Scelta d'amore

Buongiorno a tutti,
vi ringrazio anticipatamente per l'attenzione che darete alla mia storia!
Sono sposata da 7 anni, una storia d'amore bellissima che ci ha portato anche a viaggiare tanto e a vivere lontano dalle nostre famiglie e dalle nostre origini. Abbiamo due figli, gemelli, la solita routine casa scuola lavoro...gli ultimi due anni sono stati un po' faticosi, spesso con disaccordi e litigi di breve durata. Ci siamo lentamente allontanati, meno conversazione e meno intimità.
Lui alla soglia dei 40, io molto più giovane. Qualcosa è cambiato negli ultimi mesi, direi peggiorato. Avverto il problema e ne parlo al diretto interessato.
Pensa ad un'altra, una collega...un classico. anche l'altra pensa a lui, s'è dichiarata! Stando alle sua parole non stiamo parlando di una vera e propria storia parallela, un abbaglio che dice avergli fatto capire che tra di noi le cose non andavano più come dovevano e che gli mette in dubbio quali siano i sentimenti che prova per me e se veramente sono la persona giusta al sua fianco. Si sente confuso...dice cosi! Mio marito di fondo è un'individualista, è stato cresciuto cosi, un po' freddo nei sentimenti.
Io sono ferita come donna, ma disposta a ricominciare per il bene della famiglia e per il nostro amore. Non posso credere che due anni di "stanchezza" possano cancellare l'amore verso una pesona.
Lui dice di voler soffocare questo sentimento e voler dare un'altra possibilità alla nostra coppia. La ragione gli dice questo. Ce la farà? Non so quanto sia convinto, di sicuro allontarsi dalla nostra famiglia per lui è una scelta difficile, è un padre presente al 100% e un buon marito! Io non l'ho colpevolizzato, purtroppo sono cose che possono succedere, se se ne vuole andare io me ne faro' una ragione, ma gli ho detto che la scelta che farà dovrà essere dettata dal suo cuore. Sono giovane e voglio sentirmi amata, ne ho il diritto!
Chiaramente per me le giornate trascorrono molto lentamente, sapendo della sua vicinanza quotidiana all'altra. Se prima ero disperata ora sto prendendo coscienza sempre più della fragilità della nostra storia qualsiasi sia l'epilogo.
Se chiedo il vostro aiuto è perchè ho un grande dubbio: cosa fare nell'attesa? Continuo ad essere la moglie premurosa, dolce e comprensiva cercando di riconquistarlo OPP me ne sto in disparte aspettando che sia lui ad avvicinarsi a me e a cercarmi? Quanto all'intimità...aspetto che lui mi desideri OPP mi propongo io cercando di ritrovare quella complicità ormai lontana?
In ogni caso la mia sofferenza sarà una costante, ma non vorrei un giorno rendermi conto di non aver fatto il possibile per recuperare questo matrimonio.

Grazie ancora per l'attenzione,
Spero di avere presto un vostro consiglio

[#1]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Signora,

al di là delle responsabilità morali quando in una coppia si crea lo spazio sufficiente a lasciar entrare un'altra persona in genere c'è un problema di relazione che non riguarda solo chi fra i due ha tradito l'altro.

Non si tratta quindi di aspettare che lui elabori in solitudine sufficiente motivazione per riavvicinarsi a lei, nè di meditare su quale strategia possa servire a riconquistarlo, ma di considerare quello che sta succedendo come un problema di entrambi, ce dovete collaborare per risolvere.

