Pregiudizi coppia

Salve,
Vi contatto per chiedervi un parere su una problematica di coppia assai frequente.
Ho una relazione di sei anni con un ragazzo, è stata da sempre molto difficile per tante motivazioni (lontananza, problemi del passato, ecc) ed ultimamente anche per la crisi economica, lo stress ritorna un problema che credevo fosse oramai risolto.
Lui ha un immagine di me come la "cattiva" della situazione, quella che mette all'angolo, che non lo considera, stesse frasi che dice anche della mamma o delle donne, perchè fortemente maschilista.
Io, sono una persona sensibile, ammetto che ho tanti difetti, che sbaglio perchè me la prendo anche per poco e dovrei sorridere un pò di più anche se le difficoltà sul lavoro, in famiglia, all'università mi buttano proprio giù talvolta.
Però con lui sto cercando di migliorare, e sono sempre stata una che quando dici o confidi un problema poi cerca di tornare chiarendo e risolvendo perchè quel "qualcosa" non andava, anche soffrendo, perchè sto male se lui vede che le cose non vanno e rimugino...rimugino sempre...
Posso capire che sbaglio, però non accettare che mi dica cose che mi facciano pensare che sono "una tiranna". Premetto anche che lui stesso quando si calma afferma che esagera perchè impulsivo in quei momenti, ma io ne soffro e mi convinco che lui abbia questa brutta immagine di me, e il sol pensiero non mi fa vivere bene la coppia anche se mi chiede scusa.
Lui è anche un tipo cresciuto in un piccolo paese, con mentalità chiusa e a volte "maligna" sulla sua stessa famiglia, e questo non mi piace. Io, non mi ritengo di chiisa quale mentalità aperta, ma non vivo cosi tanto di pregiudizi come lui.
Talvolta iniziamo discussioni già solo perchè lui "crede" nella sua testa che io "ricominci da capo" quando invece solo sto chiudendo un discorso e dicendo "comunque per quanto riguarda ieri l'importante è aver risolto".
Non so, sto sbagliando ulteriormente probabilmente..però vorrei un consiglio, se accettare o meno questi pregiudizi, premettendo che sicuramente sbaglio e tanto.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

quali sono secondo lei i pregiudizi che minano il vostro rapporto di coppia?
Mi sembra più che altro una problematica legata ad una comunicazione non propriamente efficace.

Quanto le situazioni vengono affrontate con pregiudizio, le discussioni non portano a nulla, sono semplicemente ricorsive e bloccanti. Di solito si parla per cercare di risolvere un problema, ma in questo caso sembra che voi parliate solo "del problema", rimanendo entrambi ancorati alla vostra visione personale.



Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
GentiLe ragazza,
Nella maniera di comunicare vengono veicolati tanti contenuti inconsci: la vis polemica, il desiderio di esercitare una persuasione o di manipolare, il tentativo di essere "accolti' nella propria opinione grazie ad na presunta autorita' o che questo avvenga per affetto. Una vera fucina di meta-contenuti che vengono decodificati solo se si hanno a disposizione idonei strumenti.
Bisognerebbe capire cosa si attiva in queste comunicazioni fra lei e il suo fidanzato. Senza questa decodifica diventa impoossibile capire su cosa andare ad agire.
Lei che idea si e' fatta?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive il mio collega, dr Del Signore.
E' possibile che indipendentemente da chi inizia la discussione non riuscite a farla "fruttare", cioè ad utilizzarla in modo positivo per affrontare la situazione in modo diverso.
Spesso le coppie si "incastrano" in circoli viziosi di questo tipo.
Le invio un link che credo possa esplicativo dei meccanismi che si sono innescati:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3818-come-litigano-marito-e-moglie-il-senso-del-conflitto-nella-coppia.html

ed un altro sul funzionamento psicologico delle relazioni efficaci:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3813-che-cosa-rende-le-relazioni-stabili-caratteristiche-di-un-rapporto-duraturo.html

