Università solitidine

Salve,
Scusatemi ma avevo bisogno di parlare con qualcuno e così ho pensato subit a questo sito e ho deciso di scrivere.

Mi sono trasferito dalla Calabria a Bologna da circa una settimana per studiare all'università di Bologna e vivo in una residenza universitaria in cui posso rimanere con un reddito basso e mantenendo i crediti che mi sono chiesti.

Sono al primo anno di università e qui non ho nemmeno un amico e sto malissimo... A lezione ho provato a fare amicizia con qualcuno del mio corso ma si sono tutti cordiali e gentili ma non riesco a fare amicizia... Non cela faccio più a restare solo....

Adesso ho visto che devo stare cinque giorni senza lezione e il solo pensiero di dover restare chiuso in casa mi fa cadere le braccia....

Io non ho mai avuto amici.
Se devo essere sincero ho avuto un amico (forse) quando andavo alle elementari... Adesso il solo pensiero di restare sabato sera chiuso in casa in città che conosco senza una persona (che non sia mia madre) con cui parlare e scherzare come tutte le persone normali mi fa un po' soffrire

Domani ho due ore di lezione e dopo per tutta la settimana rimango praticamente solo...

Io vorrei avere un amico con cui fare tutte le cose normali che fanno gli altri

Oggi alla fine mi sono arreso... Mi sono stancato di cercare di attaccare bottone solo per avere la minima speranza di farmi un amico.... forse è inutile pure provare perché tanto non ho mai avuto amici e mai ne avrò...

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
La sua solitudine e' davvero cosmica. Lei si sente solo ne cosmo perche' basta uscire per la strada e di gente, di ragazzi ne trovera' tantim
Ma a lei questo non basta. Lei vuole "un amico". E questo signific che non si trova bene in compagna di se stesso. E' questo il problema. Non attirera' nessuno se lei stesso non si trova interessante e piacevole, se non si sa mettere in sintonia con gli altri "colleghi" per un po', per un'ora, mezz'ora e poi tornare alle sue occupazioni, a studiare, camminare, gurdare una citta' nuova e vedere chi c'e, cosa c'e, chi vi abita, se ci sono cose interessanti. Etc.
Sono stata un po' severa ma credo che assumere un atteggiamento auto-punitivo e auto-commiserante non sia un atteggiamento idoneo per una matricola universitaria!!
I migliori auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott.ssa Esposito la ringrazio tanto per aver risposto al quesito che avevo posto nel pomeriggio.

Io non voglio avere atteggiamento auto commiserante ma la realtà e che non riesco a fare amicizia con nessuno, e quando vi provo dall'altra parte non vedo lo stesso interesse.

Per cui dopo un po' alla fine pure ti annoi ad attaccare bottone con gli altri nella speranza di farti un amico... ad essere sincero avevo trovato un collega di corso simpatico e ieri abbiamo parlato tanto anche a fine lezione, ma oggi non mi ha neanche guardato in faccia.... quindi a questo punto io vedo solo due alternative :

- io non sono capace di fare amicizia
- gli altri non riescono a vedermi come amico

La ringrazio comunque tantissimo per avermi risposto.

Una buona Serata
Matteo
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154

Caro Matteo,
E' normale fra colleghi di universita' parlare anche a lungo ma non sentire il desiderio (per lei e' un bisogno temo) di fare amicizia!
L'interazrione vive bene in uno spazio temporle piccolo. Poi ciascuno ha la sua vita: ha da studiare, da fare la spesa, da metters al computer, ascoltare la musica. E non ci si pensa piu' senza problemi senza farsi venire i dubbi che lei ha descritto
Forse lei ha delle abitudini particolari: troppo coccolato a casa, una mamma troppo disponibile?
Che ne dice?
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Dr. Francesco Mori Psicologo, Psicoterapeuta 1.2k 33 31
Gentile utente,
concordo con quanto scrive la mia collega, dr.ssa Esposito.
Lei vuole un amico. Una persona con la quale condividere piaceri, dolori, emozioni. Questo tipo di legame è possibile dopo un (medio) lungo periodo di conoscenza e reciproca fiducia.
Probabilmente gli altri "fuggono" di fronte alle sue richieste iniziali eccessive.
Si faccia coraggio. Accetti alcune delusioni. Abbia pazienza.

Restiamo in ascolto

Dr. Francesco Mori
Psicologo, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta
http://spazioinascolto.altervista.org/

[#5]
dopo
Utente
Utente
Grazie Mille dott Morì per avermi risposto.
Forse ho così tanta voglia di avere degli amici con cui studiare uscire la sera... al punto che mi manca quella pazienza dovuta all'attesa necessaria a creare un rapporto di amicizia

La mia fretta era ed è dovuta al fatto che non mi piace stare solo e almeno vorrei un soli amico che vive a Bologna e studia con me da chiamare anche solo per dire " ciao tu ai studiato diritto?... Che dici ti va vieni in libreria con me che mentre devo comprare un libro ?".... Mi mancano momenti di questo tipo

Ma ripeto che forse è dovuto al fatto che non pensavo che fosse così difficile fare amicizia con qualcuno... ma ripeto che io amici non ne ho mai avuto e non li mai nemmeno cercati... e oggi che ho visto che nessuno voleva andare oltre il semplice " ciao tu ai capito cosa diceva il prof?" Ci sono rimasto male e sul momento mi sono rattristino perché non è bello essere senza amici...

