cosa fare in caso di svogliatezza generale

Salve, sono sempre stata una persona serena, ma da un po' di tempo a questa parte non ho più voglia di svolgere delle normali attività. Sono laureata ad un corso di laurea triennale e attualmente iscritta ad un corso di laurea specialistico e sostenere gli esami si sta rivelando più difficile del previsto, perché nonostante mi applichi nello studio non riesco ad andare a sostenere gli esami per paura di non superarli, non sentendomi all'altezza. Piango spesso anche quando mi rendo conto che si tratta di cose futili e non ho voglia di uscire se non costretta, come ad esempio per seguire le lezioni universitarie. Quando qualcuno a me vicino cerca di spronarmi la maggior parte delle volte piango. Tendo a prendere impegni e poi disdirli inventando scuse e generalmente mi innervosisco facilmente se qualcosa non viene fatta come vorrei io. L'unica cosa che faccio volentieri è mangiare e questo si sta ripercuotendo sul mio fisico.
Vorrei avere un consiglio e sapere se è il caso o meno di rivolgermi ad uno specialista e se possa esserci una soluzione. Grazie
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

è successo qualcosa in particolare nella sua vita in questo periodo?
Le capita spesso di usare il cibo come "valvola di sfogo"?
In passato ha avuto esperienza di episodi simili?
Se ha intenzione di rivolgersi ad un professionista, quello di riferimento in questi casi è lo psicologo.


Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
da quanto tempo si sente così?
Com'è la qualità del suo studio? Fatica a studiare con efficienza?
Prima della specialistica come andavano gli studi?

C'è stato qualche avvenimento che l'ha turbata? Qualcosa che la preoccupa?
Come va la sua vita familiare, affettiva, sociale?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Salve, non saprei individuare con precisione il momento o periodo in cui ho iniziato a sentirmi così, non so se il licenziamento di mia madre conseguente alla crisi economica possa essere una delle ragioni o una concausa. Per quanto riguarda la vita famigliare ho la fortuna di avere una famiglia molto unita anche se fin da piccola ho imparato a fare tutto da sola senza chiedere aiuto. La mia vita si riduce ad andare a lezione, fare la spesa, le uscite sono veramente rare e rappresentano un peso. Il mio ragazzo ha un ruolo molto importante nella mia vita perché mi sprona ad uscire e cerca di convincermi ad andare a sostenere gli esami. Anche prima di iniziare la specialistica mi capitava di studiare per mesi ma non sentendomi preparata rimandavo ripetutamente gli esami. Anche il giorno della laurea, momento in cui solitamente si dovrebbe essere al settimo cielo, io non ho provato nulla, per me è stato un giorno come un altro, e neanche oggi riesco a rendermi conto del traguardo raggiunto.
Ho provato a parlare con le persone a me vicine della mia intenzione di rivolgermi ad uno specialista, ma tutti me l'hanno sconsigliato dicendomi che sarebbe stato solo un periodo passeggero e non c'è la necessità.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
le persone che le stanno accanto, amici, conoscenti, non sono dei clinici ed i consigli, in questi casi servono ben poco.

Uno psicologo\psicoterapeuta, potrebbe aiutarla a dare un nome ed un volto al suo disagio, interpretandolo e soprattutto mettendola nella condizione di assaporare nuovamente la vita e le sue emozioni

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

>>Ho provato a parlare con le persone a me vicine della mia intenzione di rivolgermi ad uno specialista, ma tutti me l'hanno sconsigliato dicendomi che sarebbe stato solo un periodo passeggero e non c'è la necessità<<

questo dipende da lei e non dall'opinione di altre persone.