Inadeguata

E' da tempo che mi sento inadeguata e lontana da quello che vorrei essere e fare. Ora mi chiedo se devo fare qualcosa! ho avuto infatti un incidente automobilistico in cui ho riportato solo delle contusioni guaribili in pochi giorni, ma da quel momento mi chiedo perchè non sono morta, mi sembra di aver perso una occasione .... dovrei parlarne con qualcuno ?... o può essere solo un momento di sconforto per quello che volevo essere e che non sono diventata ... o come dico io nessuno è mai contento di quello che ha tendendo ad invidiare sempre gli atri ....
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile ragazza,
questo inatteso evento l'ha portata a farsi domande (la cui origine mi pare però più remota dell'incidente stesso e indipendente da esso) per cui forse sarebbe davvero opportuno si confrontasse di persona con un professionista.
Tra l'altro, se i dati della sua scheda sono esatti, c'è anche una situazione di sottopeso che non andrebbe trascurata.
Fino ad ora non ha mai avuto modo di incontrare uno psicologo?

Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
No e non credo che potrei farlo per tanti motivi e il primo fra tutti il mio carattere molto riservato. Credo che le persone accanto a me percepiscono questo mio stato di inadeguatezza e sconforto verso questa vita che non ritengo mia ma che non ne danno importanza, come io non ne ho dato fino ad ora.
Nel lavoro e nella vita in generale sono una persona calma, accetto le direttive anche se sono contraria, arrivando ad odiare alcuni lavori che sto facendo perchè li ritengo sbagliati ma incapace di esprimere questo mio pensiero e pensando alle possibile conseguenze mi sento a pezzi.
Non sono capace di difendere le mie idee, il mio lavoro, la mia persona e in questi anni mi sono ritrovata circondata da persone che vedendo questa mia debolezza mi hanno sfruttata, calpestata e poi scacciata in male modo e ora temo che avverà la stessa cosa con le persone con la quale oggi lavoro e mi confronto.
L'incidente per me è stata una opportunità non colta per uscire da queste reponsabilità e vita che non ritengo mia...proprio una occasione persa .... !!!!! lo penso e lo confermo.
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Dr. Stefano Becagli Psicologo 35 4
Gentile,

Quanto tempo è passato dall'incidente?
Queste sensazioni di malessere da quanto sono presenti?

Perchè dice che le persone che le stanno vicino non danno importanza a questi suoi stati d'animo?
Ne ha provato a parlare con loro?

Per poter essere in grado di "rafforzarsi" per difendere le sue idee, i suoi stati d'animo, la sua persona ecc., le consiglio di chidere consulto ad uno psicologo,
con il quale potrà affrontare questi argomenti.

L'incidente può essere stato un evento che ha smosso qualcosa nella sua persona.
Pertanto lo inquadri come qualcosa che le può permettere un cambiamento.

Cordialmente

Dr. Stefano Becagli
Psicologo Clinico e dello Sport - Milano

www.stefanobecagli.it
Tel. 349 38 10 997

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>No e non credo che potrei farlo per tanti motivi e il primo fra tutti il mio carattere molto riservato

Gentile utente, questa sua convinzione mi spiazza un pò. Non per quello che lei pensa in sè (ha il diritto di pensare quello che vuole, come tutti noi!), ma perchè ha scritto ad un servizio di consulti psicologici online.

E quindi lei ci dice due cose allo stesso tempo:

"Psicologi, aiutatemi"

e

"Senza che io mi rivolga ad uno psicologo".

E' un pò paradossale, non trova?

Anche perchè, da quello che ci scrive, ipotizzo che il suo tono dell'umore, in questo periodo, non sia dei più elevati.

Che ne pensa?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
.... provo a rispondere ad entrambi.
Questa sensazione di malessere è presente da un pò e cresce nel tempo perchè con l'aumento degli anni mi rendo conto che sono lontana da quello che vorrei essere e vorrei avere e che la possibilità che cambi tutti non avverà mai. Ogni giorno sono accompagnata dalla angoscia e da una sensazione di paura perchè sono consapevole delle mie incapacità ad impormi caratteriarmente, professionalemte e socialmente in ogni aspetto della vita. Mi sento e sono SOLA.
Le persone vedono una persona sempre allegra con il sorriso sulle labbra anche se in qualche momento traspare la mia inquetudini che subito nascondo. Ne farei a meno di vivere e a volte quando mi riferiscono di una persona giovane morta per incidente e malattia mi chiedo perchè non potevo essere io .... si sono a pezzi e ne sono consapevole perchè a volte mi capita di andare a guardare la foto di mio nonno venuto a mancare qualche anno fa e prego perchè mi porti via e lo guardo teneramente dritto negli occhi come quando stava mancando e mi cercava sempre con lo sguardo perchè aveva paura di trovarsi solo mentre percorreva l'ultimo tratto della vita. Dove posso trovare il cambiamento se tutto è sbagliato, tutte le mie scelte sono state sbagliate e io stessa sono sbagliata a pensare ancora di poter fare qualcosa di buono per la quale essere orgogliosa e da dove poter ricominciare ... come fare a credere ancora alla frase ecco parti da qui .. questo sarà il tuo punto di partenza .... e poi ti ritrovi a ricominciare... ancora e ancora .... e diventa tutto così patetico da venir voglia di fermarti e di lasciar perdere tutto .....
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, dalle sue parole ricavo un senso di grande solitudine e di disperazione. Credo che sia comprensibile sentirsi così, se lei vede la sua vita come un susseguirsi di decisioni sbagliate, di fallimenti o di occasioni ormai perdute.

