punti di riferimento che lei ha cercato nelle insegnanti, che, per la funzione e il ruolo che ricoprono, forniscono dei modelli, appunto, ma non la tenerezza e le coccole che cercava. Per colmare questo vuoto, credo che debba cominciare a prendersi cura di se' cercando, a scuola se è' possibile, o presso un Consultorio, uno psicologo che possa accompagnarla in un percorso conoscitivo mirato alla costruzione, dentro di se', di una sana autostima. Lei, che ha fatto da mamma a sua sorella, deve imparare da fare da mamma a se stessa, proteggendosi, volendosi bene e facendo per lei qualcosa di importante.
In attesa di una sua risposta, le invio un caro saluto.
Dott.ssa E.Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua repentina ed esaustiva risposta! Sono a conoscenza di un Consultorio vicino casa e prenderò informazioni in merito sperando di iniziare un percorso risolutivo.
Ancora grazie!
M.
[#3]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Ci faccia avere sue notizie, se vuole, anche solo per dirci come va e come si sente!
Un caro saluto