Non sappiamo più come fare con nostro figlio

Gentili Dottori,
sono un padre disperato perchè io e mia moglie viviamo con nostro figlio un rapporto conflittuale che non sappiamo più come gestire. Ci sentiamo ormai impotenti e non sappiamo più come fare, io non mi sento più in grado di sopportare il suo comportamento e atteggiamento in famiglia. Mia moglie è una persona solare e nonstante tutto è ancora sorridente, ma quando esce di casa ha la sofferenza stampata sul volto e anch'io, a volte, scappo con il boccone ancora in bocca. Lo so che così non si risolve, ma quando non so proprio più come fare mi sembra di impazzire ed esco. E' intrattabile, disprezza tutto, il cibo, quello che mia moglie prepara, la rimprovera e la denigra perchè è lenta nel fare le cose, quello che gli diamo è sempre dovuto e mai apprezzato, non ascolta suggerimenti, consigli, se ne sta in camera sua con quel maledetto pc sulla pancia con facebook e youtube ed esce solo per protestare che non gli va bene (quotidianamente!) quello che c'è, come è cucinato. Va a dormire a notte inoltrata ed è una lotta quotidiana a farlo alzare la mattina. Quando gli si chiede di collaborare in casa, piccole cose come non lascare sporco in cucina o in bagno risponde che non ci pensa nemmeno. E chiede, anzi pretende e se non ottiene si chiude. Ora vuole la macchina perchè ha preso la maturità con 60 al secondo tentativo, ma a comprargliela io mi sentirei un cretino. Devo continuamente spronarlo ad informarsi per l'iscrizione all'università alla facoltà che dice di desiderare e si trova in un'altra città, ma è una lotta, rimanda, trova scuse (devo farlo io per lui?). Gli ho messo a disposizione un mio garage in modo che si dia da fare personalmente ad affittarlo così da potersi gestite una piccola entrata mensile, ma al primo tentivo fallito ha mollato. Ma ciò che non riesco a sopportare è l'arroganza, la supponenza, la mancanza di rispetto. Un giorno che moglie è uscita di casa con gli occhi lucidi e a vederla così mi è venuto un groppo alla gola, gliel'ho fatto presente, gli ho chiesto di analizzare il suo comportamento del momento, ma come al solito ha respinto tutto al mittente accusandomi di tatticismi per farlo sentire in colpa. Gli ho detto che la situazione è insostenibile, che se ci sono dei problemi li deve dire, che siamo pronti ad ascoltarlo, ma ha risposto secco che ora non è il momento, che non ha tempo e che potremmo riparlarne, forse, in serata e se noi non potremo allora lo faremo in altro momento (cioà mai, già successo).

Cosa possiamo fare? Di consulti famigliari neanche a parlarne, non ci verrebbe mai. Tra l'altro ha la zia che lo supporta e lo coccola e a maggior ragione chi glielo fa fare di mettersi in discussione?

Datemi un consiglio, vi prego. Io tra l'altro mi sento anche con le mani legate perchè mia moglie non mi ascolta quando gli dico che il suo permissivismo non funziona, e siccome questo argomento ci fa litigare, spesso lascio correre.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

mi sembra di comprendere che la linea educativa sia gestita da suo figlio anziché da voi genitori. Il primo passo da compiere dovrebbe essere quello di dare delle linee educative condivise dalla coppia genitoriale. Lei sostiene che sua moglie è troppo permissiva, ma d'altro canto il suo atteggiamento appare molto "defilato" e poco interventista.

Le richieste di vostro figlio si basano sulla "pretesa" e tendono ad essere gestite con arroganza. Questo stato di cose andrebbe interrotto mettendo in atto uno stile genitoriale più autorevole.

Sarebbe utile fare un terapia famigliare, se suo figlio non se la sente di partecipare vi suggerisco comunque una consulenza di coppia, questo nel tentativo di comprendere meglio ciò che sta accadendo nella vostra famiglia e in questa fase particolare del ciclo vitale.

