Ansia bambino

Salve,
ho un bambino di dieci anni. Molto sensibile fin da piccolo, con un carattere introverso. Per questo fin dall asilo non è stato molto aperto coi compagni. Tende ad essere sempre la vittima non reagendo neanche verbalmente alle offese..Questo modo di essere, ora che sta crescendo, gli sta causando secondo me un pò di ansia. Chiede sempre se gli vogliamo bene, vuole stare di più con noi, a scuola si sente escluso e pensa di stare antipatico a tutti. Io ho parlato con insegnanti e loro dicono che a scuola interagisce tranquillamente, non si isola, è tranquillo..ma a casa dice cose diverse e vedo che è annoiato, depresso.. come lo posso aiutare? Come farlo distrare? Noi viviamo in un piccolo paese dove le distrazioni sono poche, i gruppetti di amici quelli della scuola e dell oratorio con i quali lui dice di non trovarsi.. Lui tende a vedere sempre tutto negativo e non so come spiegargli che deve tirar fuori un pò di carattere, essere sicuro di se..Quando per esempio deve andare da qualche parte gli prende l ansia..nausea e vomito..si agita..come devo fare? Io lo voglio vedere crescere tranquillo e non so come aiutarlo!!Grazie.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Se il comportamento sociale del bambino e' adeguato (almeno secondo quanto contratabile dalle insegnanti) penso che questo possa costituire una buona base di partenza, evitando di colludere con l'introversione del bambino.
E' figlio unico?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
Non è figlio unico, ha un fratello di tre anni. Il fratellino ha il carattere opposto e si scontrano sempre. Gli ruba anche le attenzioni, secondo quanto dice..
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
è alla luce di quanto avviene nei contesti significativi di un bimbo -famiglia-scuola- che i suoi comportamenti vengono meglio compresi e decodificati.

Secondo quanto riferisce suo figlio sembra comportarsi e relazionarsi con gli altri in modo differente. Quando è a scuola, come dicono le insegnanti, non si isola e interagisce tranquillamente diversamente accade quando si trova in altre situazioni, secondo quanto osserva lei. Inoltre ciò che vi riferisce suo figlio sulla scuola è in contrasto con il parere delle maestre, sembra cercare da voi supporto e attenzione.
<Tende ad essere sempre la vittima non reagendo neanche verbalmente alle offese>
Ci potrebbe dire meglio dove e con chi?

Come sono i rapporti in famiglia tra voi genitori e tra voi e vostro figlio?
Com'è il clima famigliare?
<Quando per esempio deve andare da qualche parte gli prende l ansia..nausea e vomito..si agita...Chiede sempre se gli vogliamo bene, vuole stare di più con noi, a scuola si sente escluso e pensa di stare antipatico a tutti>
Parrebbe segnalare una qualche difficoltà a separarsi dalle figure di accudimento, una richiesta di attenzioni. Oltre a dargli suggerimenti cosa fate in questi frangenti?
<ha un fratello di tre anni. si scontrano sempre. gli ruba anche le attenzioni secondo quanto dice.> e secondo voi?
Come ha reagito alla nascita del fratellino? Come avete distribuito le vostre attenzioni e cure? Il piccolo sta a casa o è inserito alla scuola d'infanzia?

Perdoni le molte domande ma sono utili per comprendere un po' di più e poterle dare indicazioni appropriate, pur nei limiti di un consulto on line.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Premetto che non ha sempre giornate no in cui vede tutto storto..quello che vorrei è che imparasse ad avere più fiducia in se stesso..e quindi a saper ribattere quando i bulletti della classe gli danno la colpa per qualcosa non fatta o rispondere ai vari dispettucci tra compagni senza tacere.
La ns è una famiglia molto unita, io li seguo mentre il papà è a lavoro tutto il giorno e siamo molto attenti ai loro bisogni. Quando è nato il fratellino, si sa...le attenzioni le ha volute il piccolo ma abbiamo cercato di essere sempre presenti con entrambi..cerchiamo di invogliarlo, a essere positivo, a imporsi quando ha ragione..non mancano baci e coccole. Probabilmente a volte come tutti i genitori non diciamo o facciamo la cosa giusta..ma siamo umani a volte stanchi e stressati e magari i figli vorrebbero da noi cose diverse..ma cosa?
Alla nascita del fratellino è stato contento, ma crescendo il piccolo è diventato molto vivace al contrario del grande. Andrà all asilo a settembre, per il momento è a casa e forse ne ha vinta qualcuna di troppo e io chiedo al grande di portare pazienza fin quando non sarà più grande e forse questo gli da fastidio..e per lui è troppo..Quello che vorrei è saper infondergli calma per affrontare le cose in modo naturale e spensierato. Penso che solo avendo fiducia in stesso cambierà. Il consiglio serve a me a questo punto..su come fare per farglielo capire..
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Al di là delle parole, quello che conta sono i nostri atteggiamenti e il nostro modo di relazionarci con i figli.
In linea veramente molto generale, più voi avrete fiducia nelle sue capacità e rinforzerete il positivo che fa, meno ansia avrete, meglio potrà andare. Darle troppe vinte al piccolo potrebbe alimentare un po di paragoni, ma il vostro buon senso di genitori vi viene sicuramente in soccorso.

Sentite magari se gli piacerebbe praticare una qualche attività sportiva, utile per socializzare e acquisire fiducia in sé.

Il nostro apporto da qui è comunque molto limitato, un consulto diretto può cogliere in modo pieno le specificità della situazione e darvi indicazioni certamente molto più appropriate.

Ci faccia sapere se crede in futuro come va.

Cari saluti
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signora,
Concordo con i suggerimenti offerti dalla collega Dott.a Rinella.
Ci chiede come infondere nel suo bambino fiducia in se stesso?
Innanzi tutto nutrendo voi genitori fiducia nelle sue capacita'. Cio' comporta il lasciargli decidere come regolarsi nelle situazioni critiche e intervenire solo su sua richiesta e con delicatezza.
Comporta anche il riconoscergli una sua identita'. Non tutti i bambini sono ugualmente reattivi e in particolare ciascuno sviluppa la modalita' reattiva piu' adatta al proprio temperamento.
Se e' introverso non riuscira' a reagire in modo palesemente aggressivo a questi amici ma potrebbe sviluppare una sua maniera di interagire con loro , con cu si trovi discretamente.
Ci faccia sapere come va fra qualche tempo.
I migliori saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
forse dovrebbe solo aspettare che cresca, ogni bambino ha tempi, modi e percorsi unici e non omologabili agli altri.

Sostenerlo, incoraggiarlo, fare sì che sposti i limiti della sua introversione, ma senza forzarlo, potrebbe essere una valida strategia.

Fargli praticare uno sport, magari di squadra, potrebbe essere un'altra

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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