Doc? cosa?

Gent.mi dottori, vorrei esporre la mia situazione ed essere il più sintetico possibile, vorrei ricevere qualche Vs parere/consiglio.
Ho 35 anni e un figlio di 3, non sono sposato e non convivo, ma sono in ottimi rapporti con la madre di mio figlio pertanto, vedo mio figlio tutti i giorni e collaboriamo adeguatamente al suo sviluppo
dalla sua nascita ho iniziato ad avere ossessioni cosiddette "pure".
Ricordo di esserne stato sempre soggetto, fin da piccolo ma per periodi molto brevi e per la maggior parte della mia vita , di totale assenza e soprattutto senza alcun tipo di compulsione, nemmeno "mentale".
L'ansia è forte solo alcune volte,ogni tanto un attacco di panico (5 - 6 volte in tutta la mia vita, ma mi sembra che proprio a seguito di questi che poi ho avuto problemi) qualche volta breve angoscia, per il resto c'è un po' d'ansia quotidiana ma sembra essere solo di "sottofondo" non evito "situazioni ansiogene" vivo più o meno come ho sempre vissuto, la mia vita sociale è gratificante, insomma faccio una vita normale con le difficoltà che hanno tutti.
Riscontro le caratteristiche del doc "puro", ma solo al 50% per i motivi che ho esposto.
Il disturbo in questione non influisce in maniera pesante durante il corso della giornata, tuttavia mi sento sempre un po' preoccupato, sento come se ci mancasse quel poco, quel passo da fare per uscire fuori da questo "blocco" in modo definitivo. Ho passato solo un paio di mesi con forte ansia, preoccupatissimo mi rivolsi subito allo specialista, che mi prescrisse cipralex e xanax, che ho utilizzato per un paio di anni, ma ancora oggi mi chiedo quale fosse l'utilità, visto che non ne ho tratto alcun beneficio (forse solo per la fase iniziale) , infatti ho interrotto la cura scalando lentamente e oggi dopo un anno che non utilizzo piu i farmaci non ho avuto alcun problema anzi, sono scomparse alcune sensazioni di "ovattamento" e derealizzazione.
Mi rendo conto di essere sempre stato uno che nel corso della vita ha sempre avuto qualche "fissazione" ma di avere la consapevolezza che fossero tali, e di avere preoccupazioni varie, paure, come quella di impazzire, delle malattie, e le tematiche classiche del doc "puro"
il mio dubbio è questo, fino a che punto si può parlare di malattia, o nello specifico, di doc vero e proprio se non ho compulsioni, non ho "evitamenti", se queste "fissazioni" non impegnano la mia mente e se lo fanno, è giusto per il tempo di scrivere questa richiesta di consulto. A volte mi sembra piu la preoccupazione di avere questo disturbo, che mi porta ad averlo, oppure ce l'ho, dato i miei trascorsi di "fissazioni" varie ma come ho già detto, solo al 50% oppure ho un disturbo d'ansia generalizzato.. Scrivo perché ogni tanto sento l'esigenza di voler capire
grazie per la Vs saluti




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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> fino a che punto si può parlare di malattia
>>>

Questa è una domanda che parte dall'ossessione, non è "pura" curiosità.

L'ansia si esprime in moltissimi modi, e ciò che lei descrive sembra proprio ansia, sul versante ossessivo.

Le è mai stata suggerita una psicoterapia, finora, o ha preso solo farmaci?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dr Santonocito, grazie per la celerità, oggi non prendo quasi nulla, mezza compressa di lexotan da 1,5 ogni tanto, mai fatta psicoterapia, ma ne sento un forte bisogno, giusto per ottenere quella serenità che ogni tanto ho, ma vorrei averla per almeno buona parte della giornata.. Ripeto non sono "invaso" dalle ossessioni con tutte le conseguenze che generalmente il doc comporta, tuttavia capisco che quello che richiedo dipende sempre dal mio "quadro ossessivo/ansioso/boh", altrimenti non sarei qua a scrivere. Di fatto però leggo che chi ha questo disturbo, è invaso, ha compulsioni, e pregiuca la sua vita per via degli "evitamenti" (forse nei casi estremi).. Io non mi sento così.. Ma ho sempre questa preoccupazione di sottofondo..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Il disturbo ossessivo-compulsivo si chiama così perché può esistere sotto forma di sole ossessioni, di sole compulsioni o come combinazione di entrambe.

Inoltre l'ossessività, come qualunque altra condizione, può essere presente in vari gradi di gravità, dal grado leggero fino al grado totalmente invalidante.

In ultima analisi è lei che deve decidere se il suo problema è da curare ancora o no. Ma accanirsi solo per "voler capire", capisce bene che è frutto delle ossessioni. In altre parole, nel suo caso "voler capire" esprime quasi certamente già un problema, non esprime una semplice curiosità.

Gli evitamenti sono sintomi d'ansia ma sul versante fobico, non su quello ossessivo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html

Immagino abbia fatto ricerche in merito ai sintomi che ha, nel tentativo di dare un nome al suo problema, ma a giudicare dalla confusione che si è prodotta forse sarebbe meglio smettere.

La preoccupazione di sottofondo potrebbe essere un sintomo più di ossessività o di un altro quadro ancora, definito ansia generalizzata, ma è evidente che da qui non è possibile farle una diagnosi precisa.

Le suggerisco di cercare uno psicologo psicoterapeuta ad approccio breve strategico o comportamentale, entrambi molto adatti ad ansia/ossessioni:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la disponibilità, è come dice Lei, la ricerca stessa fa parte del quadro ossessivo, la voglia di smentire che io abbia qualcosa di mentale attualmente, produce le mie richieste di rassicurazione, il fatto è che non riesco ad accettare di avere qualche disturbo, e questo mi crea di conseguenza la preoccupazione/rassegnazione. Tuttavia cio' mi succede sempre quando sono poco impegnato/distratto.. Bene, cercherò di fissare appuntamento con un terapista nella speranza di poter "sbloccare" questo ingranaggio. Grazie ancora, Buona serata
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