Normalità o perversione?

Salve a tutti Dottori, mi trovo a chiedervi un ulteriore consulto.
Soffro di DOC, già ne ho la certezza assoluta e inoltre ho seguito una terapia, anche se breve. Adesso però mi sono posta dei quesiti su certi miei atteggiamenti. Ho 23 anni e da ragazzina sono stata un tipo vanitoso e che vuole le attenzioni di tutti, soprattutto quella degli uomini. Adesso questo mio lato si é del tutto assottigliato, ho altri interessi e non mi metto sempre al centro di tutto come in passato, ovviamente ancora m fanno molto piacere i complimenti. Ultimamente però ho ripensato a i miei atteggiamenti, fino a qualche anno fa, da pavone anche con i ragazzini, mi spiego meglio. Mi é capitato di essere guardata da ragazzini d 10 -13 anni e vedere palesemente che piaccio m ha sempre fatta sorridere e mi faceva piacere. Non ho mai rimproverato questi ragazzini se magari mi guardavano il sedere, magari se fossero stati più grandi avrei evitato ad esempio non avrei dato le spalle. Diciamo che qualche volta mi é piaciuta l' idea di essere considerata da questi ragazzini una fantasia, come se mi sentissi un po'Jessica Rabit. Forse ho avuto qualche atteggiamento da femme fatal e adesso mi sento in colpa. É normale tutto questo che ho raccontato?? Cioè rientra nella femminilità o c'è dell' altro? Non farei mai nulla con dei ragazzini e ho avuto anche l' ossessione di poter essere pedofila. Vorrei sapere se ho fatto qualcosa di male. inoltre sono fidanzata da 7 e soprattutto da qualche anno ho l' esigenza di costruirmi una famiglia e sento fortemente l' istinto materno. Adoro i bambini, mi fanno commuovere e ridere e mai farei del male a loro. Grazie per l' attenzione distinti saluti
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, la invito a riflettere su un punto relativo alla sua domanda. In pratica, vorrebbe che noi ci ponessimo di fronte ai suoi dubbi come se avessimo anche noi un DOC? Vorrebbe davvero una "risposta dirimente" alla sua domanda? Pensa che l'aiuterebbe? E per quanto tempo?

Dato che lei "conosce" il DOC e lo "frequenta" da tempo, e dato che è stata anche in terapia, forse le domande qui sopra non le sembreranno troppo strane.

Che tipo di terapia ha fatto? Per quanto tempo? Con quali risultati?

Cordialmente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazza,
in un precedente consulto ci ha meglio riferito che le sarebbe stata diagnosticato il DOC, rispetto al quale aveva intrapreso una terapia interrotta per motivi economici.

Il suggerimento che le posso dare da qui è quello di riprendere il percorso terapeutico, rivolgendosi magari ad una struttura pubblica differente da quella alla quale si è rivolta successivamente al percorso interrotto e che non ha potuto seguirla.

<Forse ho avuto qualche atteggiamento da femme fatal e adesso mi sento in colpa. É normale tutto questo che ho raccontato?? Cioè rientra nella femminilità o c'è dell' altro?>
Continuare a porsi domande, a tormentarsi con rimuginazioni (come sembrerebbe) a chiedere rassicurazioni, farebbe parte del problema. E' per questo che le suggerisco di ricorrere nuovamente a uno specialista in carne e ossa.

Che ne pensa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
So di essere ripetitiva e ansiosa, però posso considerarmi in forma rispetto a prima. So che tutte le mie paure e dubbi rientrano nell'atteggiamento di chi ha il DOC, però m chiedevo se, nonostante il mio stato, tutto quello che ho detto, cioè i miei atteggiamenti, sono normali. Cioè da ragazze si può essere un po' maliziosette?? Ovviamente niente a sfondo sessuale ma a livello di tutto quello che ho raccontato sopra. L' ho vorrei sapere perché adesso non m sento più così, cioè sono più tranquilla.. Prima a tutti i costi mettevo in mostra il mio aspetto e volevo a tutti i costi che tutti mi ammiravano... Volevo piacere fisicamente a tutti.. Grazie per l' attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

se ora è più tranquilla davvero, perchè mai dovrebbe porsi tali interrogativi?
La persona serena e non ansiosa non ci pensa nemmeno a tali domande.
Non ci ha detto che tipo di psicoterapia sta effettuando.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Cara dottoressa Pileci ho seguito la terapia breve strategica, ho fatto 5 sedute ma per motivi economico ho dovuto sospendere. Vorrei essere in grado di farcela da sola, visto che adesso non posso riprendere le sedute e forse un sostegno e aiuto da voi che siete medici specialisti lo desidererei. Anche se mi dovessi iscrivere in altri forum, dove c'è gente messa come me, non potrei risolvere molto perché mi metterei a confronto con questi e cercherei rassicurazioni continue. Invece vorrei il vostro parere e qualche spiegazione in più, visto che voi avete studiato i comportamenti umani e avete molto da dire. Vorrei capire se i miei comportamenti rientrano nella norma o no! I comportamenti di cui ho scritto nel primo intervento, perché un po' mi vergogno ripensandoci. Grazie ancora per l' attenzione
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Uno dei problemi che i pz che soffrono di ansia e DOC è la sovrastima dell'importanza dei pensieri. In altre parole i pz attribuiscono un'importanza eccessiva ai propri pensieri intrusivi come quello che Lei ha descritto, credendo che le altre persone non ne abbiano.
Questa è una credenza sbagliata perchè non è così, ma la conseguenza è che Lei se ne vergogna...
Tali credenze erronee possono poi portare il pz a credere di dover esercitare un certo controllo attivamente su di essi.
Sovrstimata è anche la probabilità e la gravità del pericolo e delle conseguenze e la possibilità di commettere gli errori.
Infine un altro problema del pensiero ossessivo è la responsabilità ipertrofica: il pz è convinto di poter evitare o produrre esiti negativi, da cui il bisogno del controllo.

