Mia madre sembra essere dipendente da facebook

Salve a tutti, ho bisogno di consigli per una situazione familiare complessa.
Mia madre ha 50 anni 2 figli ed è sposata. Da quando è stato preso il pc lei ha scoperto facebook ed è da circa 2-3 anni che frequenta il sito. Ci passa molto tempo, ho stimato che ci stà dalle 11 del mattino (ora a cui si sveglia, e fa colazione davanti al monitor) alle 4 di mattina, ma anche le 5. Casa nostra è diventato un porcile perchè lei non fa più nulla, io mi dò da fare e cerco di farla collaborare chiedendogli una mano ma sovente lei risponde di sì, ma poi fa finta di niente. Non riesco nemmeno a parlarne direttamente con lei perchè si mette subito sulla difensiva ed è impossibile controbattere. Le sue pause sono per cucinare (ma spesso brucia le pentole senza accorgersene) e andare al bagno.
Aggiungo che abbiamo molti gatti in casa e lei ci è molto affezionata, ma non si dà da fare per curarli come si deve. Non sò cosa fare per lei perchè non sembra capire il problema: prima era una madre esemplare, simpatica, solare e con lei ci si poteva fare discussione di ogni tipo! Ora parla solo di facebook, di quel che succede/legge su internet e di quel che fa su quel sito. Non esce mai di casa, si cura appena il necessario.. lamenta in continuazione di avere dolori ossei ma non vuole andar da nessun medico di qualcunque tipo perchè si ostina a cercare soluzioni tramite internet e google.

Io sono veramente disperata e triste di questa situazione, ma non ho nemmeno i mezzi per "porre fine" perchè ho solo 19 anni.
Cosa dovrei fare?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
La dipendenza da internet, appartiene alle nuove forme di dipendenza dette "senza sostanza" , che si differenziano dalle altre solo dal' oggetto della dipendenza, in questo caso fb, internet, in altri gioco d' azzardo, sesso.....
Ma hanno le stesse caratteristiche di quelle tradizionali, come da cibo, alcol, droghe.
La strada da poter percorrere è quella di portare sua madre da uno psicologo o psichiatra, per una diagnosi clinica solitamente si tratta di " una personalità dipendente" .
Che rapporto ha sua madre con il cibo?
Con gli affetti?
Con suo padre?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Gentile ragazza,
Capisco il suo sconcerto e la sua preoccupazione, perché, come le ha detto anche la Collega, quella di sua madre sembra essere proprio una forma di dipendenza, che, purtroppo, sta diventando molto comune. Uno psicologo e' sicuramente indicato, sempre che sua madre reputi necessario andarci. Nel frattempo, potrebbe, se ha un buon dialogo con suo padre, parlargli della sua preoccupazione e invitato a occuparsi di più di una madre. Generalmente, una donna che dipende così tanto da forme di comunicazioni di questo tipo, forse si sente un po' trascurata dal proprio marito. Lei che ne pensa del rapporto tra i suoi genitori?
Un cordiale saluto
Dott.ssa E.Scolamacchia
Psicologa ad ind. Clinico

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
-Che rapporto ha sua madre con il cibo?
E' in sovrappeso ma è un fattore costituzionale. Mangia poco più di me e ha anche un alimentazione abbastanza sana. Mangia spesso verdure. Ovviamente se perdesse peso le farebbe bene ma non è della categoria "mangioni".

-Con gli affetti?
E', ed è molto legata alla sua famiglia,ma le è rimasto solo il fratello e i nipoti perchè le sorelle sono morte alcuni anni fa (malattia).

- Con suo padre? - Lei che ne pensa del rapporto tra i suoi genitori?
Sono ancora affettuosi tra di loro ma penso che il fatto che lei stia sveglia fino a tardi li stia distaccando. Poi spesso vedo che urla per esprimersi con mio padre ma lui è paziente.

Con mio padre ne ho parlato e mi ha detto saggiamente di non "inversare" mia madre con parole e discorsi, perchè da me le critiche non le accetta. Dice che ci penserà lui ma è una donna un pò capocciona. Fosse per me la accompagnerei da uno psicologo veramente, ma non credo che mia madre lo reputi necessario.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
E' complesso aiutarla da qui, un clinico diventa indispensabile.
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dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Ovviamente 'da qui' non posso risolvere molto ma mi è stato di grande aiuto lo stesso.

Il problema ora sarebbe convincere mia madre ad andare da uno psicologo, perchè lei stessa dice "Io non dipendo mica dal computer, anzi..! posso farne benissimo a meno". Ha un'avversione totale verso i dottori, sarebbe come cercare di fare il bagno al gatto.

Come potrei fargli comprendere che è realmente dipendente?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieta di averla almeno ascoltata....

Molte problematiche sono ' ego/ sintoniche " , cioè in sintonia con l' io è sono le più difficili da far emerge e curare, altre sono invece " ego/ distoniche " , creano una spaccatura nel paziente portatore del disagio.

Potrebbe vedere se C' è qualcuno di cui sua madre si fida, un' amica, parente, vicina....che possa aiutarla a riflettere, senza accusar la o inquisirla.....


Spesso quando si verifica una problematoca di dipendenza si verifica che c''e' una "personalita' dipendente", non è mai un solo aspetto ad essere disfunzionale.

E' opportuno affrontare la questione in modo poliedrico e completo, portando il soggetto a elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione, perchè di questo si tratta....

Il soggetto / paziente cerca compulsivamente uno stimolo che lo ecciti, che sia mentale, visto, emotivo, telematico.....
L'approccio psicoterapeutico combinato , potrebbe esser una soluzione:
i farmaci aiutano a superare il bisogno e la psicoterapia agisce sulle dinamiche che hanno fatto si che la dipendenza si sia strutturata ed organizzata .

Mi dia notizie, se crede
[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2014
Ex utente
Grazie del consulto e dell'attenzione.