Ansia sociale

Buonasera Dottori, sono un ragazzo di 32 anni, cerco di spiegare in breve il mio problema comportamentale, son tre anni oramai che evito quando posso, tutte le situazioni sociali che mi creano disagio, dalla più semplice come andare a mangiare una pizza con gli amici (ammesso che me ne sia rimasto uno), all'andare al mare o ad un evento, o magari ad un matrimonio, insomma, l'unica cosa che mi è rimasta è il lavoro, ed anche li ultimamente le cose non è che vadano proprio bene, sono un professionista, e solitamente un professionista il lavoro se lo dovrebbe trovare proprio in mezzo alla gente.
Come è facile intuire la sera non esco mai di casa, (di giorno son sempre fuori o in ufficio), o perlomeno mi capita raramente, quando esco sento la necessità di bere, non troppo, il giusto per sentirmi distaccato dall'ambiente e spensierato, quelle poche volte che esco a essere sincero mi diverto, anche se poi esco con gente occasionale, insomma il primo che incontro al bar, infatti oramai non ho più amici stabili, che avevo una volta, giustamente io mi sono distaccato da loro, e loro non e che sono venuti a cercarmi più di tanto, alcuni hanno provato a invitarmi ecc.ecc., ma io li ho sempre eliminati con una scusa, tipo sarà per un altra volta e cosi via, sicuramente ai loro occhi la vedono come arroganza o meglio dire superbia, di quello che non ha bisogno di nessuno, senza sapere che io sono ferito dentro, e non ho niente contro di loro, ma solo contro me stesso.
Insomma sono arrivato al punto che penso sia ora di farmi aiutare da qualcuno, al momento non vedo futuro, quando cerco di proiettare con la mente di ritrovarmi in situazioni sociali, penso sempre che non ce la posso fare, al momento sono disperato, e oramai anche i miei familiari hanno capito che ci sta qualcosa che non va in me, con loro non ne ho mai parlato e nemmeno intendo parlarne, sono anziani non capirebbero, insomma vorrei parlarne con uno psicologo, ma non avendone mai frequentano uno, vorrei sapere dove si può trovare un bravo professionista, che mi aiuti, non dico di risolvermi tutti i problemi, ma almeno a migliorare alcuni aspetti della mia vita.
Nel titolo ho messo ansia sociale, perchè leggendo le varie patologie in internet, mi sembra quella più giusta, credo di avere un buon 70% di quei sintomi, ma potrebbe anche essere altro, non saprei e lascio a voi la diagnosi, e i consigli per chi rivolgermi, magari in privato potete scrivermi per dirvi di dove sono e consigliarmi un bravo psicologo.
Grazie dell'aiuto saluti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

penso proprio che rivolgersi ad uno psicologo sia la scelta migliore che possa fare per sè stesso e il suo benessere.
Da qui non possiamo porre diagnosi, non conoscendo direttamente il caso, ma quello che descrive è un quadro connotato da intensa ansia che ha via via condotto ad un impoverimento della sua esistenza, e che richiede sicuramente un intervento adeguato.

Ci ha detto che tutto è iniziato 3 anni fa: in precedenza non si è mai sentito a disagio con gli altri?
Cosa è successo nel periodo in cui ha iniziato a sentirsi così in difficoltà?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
salve, sinceramente non saprei indicare il motivo del perchè mi è successo tutto questo, dico tre anni, perchè son tre anni che faccio sta vita di ........, prima uscivo tutte le sere, poi solo il sabato e la domenica, poi solo il sabato, e poi una volta ogni morte di papa, in realtà non credo proprio che ci sia stato un fattore scatenante, cmq in passato, no!, non mi è mai successo, ero un tipo molto aperto, il classico simpaticone del gruppo, poi mi son trasformato da estroverso ad introverso, son sempre stato timido, ma nella norma, insomma non sono il tipo che diventa rosso davanti ad una ragazza o davanti alla gente, poi cmq il mio lavoro, mi permette di entrare in contatto con parecchia gente, altrimenti credo che sarei gia diventato pazzo, insomma ho come la sensazione che mi son perso qualcosa, perchè ripeto anche io non mi capacitò del perchè mi sia capitato proprio a me, preferirei avere un cancro, piuttosto che questo disagio, scusate la rudezza delle mie parole, cmq dottore lei ritiene che sia estremamente grave, e mi devo far aiutare, oppure magari ce la posso fare anche da solo, le auguro buona serata, grazie.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non drammatizzerei la situazione, anche perchè il problema che riferisce sembra essere un disturbo d'ansia e questi sono i più semplici da trattare.

