Soffocati da una storia che non si riesce a chiudere

Buongiorno,
Cercherò di spiegare brevemente la mia storia e il problema che mi trovo ad avere. Un anno e mezzo fa io e M. ci siamo conosciuti tramite un amico comune. Io avevo 24 anni e lui 26. Lui sta facendo il tirocinio presso uno studio legale e tra poco avrà l'esame per l'abiltazione di avvocato, io faccio l'impiegata. Lui però non vuole fare l'avvocato, quindi contemporaneamente partecipa a vari concorsi nel pubblico e altre selezioni. Premetto che prima di lui non avevo avuto nessuna storia e nessun ragazzo e me ne vergognavo molto. Ho perso con lui la verginità, dopo poco che ci vedevamo, senza esserne innamorata e senza provare per lui particolare attrazione fisica. Mi è sembrato subito un bravo ragazzo, cosa che penso tuttora di lui. Mi ha subito dato fiducia. Durante il rapporto non ho provato piacere ma nemmeno dolore, non ho perso sangue e così non gli ho mai detto che era la prima volta. Le bugie sono iniziate da qui, gli ho fatto credere che prima di lui avevo avuto altre storie e lui ovviamente ci ha creduto anche perchè sono una bella ragazza (non lo dico per vantarmi ma oggettivamente è vero). Sapevo che M non aveva grandi possibilità economiche al momento e all'inizio mi andava bene. Poi però sono iniziati i litigi perchè non si poteva andare in vacanza, a cena fuori e perchè ogni volta che dovevamo spostarci dovevamo usare la mia auto. Credo di aver cominciato a sentirmi sprecata con lui, a invidiare le mie amiche i cui fidanzati pagavano per loro(M non mi ha mai offerto nulla), a guardare altri ragazzi. Ho cominciato a notare tutto quello che M faceva di sbagliato o non faceva, cercando ogni pretesto per litigare, cosa che lui odia. Mi sembrava che anteponesse i suoi amici a me, che per stare con loro spendesse tutti i soldi che aveva e con me non avesse mai voglia di fare niente, sapendo che io, incapace di lasciarlo, avrei continuato a stare con lui. Anche il sesso ha iniziato a non andare bene, non ho mai voglia di farlo con lui e credo che sia una specie di ripicca nei suoi confronti, o forse non mi piace più non riesco a capirlo. Ormai ho perso di vista le mie amiche, che sono tutte fidanzate. Ho paura che se lascio M resterò sola mentre lui ha i suoi cari amici. Inoltre non vado d'accordo con sua madre e le sue sorelle, o meglio non condivido il loro modo di vivere, siamo stati cresciuti dalle rispettive famiglie in modo completamente diverso. Mi rendo conto che il nostro rapporto è basato sulle menzogne ma allo stesso tempo non riesco a chiuderlo. Vorrei farlo, dimostrare a me stessa che posso farcela da sola, ma mi sento persa, vuota inutile. Non so da dove cominciare a riprendere in mano la mia vita senza di lui. TRa una settimana dovrei andare in Croazia con lui e dei suoi amici ma non ne ho voglia. Come posso fare a superare il primo periodo di difficoltà nel caso restassi sola? Vi ringrazio del vostro aiuto e dei vostri consigli preziosi.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
penso sia principalmente importante per Lei prendere una decisione in merito al rapporto con M.
Stare con lui solamente per evitare di ritrovarsi sola, non mi pare una gran cosa.
La vostra relazione ha comunque avuto aspetti positivi per entrambi: si tratta di capire se in qualche modo si è concluso un ciclo e se davvero manca la disponibilità ad iniziarne uno nuovo.
Se, come pare da quanto scrive, mancano da parte sua convinzione e progettualità, perché trascinare una storia "ingannando" se stessi e il partner?
Le amiche, anche se fidanzate, avranno qualche occasione di stare con Lei, oppure potrà fare nuove e stimolanti conoscenze o, ancora, dedicarsi a qualcosa che avrebbe desiderato fare ma (proprio perché impegnata) ha sempre rimandato...
Star sola di per sé non è negativo, dipende da come la situazione viene vissuta.
Molte persone che vivono una relazione di coppia si sentono purtroppo spesso molto più sole di chi è single.


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Mi associo alle preziose rilessioni della Collega.

Cosa la spaventa di più della solitidine?
Sa Che esiste una solitidine creativa e fautrice di grandi quote di energia psichica, di reale e incontro con se stessi?

Vivere dentro una relazione che non appartiene più sembra più una punizione che un premio, non crede?
Esiste un' altra solitudine, a mio avviso tremenda, data dal sentirsi da soli pur vivendo in coppia......

Immagini una nuova relazione, principalmente con se stessa, magari parti di se che non conosce ancora, parti mutilate e sofferenti a causa della sua vita di coppia e, magari una nuova relazione con un nuovo partner, stimolante, eccitante, fautrice di scambio emozionale, empatia, divertimento.....ci provi.....

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it