Ha pensato di richiedere una consulenza psicologica di coppia?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Massaro,
la ringrazio per la sua celere risposta.
Per le ragioni da lei citate, se vuole mi sono sentita in parte "responsabile" di questa sua debolezza. In realtà se vi scrivo è perchè avevo già sentito parlare della consulenza psicologica di coppia, ma mi chiedo se veramente possa servire a riavvicinarci. Potrebbe darmi qualche informazione in più a riguardo?
Non crede che per ricominciare ci voglia la volontà da parte di entrambi e il cuore "sgombro" da nuovi sentimenti?
Se le faccio questa domanda è perchè sto cercando di capire come procedere nella vita di tutti i giorni...lo so che non ci sono strategie da prendere, o motivazioni di rielaborare, ma le assicuro che poi nella realtà ci sono giorni "no" che rovinano tutti gli sforzi fatti fino a qual momento per rimettere in piedi una storia.
I figli possono essere un pretesto importante per rimettere in piedi un matrimonio?
Grazie mille!
[#3]
dopo
Utente
Utente
Dott.ssa Massaro,
la ringrazio per la sua celere risposta.
Per le ragioni da lei citate, se vuole mi sono sentita in parte "responsabile" di questa sua debolezza. In realtà se vi scrivo è perchè avevo già sentito parlare della consulenza psicologica di coppia, ma mi chiedo se veramente possa servire a riavvicinarci. Potrebbe darmi qualche informazione in più a riguardo?
Non crede che per ricominciare ci voglia la volontà da parte di entrambi e il cuore "sgombro" da nuovi sentimenti?
Se le faccio questa domanda è perchè sto cercando di capire come procedere nella vita di tutti i giorni...lo so che non ci sono strategie da prendere, o motivazioni di rielaborare, ma le assicuro che poi nella realtà ci sono giorni "no" che rovinano tutti gli sforzi fatti fino a qual momento per rimettere in piedi una storia.
I figli possono essere un pretesto importante per rimettere in piedi un matrimonio?
Grazie mille!
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> per me le giornate trascorrono molto lentamente, sapendo della sua vicinanza quotidiana all'altra
>>>

"Lentamente" rende in modo perfetto lo stato d'animo in cui deve sentirsi.

Perché un matrimonio possa stare o rimettersi in piedi, non dovrebbero essere necessari pretesti di alcun tipo, né sui i figli né su altro. Quando due persone decidono di stare insieme e di sposarsi, non c'è quasi mai nessuno dietro a loro, con un pungolo, che li spinge a farlo. Lo fanno perché lo vogliono fare.

Anche nei momenti di crisi come quello che state attraversando voi ora, dev'essere sempre la volontà di entrambi a mantenere unita la coppia. È sempre un errore appigliarsi ai pretesti, così come lo è usare i figli per danneggiare colui/lei che ha lasciato quando la coppia non c'è più.

Perciò, lei ha tutto il diritto di dire a suo marito come si sente e che lei vorrebbe continuare a stare con lui, ma poi la scelta dev'essere soltanto sua. Cerchi di evitare di convincerlo, sia in modo diretto sia in modo indiretto, ad esempio mostrandosi triste o prostrata. Rimandi semplicemente a lui tutta la responsabilità della decisione.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Signora,
Anche io, come il collega, non credo che i figli siano il presupposto sufficiente per rimettere in piedi un' unione traballante....sono certamente un collante importante, ma non centrale.

Il tradimento, solitamente occupa gli spazi vuoti di una coppia, non è mai dalla facile lettura e soprattutto non è facile distinguere chi tradisce da chi viene tradito.....
Spesso la coppia tradisce il legame iniziale, tradisce il patto d' amore, di passionalità, complicità.....
Sono tante le variabili che abitano una coppia ed andrebbero tutte analizzate adeguatamente al fine di trasformare la crisi di coppia in reale risorsa.

Le allego qualche lettura





https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2460-coppie-e-tradimento-chi-tradisce-chi-ma-il-tradimento-e-utile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2251-come-superare-un-tradimento.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2321-tradimento-e-sessualita-quando-si-tradisce-per-salvare-il-matrimonio.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2287-insieme-per-i-figli-alibi-o-realta.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Non crede che per ricominciare ci voglia la volontà da parte di entrambi e il cuore "sgombro" da nuovi sentimenti?"