L'errore che ha fatto, se mi permette, è di aver atteso tre anni prima di chiedere aiuto a uno psicologo psicoterapeuta.

Dal punto di vista della psicoterapia cognitivo-comportamentale, non è importante andare a capire perchè sia accaduto proprio a Lei nè perchè ora, nè andare alle ricerca delle cause... che potrebbero non esserci.

E' invece fondamentale andare a spezzare il meccanismo di evitamento che Lei ha ben spiegato nella prima mail (quello relativo al fatto di non uscire quando è intimorito ed evitare tutto ciò che Le dà ansia) e le credenze disfunzionali che stanno alla base del disturbo (ad esempio "... quando cerco di proiettare con la mente di ritrovarmi in situazioni sociali, penso sempre che non ce la posso fare...").

In genere nella terapia cognitivo-comportamentale è fondamentale accostare la comprensione delle proprie fobie e paure all'esposizione proprio a ciò che sfida e fa paura. In questo modo si ottengono progressi in tempi rapidi perchè al pz. è permesso attraversare le proprie paure.

Per fare questo è indispensabile l'aiuto di uno psicologo che però sia anche psicoterapeuta.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile utente, non dica queste cose terribili.." preferirei avere un cancro", Il suo problema si può risolvere benissimo, forse ha avuto qualche delusione , qualche ferita narcisistica, cerchi uno psicologo, magari chiedendo al medico di base, il quale potrebbe anche darle un leggero aiuto farmacologico, ma ci vada dallo psicologo per sentirsi appoggiato, chiarirsi le idee e riflettere anche sulle cose positive della sua vita, avere un buon, soddisfacente lavoro non è da tutti.. non sappiamo niente di lei , della sua storia dell'educazione che ha avuto, dei valori che conducono la sua vita e il suo modo di pensare..se crede ci riscriva , ma intanto sia il manager di se' stesso e si organizzi davvero un aiuto..
Che da solo perde tempo , sta male , e diventa sempre più solo..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Si, si dovrebbe fare aiutare. Diagnosi da qui non ne possiamo fare, tuttavia appare chiaro che la sua vita relazionale sta subendo severe limitazioni e che sarebbe davvero il caso che lei ritrovasse il suo benessere e un'esistenza più appagante.

Un nostro collega la potrebbe certamente aiutare ad affrontare in modo efficace le sue difficoltà.

Per reperire un professionista può consultare l'elenco degli iscritti a questo sito o l'albo degli iscritti all'Ordine Psicologi della sua regione al link:
http:/psicamp.it

Le segnalo anche questi articoli per orientarsi meglio nella scelta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' importante che non pensi di farcela da solo, anche perchè se questo fosse possibile ci sarebbe già riuscito, ed è altrettanto importante che, anche se non riesce a individuarla, abbia chiaro che esiste una causa per il suo radicale cambiamento avvenuto ad un'età in cui lo sviluppo psicologico è più che completato.

Si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta e se vuole ci aggiorni.

Le faccio tanti auguri,
[#7]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
vi ringrazio per i numerosi interventi e gli utili consigli, non vi preoccupate ho intenzione di riprendermi la mia vita, ho gia individuato uno psicologo psicoterapeuta, ci andrò dopo l'estate, perchè ora per via del lavoro non riesco proprio a muovermi, ammetto di avere anche un pò di timore, ma la voglia di cambiare è più grande dell'ansia questa volta, quindi ci andrò certamente, vi auguro una buona giornata e buone vacanze dottoresse.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Buone vacanze anche a lei!
[#9]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"ammetto di avere anche un pò di timore, ma la voglia di cambiare è più grande dell'ansia questa volta"

Benissimo. La motivazione al cambiamento da parte del pz. è uno degli aspetti più importanti ed è anche molto favorevole per la prognosi.

Ci faccia sapere in futuro, se vuole.

Cordiali saluti,
Ansia

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