E' vero che il passato non si può cambiare, e che le scelte fatte sono fatte. Ma è anche vero che la vita, prima o poi, finisce, che ci piaccia o meno.

La nostra responsabilità, nel mentre, è cercare di costruire una vita che sia degna di essere vissuta, nei limiti del possibile, e con tutte le difficoltà che giorno dopo giorno vanno affrontate.

Il problema è che a volte da soli sentiamo di non farcela. E mi sembra che sia questo il suo caso: poca o nessuna fiducia che le cose possano andar meglio di così.

Eppure, se si concedesse qualche minuto per sognare una vita migliore, forse le verrebbero in mente due-tre cambiamenti che LEI potrebbe fare, anche se magari con un pò di aiuto. Forse non potrà ricominciare, nessuno di noi lo può davvero. Ma potrebbe andare avanti in una vita più a misura sua, cambiando alcuni comportamenti (ad esempio, imparando a difendere il suo punto di vista, le sue opinioni, e ad esprimere le sue sensazioni, emozioni e pensieri in modo più aperto e diretto).

A volte non serve cambiare TUTTO per vivere meglio; anche piccoli cambiamenti possono aprire a grandi novità...
[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
... le sue parole sono molto gentile e mi hanno riscaldato il cuore .... ci proverò e mi porrò degli obiettivi e dei risultati da raggiungere .... il tutto con serenità e positività ....
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
E' un inizio molto promettente! Forse può vivere meglio di così...

Se dovesse sentire di non farcela provi a fare un piccolo cambiamento: provi non dico a fidarsi, ma ad "affidarsi" ad un sostegno psicologico o, eventualmente, ad una terapia vera e propria. La fiducia si costruisce nel tempo: è suo sacrosanto diritto capire se intende fidarsi o meno del suo interlocutore. Ci pensi: negarsi di chiedere aiuto la aiuta?

Sinceri auguri di...buon cambiamento!
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
....non so se basterebbe un sostegno .... sono stanca.... delusa e amareggiata, ma possibile che non ho un pizzico di spina dorsale per difendermi dagli attacchi personali e professionali ... rimango li a subire .... e sono arrivata ad odiare tutto .... ad odiare il lavoro che faccio, le persone con le quale lavoro , il paese dove vivo , la mia famiglia e me stessa... odio cosa dicono, come lo dicono e cosa fanno, vorrei essere lontana anni luci da tutto quello che oggi mi circonda e che fa parte della mia vita .... tutto quello che faccio, come lo faccio, cosa dico e come lo dico e quello che non faccio è sotto osservazione e criticato:
non so difendermi e quando lo faccio sbaglio le parole ...
non ho iniziative e quando lo faccio perché l'hai fatto...
non parlo quando vengo criticata ... perché non ti difendi ....

,...mi sembra che tutti ce l'hanno con me ......

se solo quella mattina fossi stata più attenta l'avrei vista prima la macchina che ad alta velocità mi veniva addosso e d'impulso mi sarei fermata e invece di prendere il lato posteriore mi sarebbe arrivata addosso ... il fato, il destino ha voluto diversamente

che mattinata senza speranza è stata questa ... una mattinata da cancellare, oggi ho capito che in qualche modo sono rimasti delusi del mio lavoro, ma perché non me lo dicono direttamente ....o forse dovrei chiederlo io direttamente .... non mi comprendono quando parlo? ho dato l'anima a loro per due anni e vengo fatta fuori così senza una spiegazione, una motivazione un errore ... non li piaccio come lavoro basta dirlo e io mi adatto alle loro esigenze ... sono stanca e stanca ....
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>....non so se basterebbe un sostegno .... sono stanca.... delusa e amareggiata, ma possibile che non ho un pizzico di spina dorsale per difendermi dagli attacchi personali e professionali ...

Gentile signora, è possibile che lei sia poco "allenata" nell'esprimere i suoi bisogni, nel difendere i suoi diritti, nel comunicare apertamente il suo punto di vista e le sue idee, e nell'accogliere gli aspetti costruttivi delle critiche, respingendo al mittente quelli non costruttivi.

Queste abilità, insieme, formano un "pacchetto" di attitudini che può essere appreso ed allenato. Si chiamano "abilità assertive", e fanno parte di quel repertorio ricco e variegato che forma le nostre competenze socio-comunicative.

Sia per questo motivo che per il tono generale dei suoi ultimi interventi, l'invio ad un consulto "reale" rimane, sia che si opti per un sostegno psicologico, sia che emerga l'indicazione per una terapia.

Cordialmente