Certamente, per risollevare le sorti della vostra storia è necessario che entrambi lo vogliate e che lui non sia innamorato dell'altra donna.
Da quanto ci ha scritto però pare che non lo sia, visto che ha etichettato come "un abbaglio" l'avvicinamento all'altra donna e che questo parrebbe dipendere dal precedente allontanamento che si era creato fra voi.
La consulenza psicologica servirebbe ad entrambi per fare chiarezza su cosa è successo in questi anni e a suo marito per riuscire a comprendere se l'interesse per la collega è solo una reazione al vostro allontanamento o se si tratta di qualcosa di più.

Riguardo ai figli concordo con i miei Colleghi e aggiungo che quando i genitori non si amano più e vivono nel conflitto i figli non possono che andarci di mezzo.
Meglio una buona separazione, gestita con equilibrio, che un cattivo matrimonio.
[#7]
dopo
Utente
Utente
buongiorno a tutti,
eccomi di nuovo qua a scrivervi dopo ormai quasi due mesi di discorsi e parole.
Questo periodo è servito ad entrambi, a me e a mio marito, per capire veramente quanto ci teniamo l'un l'altro. Siamo molto legati, la nostra storia, le figlie tutti questi anni passati insieme. ci siamo allontanati, non riusciamo a capire perchè...forse l'amore è finito, trasformato, forse ci siamo resi conto di essere più diversi di quello che credevamo, forse lo stress del solito menage familiare...non lo sappiamo. Siamo disposti quindi a ricomincire, questo quello che anche lui vuole. Unico problema...COME? DA DOVE?
Ci proviamo per qualche giorno, poi io ricado nella mia gelosia lui intanto si chiude e diventa freddo! Poi riparliamo, litighiamo e dobbiamo ricominciare tutto da capo! Sempre con buoni propositi!
Lui è ancora molto distante, sessualmente non ce la fa per il momento, crede si debba cominciare a ritrovare sintonia di comunicazione...questo è quello che mi dice.Io sono confusa...perchè in cuor mio so che "pensa" ancora alla sua collega, che tra l'altro vede ogni giorno, quindi anche difficile da dimenticare ammesso sia un abbaglio! Poi mi viene da pensare che non è me che desidera ma l'altra...
allora non capisco...non riesco a trovare lociga...dimostrazioni di affetto poche, anche se devo dire che ci sta provando!

In lei dice di non vedere futuro, il futuro è la sua famiglia e per questo la scelta di restare e non partire cercando di fare il possibile. Io sto provando a ridargli quella fiducia di un tempo, ma non è facile. Al tempo stesso non vedo "i fatti"...tante parole ma ancora distanta tra di noi. Forse è normale, forse ci vuole ancora un po' di tempo....


cosa devo fare? aiutatemi vi prego...datemi una dritta....


[#8]
dopo
Utente
Utente
Ho tralasciato forse una variabile importante, forse due...
mio marito non è un uomo per natura che corre dei rischi, tutt'altro molto razionale nelle sue scelte, forse troppo a tal punto da chiudersi ai sentimenti.
Altra variabile, visto che grazie al suo lavoro possiamo spostarci facilmente di paese in paese. Mi ha chiesto se ero d'accorso con lui per spostarci in spagna. Cosi ha inviato un altro CV...siamo in attesa di risposta. La mia risposta a riguardo non c'è stata, anche se penso che allontanarsi dalla sua ditta sia una scelta coraggiosa per provare a ricominciare. Ma resto con i miei dubbi...e confusione! Basta?
Ora ci sono anche io come donna, ferita...quindi un'eventuale trasloco significherebbe trovare un nuovo compromesso tra di noi.

Grazie ancora, non vi ho risposto l'ultima volta perchè stavo in stand-by...cercando di capire ed avere più chiarezza a riguardo.
Cosa che ad oggi ancora non ho... ;-)

[#9]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Siamo disposti quindi a ricomincire, questo quello che anche lui vuole. Unico problema...COME? DA DOVE?"

E' importante che abbiate capito di tenere ancora al vostro rapporto e di avere la volontà di risolvere i problemi.
Da quanto ci ha detto penso che sarà necessario un lavoro psicologico di coppia da fare prima che vi trasferiate per evitare di portarvi dietro i nodi irrisolti che hanno creato sofferenza e disagio ad entrambi.