Da sola è difficile se non impossibile uscire da un problema del genere.
Ha pensato di rivolgersi all'ospedale della Sua città (ambulatori di psicologia) o al consultorio?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Gentilissima dottoressa lei mi ha spiegato dei pensieri intrusivi e dell' eccessiva importanza che do, ma lo stesso vale per agli atteggiamenti? Perché io più che altro rimprovero il mio atteggiamento anche von dei ragazzini da femme fatal, la provocazione anche se in minima parte e senza nessun obiettivo a sfondo sessuale ovviamente. Io rimprovero la mia vanità e il mettere in mostra il mio fisico, non andavo in giro nuda, però l' ho usato spesso come arma. Tutto questo mi da più vergogna perché é capitato anche con dei ragazzini che mi guardavano. Anche questo rientra nella norma?? Lei è sessuologa quindi questi meccanismi li conosce e potrebbe spiegarmeli. Cmq rispondo alla sua domanda. Io sono andata inizialmente in un consultorio e la psicologa mi disse che avevo il DOC è che avevo bisogno di un medico ad orientamento cognitivo comportamentale, mi ha indirizzata all'USL della mia città dove qui il dottore specializzato proprio in questi problemi non faceva più visite. Allora ho preso appuntamento con la psichiatra dell' USL e anche lei mi disse che non era pertinente a lei il mio problema. A questo punto ho cercato su Internet e ho scelto un dottore specializzato in terapia breve strategica. Ho fatto 5 sedute ma per problemi economici ho sospeso.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Il problema è il peso eccessivo che Lei dà a qualunque cosa faccia, atteggiamenti compresi e il tentativo di soluzione e di controllo.

Con il terapeuta ad orientamento breve strategico che tipo di lavoro ha fatto? Lo psichiatra Le ha anche prescritto dei farmaci?
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dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Con il terapeuta abbiamo affrontato il problema riguardante il mio tentativo di essere perfetta sotto tutti i punti di vista. Lei non lo sa, ma ho avuto anche altre ossessioni: paura di essere lesbica, di essere una poco di buono, di aver tradito il mio fidanzato e anche quello di essere pedofila. Lui mi chiedeva di fare degli esercizi specifici e cioè dedicare prima 5 minuti per più volte al giorno a queste ossessioni e poi siamo passati a 30 minuti al giorno. Secondo il mio terapeuta ero abbastanza cosciente del mio problema e sarebbe bastato poco per superare questo scoglio. La psichiatra no non mi ha dato nessun farmaco. Ultimamente ho trovato su Internet uno studio dove ti offrono 3 sedute gratis avevo pensato di andarci e vedere se si può trovare una soluzione, anche perché nono posso permettermi di spendere molto. Per questo le spiegavo di farlo da sola. Che esercizi potrei fare?? Inoltre, cara dottoressa, ho notato che si ripresentano sempre le stesse ossessioni però a giro.. E come se il mio cervello volesse a tutti costo farmi stare male, per un motivo o per un altro. Io ero solare, ancora ora lo sono, però prima ero felicissima, spensierata e sempre positiva, ora molto meno. Vorrei ritornare la ragazza di prima.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

tornare come prima non è possibile e Le spiego perchè. Una volta che si è verificato uno scompenso è possibile certamente stare bene, lavorando su tali meccanismi e, conoscendoli, è possibile gestirli, ma tornare come prime, come se nulla fosse accaduto non è possibile perchè la nostra mente registra anche questo.
Difatti lo scompenso ossessivo c'è stato.

Il tema delle ossessioni si può modificare, ma il disturbo è sempre il medesimo. L'aspetto fondamentale non è tanto il tema (che può essere trattato in un secondo momento), quanto la gestione dei pensieri ossessivi.

Da qui non è possibile prescrivere nè farmaci (per i medici) nè comportamenti (per gli psicologi) perchè vietato dalle Leggi e dalla deontologia.

Potrebbe però rivolgersi ai Consultori della zona, se all'ospedale non ha trovato riscontro, oppure a centri privati che offrono consulenze a prezzi contenuti o in convenzione, se nella Sua città ce ne sono.

Cordiali saluti,