Perfezionismo che non fa concludere niente

Buonasera
mi chiamo Lorenzo
scrivo perché da 2 settimane, senza precedenti, mi succede un comportamento assolutamente strano. Il mio mestiere e quello di lavorare da vari anni nell'ambito dell'informatica, mi occupo di pc, sia riguardo l'assemblaggio hardware sia software, il punto e questo, se si tratta di eseguire un lavoro per un cliente tutto ok, eseguo il tutto nei modi e nei tempi stabili. mentre invece se lo faccio al mio pc (es formattazione e installazione Sistema operativo etc..) ......mi sento un folle a dire queste cose, inizio ha lavorarci su ma non concludo perché mi sembra sempre che non l'abbia fatto bene, anche se so che non e cosi, la tentazione di rifare dall'inizio e forte, e non mi sento soddisfatto, quindi cedo e rifaccio da capo, anche più volte, appigliandomi a fesserie come, "mi sa che questo non e installato bene" oppure " non ho cliccato bene in questa richiesta d'installazione" quando arrivo a buon punto mi viene la paura di sbagliare, mi si irrigidisce il braccio e le dita e inevitabilmente sbaglio e via tutto dall'inizio. quindi mi sfinisco e sono esattamente al punto di inizio. ripeto , con i miei clienti non succede, come se niente fosse....
il punto e che spesso non sbaglio nel fare, ma lo percepisco io come "non fatto bene" e quindi non soddisfatto. questo comportamento non esiste nelle altre attività sia di svago che lavorative e con altri oggetti.....
mah!!!! per essere e proprio una cosa strana.
in internet ho provato a cercare qualcosa di similare a me, ma nello specifico non ho trovato niente, ma una certa attinenza con la sindrome OCD....
e come se fossi insoddisfatto sempre del risultato che ottengo e la spinta ha rifare tutto dall'inizio e forte (in reale assenza di errori o di dimenticanze).
più mi accanisco nel farlo "bene" e meno ci riesco...
posso sapere un vostro illuminato parere per gentilezza?

grazie
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"più mi accanisco nel farlo "bene" e meno ci riesco..."

Gentile Utente,

per prima cosa questo servizio tutela l'utenza, come è giusto che sia, e non deve inserire il Suo nome, nè i Suoi dati personali.

Per entrare nel merito della domanda, è normale che ripetendo più volte una stessa sequenza, la salienza del ricordo diminuisca. Accade a tutti, soprattutto ad es. se vado a ricontrollare più e più volte una procedura (es aver chiuso il gas o la porta di casa... aver sistemato il pc...).

In genere quello che mantiene il problema e che lo genera è l'ansia.
Potrebbe però essere per Lei un momento stressante...

Ci dice che questa situazione si è verificata da poco tempo. Intanto ne parlerei col medico di base e sentirei un parere.

In seconda battuta, se il disagio fosse persistente, potrebbe sentire uno psicologo di persona.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Dr.ssa Patrizia Pezzella Psicologo, Psicoterapeuta 263 13 1

gent.mo lettore,

provi ad essere meno perfezionista con le sue cose da riparare e si ...conceda

anche la possibilità di essere un pochino "impreciso"...inoltre annoti su carta

le operazioni che fa in modo da non avere dubbi sul suo operato appena

eseguito!! se l'ansia dovesse superare un livello ingestibile provi a parlarne con

un collega psicologo. Molti auguri!!

