Non ho più voglia di fare l'amore

Salve,
sono una ragazza di 32 anni, sposata da 5, dopo un fidanzamento durato 7 anni.
Quando ho conosciuto mio marito è stata subito attrazione, i primi 3 anni di fidanzamento sono stati pieni di passione, ho provato con lui sensazioni mai provate prima, tant'è che ho superato anche dei piccoli tabù. Il nostro è sempre stato un rapporto molto "semplice", senza mai grossi litigi, condividiamo molte cose e ci appassioniamo reciprocamente agli interessi dell'altro. 1 anno prima del matrimonio io ho avuto un momento di crisi, una sorta di "noia generalizzata"che mi ha portato a non aver voglia di fare l'amore, a non aver voglia di uscire, ecc...ci siamo separati per 4 mesi, dopo di che per paura di perderlo siamo ritornati insieme. Dopo 1 anno ci siamo sposati. Nel frattempo però quella meravigliosa passione che c'è sempre stata non è più ritornata (da parte mia) e più passavano i giorni, i mesi, più non avevo voglia di fare l'amore. Sono arrivata al punto di provare un fortissimo fastidio, quasi una repulsione, quando mio marito tentava un approccio, anche se con dolcezza. Sono 5 anni che oramai va avanti così, facciamo l'amore molto raramente e solo perchè io mi sforzo, sentendomi in colpa.
Io vorrei fare qualcosa, non voglio perderlo e vorrei che tornasse tutto come prima, adoro la nostra vita insieme, condividiamo tutto, non riesco ad immaginare altro compagno di vita al di fuori di lui.
Sono stata dal ginecologo e ho fatto tutti gli esami di routine, controllando ormoni, ovaie, ed è tutto in regola. Quindi suppongo che il problema sia di tipo psicologico...ma non so come affrontarlo. Non so nemmeno a chi rivolgermi, non conoscendo nessuno psicoterapeuta...mi sento persa.
Premetto che ultimamente soffro di fortissimi attacchi d'ansia e fin da piccola ho sempre avuto improvvisi sbalzi d'umore, essendo incline alla malinconia, anche senza motivo.
[#1]
Dr. Michele Spalletti Psicologo, Psicoterapeuta 210 6 1
G.le utente, in parte un calo libidico in un rapporto di coppia, dopo molti anni di relazione, è fisiologico e l'iniziale legame passionale tende a decorrere in un più "statico" amore di compartecipazione e condivisione, come lei ha puntualmente descritto. Ciò che, invece, maggiormente cattura la mia attenzione e che, a mio avviso, meriterebbe un ulteriore approfondimento è in primis il senso di repulsione nell'approccio sessuale; secondariamente ritengo molto importante il periodo di "noia generalizzato" da lei descritto. Inoltre, le vorrei chiedere se questo calo della libido riguarda solo il rapporto con suo marito o meno. Anche i sintomi da lei elencati meriterebbero un maggiore approfondimento

Dr. Michele Spalletti, psicologo - psicoterapeuta

[#2]
Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Spalletti.
Pensare di vivere il 13 anno di coppia come i primi tre è improponibile.
La sessualità, in ogni modo, rappresenta un'area importante per l'individuo fondamentale per la stima e la fiducia in se stessi.
Essa è una componente delle relazioni interpersonali e per questo motivo problemi di coppia possono causare difficoltà sessuali.
Non ridurrei dunque tutto al sesso.
Esso rappresenta probabilmente la spia di qualcosa d'altro che non va nel vostro rapporto.
Forse una consulenza di persona potrebbe aiutarvi.
Inoltre il sesso si fa in due, forse lei non ha desiderio ma non credo che ci siano sforzi "sovraumani" dall'altra parte per rendere la cosa desiderabile. Di solito è così.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
da quanto riferisce sembra che il problema sorto prima del matrimonio non si sia mai risolto, ma anzi trascinato e amplificato nel tempo e che la decisione di sposarsi da parte sua sia stata dettata dalla paura di perdere il suo compagno.

Cosa è successo in quel periodo prima di sposarvi?
<1 anno prima del matrimonio io ho avuto un momento di crisi, una sorta di "noia generalizzata"> Può dirci di più?
Come avete maturato la decisione del matrimonio?
Le famiglie erano d'accordo?

Ora forse, si "costringe " in qualche modo ad avere rapporti con suo marito, forse per lo stesso timore (quello di perderlo) e ipotizzo non siate riusciti ad affrontare apertamente il problema. E' così?

Suo marito ha cercato di aprire la questione in qualche modo?
O sono anni che state facendo finta di niente?




Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili Dottori,
vi ringrazio anzitutto delle risposte.
Sono molto confusa riguardo la situazione che sto vivendo, caratterialmente sono una persona che pensa troppo e cerca di trovare motivazioni ad ogni sensazione/emozione/paura, ma in questo caso, nonostante io mi interroghi da tempo non trovo le risposte!
Il senso di repulsione che provo mi attanaglia, perché mi fa sentire da un lato "violata" e dall'altro profondamente in colpa. Ed è una cosa che mi preoccupa moltissimo perché mi rendo conto che è ben lontano da una semplice mancanza di desiderio.
Per quanto riguarda il calo della libido, mi è capitato in questi anni di provare attrazione per altre persone, ma la cosa non è mai andata oltre il pensiero, per cui non so se avrei avuto lo stesso comportamento e le stesse sensazioni che sto provando con mio marito.
So bene che la passione dei primi anni col tempo va scemando, non auspico di certo alle faville, ma credo anche che non sia assolutamente normale per una donna della mia età e con un matrimonio "giovane" non provare alcun desiderio.
E' vero anche che mio marito non ha fatto sforzi sovrumani per riaccendere questo desiderio, anzi, lui si è un po' "adeguato" alla situazione, e la quotidianità non aiuta di certo,
Ne ho parlato apertamente con lui, più volte, e lui ha cercato di aiutarmi assecondandomi, aspettandomi, pensando che fosse un momento di passaggio, e intanto sono passati 5 anni. Siamo arrivati al punto di dirci apertamente che dobbiamo fare qualcosa, abbiamo messo il nostro rapporto in discussione, perché non possiamo vivere da fratello e sorella.
Per quanto riguarda la mia crisi prima del matrimonio, non so dirle cosa sia successo, so solo che ho vissuto un momento di forte noia, nei confronti del mio rapporto e della mia vita in generale, mi annoiavo di far qualsiasi cosa. Il problema è che per carattere sono facilmente incline alla noia, attraverso spesso momenti (anche lunghi) in cui provo noia verso la mia vita (e per questo ho cambiato più volte lavoro, passioni, interessi), attraverso lunghi momenti di apatia, in cui non ho voglia di uscire, di vestirmi, di truccarmi, di far nulla. E' come se tutto mi pesasse, anche farmi uno shampoo. A volte penso di essere talmente pigra da coinvolgere la mia vita relazionale e psicofisica...
[#5]
Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile signora, mi sembra un pò depressa veramente, e questo lasciar passare il tempo non vi aiuta.
Penso che potrebbe essere utile avere dei colloqui con uno psicologo, de visu, non sappiamo molto di lei e delle sua storia, di quello che fa , del suo mondo insomma.. potrebbe essere anche opportuno un aiuto farmacologico che funziona da starter e migliora la comunicazione .. continuare così non penso che sia una saggia soluzione nè per lei , nè per suo marito..faccia un primo passo , poi la soluzione si avvia..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#6]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Signora,
le dinamiche della vostra relazione di coppia, così come lei ce le descrive, non sono le migliori, anzi, sostengono e amplificano la problematica in essere.

<Siamo arrivati al punto di dirci apertamente che dobbiamo fare qualcosa, abbiamo messo il nostro rapporto in discussione, perché non possiamo vivere da fratello e sorella.>

Credo sarebbe il caso di ricorrere a un aiuto esperto, visto che da soli non riuscite ad uscire dall'impasse che da troppo tempo caratterizza il vostro matrimonio.

Penserei di rivolgermi a un terapeuta di coppia se suo marito fosse d'accordo, in caso contrario potrebbe rivolgersi lei in prima persona allo specialista.

Se le occorressero ulteriori informazioni restiamo in ascolto.

Cordiali saluti
[#7]
dopo
Utente
Utente
Sì, sono decisa ad affrontare il problema con uno specialista, ma non so a chi rivolgermi, non conosco nessuno. Dove potrei informarmi?
[#8]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Può consultare l'elenco degli iscritti a questo sito o quello degli iscritti all'Ordine psicologi della sua regione a questo link

http://www.psicamp.it/index.asp?page=cerca_psicologo

Per informazioni sui vari orientamenti terapeutici può leggere qui
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

Per affrontare le problematiche di coppia l'orientamento elettivo è quello sistemico-relazionale.

Provi magari a fare qualche telefonata ai professionisti per informarsi.

Se crede ci può riaggiornare.

Cordialmente



[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Il calo del desiderio sessuale o desiderio sessuale ipoattivo, e sempre un semaforo rosso davanti al quale la coppia deve fermarsi a riflettere....per evitare poi di dover fare i conti con la noia, solitidine e crisi di coppia.

Le dinamiche di coppia in cui la sessualità abita, devono sempre essere analizzate, non si può parlare di sessualità e di desiderio senza la " componente relazionale" della sfera intima, l' aspetto ematochimico e ginecologico, oltre che psicologico, devono essere approfonditi
L

Le allego qualche lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html


Sarebbe utile sapere se la sua sessualità è appagante o ci sono episodi di anorgasmia, difficile desiderare ció che non appaga....


https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#10]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per i link, li consulto immediatamente!
La mia sessualità è sempre stata molto appagante, soprattutto con mio marito, e non ci sono mai stati episodi di anorgasmia.
Da quando è cominciato questo periodo di calo del desiderio, però, ho cominciato a soffrire di lieve vaginismo (diagnosticato dal ginecologo) che mi porta dolore all'atto della penetrazione (poi durante il rapporto passa).
Più volte ho pensato, ma non so se può essere collegato a questo, che il mio calo del desiderio potrebbe essere legato ad una situazione affettiva di sicurezza (matrimonio appunto).
Ho pensato a questo perché sia la mia relazione precedente, sia quella con mio marito fino a circa 2 anni prima del matrimonio, erano relazioni che mi tenevano sempre sul filo dell'equilibrio.
Ed ho pensato che probabilmente, anche l'attrazione platonica che ho provato per altre persone in questi anni era data dal carattere proibito della situazione.
La mia paura è quella di avere problemi a relazionarmi in condizioni di sicurezza affettiva. Per dirla in modo più diretto, è come se mi annoiassi nel momento in cui mi si danno delle sicurezze.
[#11]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Il lieve vaginismo.....non so bene cosa sia, forse lei parla di dispaurenia.....di dolore sessuale correlato al coito.....

Credo che una diagnosi differenziale, con la disamina delle dinamiche di coppia, diventa la strada maestra per la risoluzione della problematica..

Le allego un altro canale sul vaginismo, per ulteriori chiarimenti

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Il lieve vaginismo.....non so bene cosa sia, forse lei parla di dispaurenia.....di dolore sessuale correlato al coito.....

Credo che una diagnosi differenziale, con la disamina delle dinamiche di coppia, diventa la strada maestra per la risoluzione della problematica..

Le allego un altro canale sul vaginismo, per ulteriori chiarimenti

https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/110-vaginismo.html