Da quanto tempo si comporta in questo modo?
Lei ha provato a farsi un'idea di questo suo atteggiamento?



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
i comportamenti di suo figlio andrebbero decodificati e compresi nel loro significato alla luce di molti elementi, in primo luogo le dinamiche familiari.

Mi sembra di capire che non riusciate ad adottare lo stesso atteggiamento verso vostro figlio (il permissivismo di mia moglie). E' così da sempre? Inoltre sembra che ci sia una zia sempre pronta a dargliela vinta e pararlo dalle responsabilità.

Sarebbe opportuno che voi genitori vi rivolgeste a un terapeuta sistemico-relazionale, orientamento indicato in questo genere di problematiche, per comprendere cosa sta accadendo nella vostra famiglia, in che modo viene sostenuto lo status quo e come cambiarlo.

Se le occorressero ulteriori informazioni restiamo in ascolto.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Grazie per le risposte.
E' vero, io e mia moglie non siamo mai riusciti ad adottare la stessa linea nei suoi confronti, non tanto per divergenze di opinioni (che quando ci sono poi riusciamo comunque ad accordarci), ma perchè il più delle volte nei fatti poi disattende la linea stabilita perchè cede alle sue richieste o insistenze, crede a tutte le balle che racconta, alle continue scuse e giutificazioni che trova di volta in volta e non ricordo di averla ma sentita dirgi di no a qualcosa e quindi se lo faccio io divento un mostro. Nonostante tutto la situazione non era così critica fino a circa un anno e mezzo fa, quando se n'è andato a casa di sua zia (rientrato poi dopo alcuni giorni in seguito a mia richiesta di spiegazioni sul suo accoglimento), perchè a suo dire stufo che mi informavo costantemente sullo studio (insufficiente in tutte le materie tranne ginnastica nonostante le ripetizioni). Ebbene da lì in poi la situazione è peggiorata. Ci lancia accuse dove noi non troviamo corrispondenza con le nostre dinamiche famigliari, ma pittosto con quelle vissute da sua zia da ragazza. Cose del tipo non mi lasciate esprimere nelle mie attitudini o passioni, quando in realtà non ne ha manifestata qualcuna. Ha cambiato idea tre volte sull'orientamento post liceo senza trovare ostacoli da parte nostra, certo, delle considerazioni sulle attuali criticità dell'attuale mondo del lavoro sì, ma non veti. Dopo quest'episodio dell'anno scorso, sembra che l'unico modo per avere la pace sia concedergli e accettare tutto, ma di questo passo mia moglie si sta facendo sbranare, ed io se cerco di mantenere una linea sono considerato fascista. Come ho già detto lui non verrebbe mai ad un consulto famigliare, e anche mia moglie non è molto convinta. Io ci andrei, ma da solo a che serve? Dovrei adottare poi i cambiameti suggeriti da solo? Se non si è in due come può funzionare?
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

da un certo punto di vista si potrebbe riassumere con il fatto che il ragazzo è semplicemente maleducato e viziato ed ha capito che il controllo lo ha lui.
Se proprio colloqui famigliari con tutti e tre non sono possibili, possono essere fatti dai genitori per trovare quella sintonia e quella linea comune necessaria.

Se proprio i colloqui non sono fattibili per altre ragioni, Le suggerisco di vedere quell'illuminante programma chiamato S.O.S. Tata, in cui si affrontanto tante situazioni simili a quelle da Lei descritte.

Il ragazzo vuole la macchina? Bene, gliela faccia guadagnare.
La zia spalleggia il ragazzo? Bene, glielo rimandi a casa della zia, così essa potrà goderne di tutti i benefici e di tutte le gioie dell'averlo a casa.

> da solo a che serve il consulto?