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#4]
dopo
Utente
Utente
Si, ha ragione, abbiamo sempre avuto questo problema di comprensione, molte volte discutiamo senza un reale problema, perchè non ci capiamo.
In realtà deriva anche dal fatto che lui non fa mai finire di parlare ma "parla proprio sopra" perchè pensa di aver capito (e pensa a male,maligno) ma in realtà io sto andando a suo favore. Questa problematica purtroppo lui la riconosce e vuole migliorare perchè mi ha sempre detto che c'è stata fra i suoi genitori, e che quando era piccolo ha sempre visto discutere cosi,(anzi che era lui a dividere i genitori) quindi per lui è difficile dare ascolto,non l'ha mai visto fare.
I pregiudizi credo siano derivanti dal fatto che io sono troppo sensibile e che una cosa che lui mi dice mi resta nella testa,anche perché non è uno che vuol stare molto "appresso", sarei la pesante e secondo lui "non può andarci di mezzo lui per la mia sensibilità".
Per descriverle il quadro della situazione: Lui: molto diretto, non sa alle volte il valore delle cose che dice, tende a estremizzarle, della serie che se ho sbagliato una cosa tende a ingigantirla, per il suo modo di parlare, più come dire "paesano" o schietto, e tende a parlare delle cose che non vanno solo nel momento delle discussioni, non che magari coglie il momento giusto nella tranquillità e mi fa un discorso da "uomo maturo", sembra che se le tiene e le tira fuori solo quando c'è la prima discussione, anche se non c'entra nulla.
Io: sensibile, da piccola per farle un esempio diventavo rossa quando uno mi faceva un offesa e stavo male dentro, e quando parlo non uso i suoi stessi modi, sono un pò meno diretta per non ferire anche se tende comunque a trascinarmi. Quando mi parla in modo esagerato (perchè arrabbiato) dei miei errori io cerco di dirgli, "va bene, ok, sbaglio, ma dillo con un modo più civile", lui stuzzica e continua "devi capirlo cosi, è questo quello che hai fatto, chissa ti serve a capire la gravità", poi magari si rende conto di essere stato esagerato e lo ammette, perchè non si tratta di cose gravi per carità, è proprio il suo modo di fare, incosanpevolmente che lo porta a approcciarsi cosi. I miei errori principali sicuramente sono quelli di soffermarmi troppo sulle cose dette, la mia "brutta" sensibilità lo so, mi porta a questo e vengo vista agli occhi suoi come una che vuol sentirsi dire "hai ragione,scusa".
Un esempio di lite: lui parte col dire"il nostro rapporto da 6 anni si basa sempre su l'assenza della considerazione in me", io che rispondo "va bene dimmi che sbaglio spesso e cerco di migliorare pure, ma non dirmi che E' BASATO su questo, sembra che non ho fatto niente di buono finora". Questo per lui è interpretato come un inizio discussione, mi risponde "devi capire, solo si capisce".
Capisco il suo modo di crescere,sicuramente più duro del mio, ma io cosi mi sto rendendo conto di portarmi avanti traumi.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile signorina,
Poiche' nel vostro rapporto convergono le vostre rispettive maniere di essere e di esprimervi occorre un reciproco rispetto ed un impegno ad assecondare le vostre istanze profonde.
In particolare lei dovrebbe rivendicare il rispetto della sua sensibilita' senza considerarla un handicap.
Il modo di rivendicarla deve essere risoluto a priori perche' certamente la vulnerabilta' di una persona snsibile e' elevata e non puo' mettersi a combattere ogni istante contro chi la sottovaluta considerandola una debolezza.
Si confronti percio' con il suo ragazzo sul metodo E adotti delle difese significative nel merito.
Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Certo e vorrei imparare a soffermarmi meno sulle cose a farmele scivolare addosso, come una volta mi consigliò una psicologa presso cui feci qualche incontro.
Quello che mi chiedo come posso far capire a lui di parlare di più quando qualcosa non va (e non solo con la prima discussione utile), farlo ascoltare di più anche quando parliamo solo di noi.
Ed infine cosa più importante per me, non saprei se accettare che lui abbia l'immagine molto negativa di me, quella che sbaglia al 90% dei due.
[#7]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Dare per scontato che lei abbia torto senza discriminare nel meritofa parte delle tecniche classiche dell' "Arte di ottenere sempre ragione". Ma si tratta di tecniche manipolative che consentono forse di vincere qualche battaglia ma perdere la guerra.
Infatti al pregiudizio rigido si puo' rispondere solo con tecniche simmetriche .
Non e' il caso in questa sede di parlarne ma ne esistono tante e potrebbe essere utile apprenderne qualcuna o tramite uno psicologo o anche tramite dei simpatici libretti "pragmatici' facilmtente fruibili.
L'importante e' divenire consapevoli del processo che sta avvenendo. Questo rende piu' forti e assertivi.
Ci faccia sapere come va fra qualche tempo.
Auguri
[#8]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente,
Mi associo alle indicazioni dei Colleghi nella risposta.

Le modalità disfunzionali che caratterizzano una coppia, non appartengono mai ad una sola persona, ma ad entrambe, capita spesso che si tratti di " relazioni conflittuali" e che l' uno rinforzi la sintomatologia dell' altro.
La caccia alle streghe non è mai utile, una consulenza di coppia, potrebbe aiutarvi a dipanare la matassa emozionale e comunicativa in cui vertete.

Ha risolto le pregresse difficoltà per le quali ci ha scritto in passato?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it