Paura tornado

Ho sempre avuto paura dei temporali e del vento ma durante l'adolescenza sono in qualche modo riuscito a contenerla. In questi ultimi anni gli attacchi di panico sono aumentati. Appena vedo ammassi nuvolosi in rapida evoluzione scappo di casa e vado a rifugiarmi in un negozio o seminterrato di qualsiasi altro edificio pubblico. Comunque una struttura che mi ispiri sicurezza.
Inutile dire che condiziona molto la mia vita (due proposte di lavoro rifiutate e perdita di rapporti con alcune persone.
Sono già stato da uno psicologo ma parlarne non serve a niente e conosco bene l'origine di questa paura (da piccolo quand'ero in spiaggia, e a detta del medico la paura non veniva dal fenomeno in se, ma dalla reazione dei miei genitori)
In questi ultimi 2-3 anni poi in Italia se ne sono verificati moltissimi, perfino questa mattina ho letto di un F2 generatosi in Emilia.
Ho pure parlato con un meteorologo che me ne ha spiegato l'origine e i reali pericoli che possono costituirsi, così come mi ha spiegato che in Italia è più facile che ci sia un terremoto piuttosto che si generi un F4 (da qui in poi possono costituire una minaccia concreta per le abitazioni). Ma niente da fare.
Ora vado in panico perfino con la bora.
Il cuore batte a mille, cammino su e giù per la stessa strada per via di pensieri contraddittori del tipo "vado o resto?" e le gambe tremano.
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Dr. Massimo Fontana Psicoterapeuta 11 1
Gentile utente,
non si scoraggi per il fatto aver già consultato uno psicologo e non aver trovato giovamento.
Il fatto di sapere che la sua paura si è generata in determinate circostanze passate non serve a molto, perché bisogna vedere quali sono le ragioni che la mantengono attiva adesso e, soprattutto, quali sono gli ostacoli soggettivi e intersoggettivi che impediscono di relativizzarla. Sicuramente ci sono delle ragioni profonde, sue, personali, che mantengono questa situazione e che possono essere accolte, comprese e superate.

Le consiglio, pertanto, di tornare a rivolgersi ad uno psicologo o ad un medico specialista, possibilmente uno psicoterapeuta competente, che possa ascoltarla anche al di là del singolo problema che lei presenta, per contestualizzarlo nel suo contesto più ampio ed aiutare lei ad uscirne.

Tenga anche presente che esistono dei farmaci che non danno dipendenza e che sono molto efficaci per questo tipo di problemi. E' necessaria una visita psichiatrica per valutarne l'opportunità nel suo caso specifico ma, nel caso fossero ritenuti opportuni, potrebbero aiutarla molto.

Dr. Massimo Fontana
Medico - Specialista in Psicologia Clinica
Psicoterapeuta

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Utente
Utente
Infatti è la cima di una serie di disturbi che porto...oltre a questo il desiderio di morire, anni fa la dismorfofobia, paranoie, manie compulsive, tic nervosi, cambi d'umore, paura di essere insufficientemente intelligente per integrarmi in società, sessualità confusa, parlo da solo per farmi compagnia e altro ancora...parlato con tanti medici e non se ne viene fuori.
Tanti soldi spesi per giocare al piccolo filosofo e nulla di concreto.
Però se riuscissi almeno a eliminare la paura dei tornadi potrei sentirmi già più sicuro.
Mi informerò su questi farmaci allora.
La ringrazio, arrivederci
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, meglio se esperto in disturbi d'ansia, per una valutazione in presenza e un eventuale trattamento terapeutico idoneo ad affrontare efficacemente i suoi disagi e a ritrovare il suo benessere.

Per quanto riguarda la valutazione del trattamento farmacologico, si rivolga allo specialista di riferimento, lo psichiatra.

Dai suoi disagi si può uscire con i trattamenti adeguati, come ad esempio l'abbinamento di psicoterapia e farmacoterapia, ma per saperlo con certezza dovrebbe rivolgersi in presenza agli specialisti indicati per una valutazione diretta.

Se le occorrono ulteriori informazioni restiamo in ascolto.

Cari saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Massimo Fontana Psicoterapeuta 11 1
Caro utente,
dopo aver letto la sua risposta confermo quanto sostenuto dai miei colleghi.

Visto che la sua paura è la cima di una serie di altri disturbi, è opportuno che, innanzi tutto, venga effettuata una valutazione complessiva della sua situazione, per una presa in carico del suo problema.
E' probabile che le potranno essere di aiuto sia la psicoterapia, sia i farmaci, ma è necessario che venga ascoltato da uno psichiatra.

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Utente
Utente
Va bene. Un ultima cosa però; è possibile uscirne da soli?
Non ho molti soldi e le strutture di assistenza pubblica come sicuramente saprete non funzionano come dovrebbero: per più di una volta sono stato trattato con molta superficialità, nel senso che non è stato dato troppo peso ai miei disturbi e non si è mai stabilito preventivamente alcun percorso specifico. Spesso si sono limitati a darmi farmaci generici (ho avuto conferma parlando con altri che per il grosso dei disturbi legati all'ansia, depressione, paranoie danno sempre lo stesso farmaco come se non facessero troppa distinizione tra caso e caso) e quasi sempre senza richiedere ulteriori accertamenti medici (caso raro è quando mi è stato proposto un eeg).
Per il resto sedute perse a chiaccherare.
Andare però da un privato è fuori discussione per via delle mie scarse possibilità finanziarie.
Se potessi avere una cifra di riferimento in modo da cominciare a mettere via qualcosa, o se aveste da suggerirmi un percorso valido e mutuabile...
E uscirne con la sola forza di volontà e un po' di autodisciplina?
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Dr. Massimo Fontana Psicoterapeuta 11 1
Non credo che sia possibile dare una risposta certa alla sua domanda se può uscirne da solo. Bisognerebbe, appunto, che ci fosse un colloquio con uno psichiatra o uno psicologo clinico che possa ascoltarla.
Comunque, presumibilmente no, altrimenti non starebbe qui a parlarne.
Forse qualche collega che vive nella sua provincia potrebbe indirizzarla verso una struttura pubblica adeguata. Intanto, provo ad informarmi anch'io.
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Dr. Massimo Fontana Psicoterapeuta 11 1
Gentile utente,
mi sono informato e posso darle le seguenti indicazioni.
In alternativa al Centro di Salute Mentale (CSM) al quale forse si è già rivolto, c’è l’SPDC (servizio psichiatrico diagnosi e cura) che è legato alla clinica universitaria. Si accede con un’impegnativa medica specifica per il tipo di patologia, perché ci sono sezioni diverse che si occupano servizi diversi.
Per quanto riguarda i CSM, l’accesso è regolato dal luogo di residenza. Però, se non ci si trova bene con qualche operatore si può chiedere un appuntamento con un altro medico, direttamente al centro prenotazione. In alternativa se ci sono più CSM nella stessa città, ad esempio nella sua città ce ne sono 3, ci si può rivolgere ad un altro CSM.

La saluto
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Utente
Utente
Scusi l'ignoranza...clinica universitaria significa che sarò seguito anche da tirocinanti?
Intanto prenderò contatto con un'altro csm come mi ha consigliato. La ringrazio
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Dr. Massimo Fontana Psicoterapeuta 11 1
Per la clinica universitaria non è detto, ma è possibile. In ogni caso, sarebbero comunque a loro volta coordinati e supervisionati da un responsabile.

In bocca al lupo.
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Utente
Utente
crepi! :D