A tante cose. Magari trova una modalità adeguata di applicare i suggerimenti di S.O.S. Tata, non potendo Lei chiamare una delle tate per sopraggiunti limiti d'età del pargolo.
Magari valutare se effettivamente è rigido nel metodo educativo e magari valutare un metodo educativo montessoriano, cioè educare comunque, ma in modalità diversa.
Può anche scoprire come supportare la moglie e come potreggerla dall'essere sbranata senza dover gestire il senso di abbandono qualora il figlio esca di casa.
Insomma, anche da solo può fare molto. In realtà non sarebbe solo, ma in compagnia di una persona esperta di comportamenti e di mente!

Che ne pensa?

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
è davvero consigliato che VOI GENITORI vi rivolgiate a uno specialista come indicato in replica #2.

Le dinamiche da lei descritte in seno al vostro nucleo, le divergenze educative, di relazione, risposte, comportamenti con vostro figlio andrebbero riviste e modulate diversamente.

Non per essere allarmista, ma credo che sia difficile per voi riuscire a farlo da soli dato che si ripetono da parecchio tempo e si sono ormai irrigidite e consolidate. Serve una mano esperta che vi aiuti a comprendere ciò che sta accadendo e il vostro ruolo nel sostenere lo status quo ed alimentare i problemi nel rapportarvi in modo proprio con vostro figlio.

Ci faccia sapere se crede
[#6]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Dott.ssa Rinella io la ringrazio, ma mia moglie non crede a queste cose (o forse preferisce non credere) e io da solo mi sento impotente. E' paradossale, ma a volte succede che per andare in suo soccorso va a finire che oltre a trovarmi contro mio figlio mi trovo contro anche lei perchè vuole lasciare correre. Spesso quando cerco di approfondire per trovare delle soluzioni si sente chiamata da quelche incombenza e svicola. Ha quella maledetta convinzione che le cose si aggiustano da sè, con il tempo, che il ragazzo maturerà, e se non lo farà che se ne vada, dice. Ma invece io ricordo quanto è stata male quando se ne è andato dalla zia.

Dr. Gallizzi, la ringrazio tanto per il Suo commento. Il programma TV da Lei citatato lo conosco e lo trovo straordinario, ho seguito diverse puntate coivolgendo mia moglie il più possibile ma con scarsi risultati ed ho provato a proporle strategie apprese proprio da lì. Al momento sembra acconsentire ma poi molla, quando viene il momento di applicare le sembra di essere cattiva se non cede.

IForse potrei, come da suo suggerimento, rivolgermi ad uno specialista da solo e poi tenere informata mia moglie sui colloqui sperando che in seguito si decida a venire anche lei. Vorrei comunque un approccio molto pragmatico, in stile appunto SOS TATA, niente approfondimenti a partire da Adamo ed Eva. Potrebbe essere una strada? Quali informazioni dovrei prendere e dove per scegliere un professionista di questo tipo? Potete forse darlmele voi?
[#7]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
se sua moglie non è d'accordo si rivolga comunque lei in prima persona a uno specialista che le potrebbe anche dare indicazioni sul come coinvongerla in un consulto.

L'approccio elettivo in questi casi -e anche pragmatico- è quello sistemico-relazionale per i motivi che le ho esposto nelle mie precedenti repliche #2 e #5.

Cordialmente
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Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