Dr.ssa Patrizia Pezzella
psicologa, psicoterapeuta
perfezionata in sessuologia clinica

[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentle signore,
Riesce a ricordare cosa e' accaduto nel periodo di tempo che ha preceduto il verificarssi di questi sintomi?
E una seconda riflessione: a cosa puo" servire questo suo comportamento?
Non cerchi necessariamente una conseguenza facilmente visibile. Si chieda in modo sereno cosa comporti.
A risentirci!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#4]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Ringrazio tutti e tre i professionisti che sono intervenuti.

rispondo in generale: non e accaduto nulla di particolare se non quello di aver comprato un pc nuovo e forse e questo, il fatto che e nuovo, tutto deve essere ottimale... infatti in quello che avevo prima mai successa una cosa simile alla domanda "a cosa può servire questo suo comportamento?" rispondo
a farmi perdere tempo e pazienza perché non mi fa fare la cosa in modo semplice e più rilassato. utilità nessuna dal momento che poi cosi concludo ben poco.

andare dal medico di base no! mi vergogno e poi non saprei proprio come dirlo, poi per darmi ansiolitici o qualcosa di simile?

tendenzialmente sono un tipo di carattere nervoso, impaziente che vuole tutto e subito, un po pignolo ma niente di che, detesto aspettare in generale. non e un periodo stressante o che, un po ansioso da prestazione ma non a livelli di sofferenza ..
sarà il senso del nuovo a giocarmi questo scherzo... infatti me lo fa solo con questo pc e nient'altro in assoluto.
una cosa e certa , mi devo concedere più flessibilità e meno impazienza e fare le cose con più calma,,,,,

vi ringrazio ancora

e mi scuso per aver inserito i miei dati, l ho fatto in buona fede.

saluti.
[#5]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi sembra interessante la sua riflessione:
Lei si sta ponendo in modo disfunzionale verso questo nuovo pc. Forse si aspetta molto perche' e' nuovo. E questo le toglie i riferimenti soliti.
Potrebbe essere una modalita' abituale?
Come si sente davanti alle novita'?
Il fatto che le faccia "perdere tempo": cosa potrebbe fare se avesse disponibilita' di tempo? Questo tempo "impegnato" le evita di fare qualcosa in particolare?
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Perdere tempo perché mi ritrovo a fare il lavoro di un paio d'ore in un intera giornata e poi non concludo perché, oltre che appunto anche se fatto bene mi sembra sempre che non e fatto come vorrei, poi l'impazienza e la tensione nel farlo condiscono il tutto. giusto per questo, non sottraggo ore a tutto il resto modalità abituale no dal momento che mi capita solo ora, riguardo le novità, dipende dalle novità, ma in genere tutto ok. credo sia proprio come dice lei, mi aspetto buone cose, e per questo che mi impunto ad un fare più meticoloso ma altrettanto disfunzionale.....
ridimensiono le aspettative, in fin dei conti e fatto bene lo stesso!

le auguro buona notte.


[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ma una certa attinenza con la sindrome OCD
>>>

Potrebbe essere. Dalla descrizione che fa di se stesso è possibile che lei sia una persona con un tratto ossessivo marcato. Da qui non è possibile una diagnosi né tanto meno dare indicazioni per intervenire direttamente sul suo problema, ma potrebbe chiedere un parere a uno psicologo di persona per sapere se può essere necessaria una terapia o se la sua difficoltà si può risolvere con una consulenza psicologica.

L'ossessività, il bisogno di controllo, la pignoleria, la preoccupazione di aver fatto male qualcosa (e conseguentemente di farla male davvero) sono indicatori di ossessività, che dipende dall'ansia. Alcuni approcci psicologici/psicoterapeutici possono essere molto efficaci nello sbloccare situazioni come quella che ha descritto.

Legga i seguenti articoli per informarsi su alcuni approcci alla soluzione dei problemi psicoologici:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
-----
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2013 al 2020
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
da quello che lei scrive sembra che il perfezionismo si manifesti solo in un caso specifico, senza interferire con il suo normale funzionamento lavorativo o sociale. Se lei riuscisse a mettere in atto quello che scrive "ridimensiono le aspettative, in fin dei conti è fatto bene lo stesso!" potrebbe verificare se il problema si ripresenta in altre circostanze.
Nel caso si ripresentasse le potrebbe essere utile consultare un psicologo per un parere.

Le consiglio inoltre la lettura di questo articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3140-la-perfezione-e-patologia.html

Cordialmente
Dr. Fabio Bellomi