A questo punto Le confermo quanto suggerito dalla collega.
Però Adamo ed Eva potrebbero avere un ruolo per la moglie, specialmente se si sente cattiva se dice no...
[#9]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio moltissimo e mi sono già messo in moto per cercare un professionista di indirizzo sistemico-relazionale. Avendo però un problema immediato da risolvere vorrei chiedervi un consiglio. Lui ora vorrebbe andare a fare un viaggetto all'estero e fin quì niente di male, anzi, sarei contento se con la ragazza o degli amici andasse a visitare una città europea, ma il problema è che lui vuole andare da sua cugina (figlia della zia in questione) che a me non piace per niente perche ha passato la trentina ed è ancora una ragazza "emo". Non sono affatto contento che viva una settimana a contatto con uno stile di vita o comunque con una mentalità non positiva e costruttiva. Il problema è che mia moglie vorrebbe lasciarlo andare dicendo che ha diritto di "staccare un pò" e non vuole deluderlo. D'accordo, ma dipende come, ci sono tanti modi per "staccare un pò". Io non voglio che ci vada, ma vorrei trovare un modo per convicere mia moglie e mio figlio a trovare un'alternativa senza scatenare un putiferio che in questo momento di questo non ne abbiamo bisogno. Mi potete dare un suggerimento? Grazie.
[#10]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
con le dinamiche familiari descritte potrebbe essere un'impresa non facile.
In ogni modo alternative differenti potrebbero essere prese in considerazione vedendo insieme altre possibilità, facilitando il ragazzo ad esporle e a considerare i pro e i contro.

Comunque il problema non mi sembra tanto questo, ma tutto quello che c'è a monte, come detto sopra, che andrebbe rivisto.
Prima trova l'esperto, prima avrà modo di trovare modalità proprie per far fronte alle difficoltà in atto.

Cordialità
[#11]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Spero tanto di riuscire a trovarlo questa stessa settimana, perchè in zona a quanto pare non è un indirizzo molto praticato.

Certo, cercherò di fare il possibile affinchè insieme a mio figlio si possa trovare un'alternativa soddisfacente per tutti, ma la vedo dura. Quello che mi si prospetta è che nel monento si entrà nel discorso la prima cosa che dirà, sarà: perchè alterntive? Perchè non lì? Cos'hai contro di lei? Sei prevenuto! E tutte le alternative possono sembrare stupidaggini perchè figlie di un "no". Comunque alla fine il male minore, al momento, mi sembrano gli effetti di un conflitto per il "no" piuttosto che un viaggio dai dubbi esiti. Dico male?
[#12]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
a questo link può trovare l'elenco dei professionisti iscritti all'Ordine Psicologi della sua regione con le relative specifiche se lo specialista è psicoterapeuta .
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/elenco_aderenti_gdf.cgi

Provi a fare qualche telefonata per informarsi.

Per il resto dipende anche da come si porrà lei (e anche sua moglie) e come riuscirà a gestire l'eventuale conflitto, naturalmente a distanza non posso conoscere a fondo i risvolti della situazione anche per quanto riguarda la questione vacanza (anche se comprendo per quel che scrive le sue motivazioni) .

Cordiali saluti
[#13]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
La ringrazio per il link, ma temo di non avere le credenziali d'accesso necessarie alla consultazione perché non riesco ad entrare. E' qualcosa di riservato ai professionisti registrati?
[#14]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Provi con questo link:

http://www.psicologi.fvg.it/contatti.php

Troverà i contatti dell'Ordine Psicologi e Psicoterapeuti della vostra regione, potrà scrivere o telefonare.

Concordo totalmente con la collega Rinella, dovreste ricevere entrambi un orientamento professionale, perché il problema forse non è che lei o sua moglie siete dei fascisti, ma proprio l'opposto.

Se sua moglie in questo momento non è disposta a seguirla da un terapeuta, ci vada intanto lei. Insieme al collega potrete trovare una strategia per coinvolgerla più avanti.

Se doveste avere difficoltà a trovare un terapeuta a indirizzo sistemico-familiare (ma non credo) tenete presente che la terapia breve strategica è ugualmente pragmatica e altrettanto adatta a problemi come quello segnalato.

Legga qui per informazioni:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#15]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Mi risulta che il link segnalato sia visibile a tutti.
In effetti io ci sono entrata senza fare alcun login.
Se non ci riesce direttamente da qui provi a digitare direttamente l'url che le ho segnalato io o quello fornitole dal Collega.

Cordialmente
[#16]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Vi ringrazio per le informazioni e i suggerimenti.
Cordiali saluti.