Io vorrei tanto non avere bisogno di un amico, mi piacerebbe andare in università ed essere distaccato con tutti, perché non mi piace essere dipendente dagli altri e soprattutto non mi piace restare deluso degli atteggiamenti degli alti come questo mio collega di oggi che quasi non mi ha guardato in faccia dopo ch ieri abbiamo parlato tutto il tempo durante la lezione....

Le persone in fondo solo solo persone.... niente di più e niente di meno

E solo che, per quanto mi sia difficile e costoso ammetterlo, io sono il primo ad avere bisogo delle persone(colleghi università)...

Quando andavo al liceo non facevo amicizia con nessuno e anzi nemmeno li volevo gli amici perché in fondo non ho mai creduto nel l'amicizia... forse perché troppe volte ci sono rimasto male...

Vi ringrazio comunque tantissimo per il vostro aiuto
Grazie
Matteo
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9

Gentile Ragazzo,
la sua solitudine è palpabile così come le sue difficoltà ad instaurare facilmente relazioni con i pari.

Potrebbe essere che la sua idea di non essere capace di fare amicizia, consolidata nel tempo a quanto parrebbe, faccia da sfondo ai suoi tentativi di relazionarsi con gli altri rendendoli magari poco naturali o troppo richiedenti. Forse anche magari il suo mollare e demotivarsi davanti ai segnali altrui che lei pare decodificare puntualmente come disinteresse (il che la porterebbe a trarre sempre le medesime conclusioni) . Come sostengono i Colleghi, non sempre è così.

Potrebbe riflettere sugli spunti che le sono stati forniti da qui, oppure anche rivolgersi allo sportello d'ascolto della sua facoltà per incontrare direttamente un nostro collega.
Ci sono poi molte attività che uno studente può fare al di fuori dei momenti di studio, magari si informi se la sua università organizza ad esempio attività sportive o se affida agli studenti attività al suo interno. Sarebbero ottime occasioni per conoscere i suoi pari.

Ci faccia sapere se crede e coraggio!

Un caro saluto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Matteo, ci sono alcune questioni che secondo me dovresti rivedere.
La prima è ciò che ti ha già detto il dott. Mori: è indispensabile trascorrere del tempo insieme per costruire un rapporto di amicizia e, se non ho capito male, tu vivi a Bologna da solo una settimana...
Che cosa si può costruire in una settimana, se non relazioni molto superficiali? Poi all'università si conoscono un sacco di persone ma non con tutte nasceranno legami profondi d'amicizia. Con alcuni certamente, con altri meno, con altri ancora magari non si avrà voglia di costruire nulla e saranno loro a venire da te, ...
Ma mi pare che il problema di fondo sia anche la delusione: forse tu tendi ad idealizzare troppo le persone e una volta che qualcuno ti ferisce o ti delude, tu scappi... e non vuoi più saperne.
Mi chiedo se anche andare lontano da casa a studiare sia stato dettato da questo, cioè da un bisogno di cambiare aria e vedere se lontano da casa avresti potuto impostare le relazioni in maniera diversa.
Ancora, gli altri non danno peso a ciò che ti ferisce perchè la loro vita è piena, mentre la tua devi imparare a viverla, a riempirla e godertela come è giusto che sia.
La buona notizia è che puoi farcela e cambiare: se da solo non riesci puoi chiedere aiuto di persona ad uno psicologo della zona, magari presso l'ASL o consultorio o Spazio Giovani per approfondire la questione.

Se vuoi puoi leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#8]
dopo
Utente
Utente
Salve,
Dottoressa Angela Pileci la devo proprio ringraziare perché mi ha fatto capire il motivo della mia delusione..... lei ha ragione il problema sta proprio nel fatto che io tendo ad idealizzare l'amicizia e quando questa non è ricambiata tendo a sentirmi deluso e mi chiudo un po' in me stesso.

Io non lo avevo capito e questo spiega tante cose.... grazie !!

Però sarei felice dottoressa Pileci se mi desse dei consigli per cercare di superare questa mia difficoltà :)

Aspetto con grazie impazienza una sua risposta :)

Grazie Grazie Mille
Matteo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
In genere queste cose si apprendono con l'esperienza: non solo frequentando le persone ti accorgerai della differenza di stili relazionali che le persone hanno, ma anche potresti diventare più flessibile e tollerante.

Il nocciolo della questione, con tutti i limiti del consulto on line, potrebbe proprio essere questo: la mancanza di flessibilità e di tolleranza verso gli altri.

Se così fosse un aiuto psicologico di persona potrebbe esserti di grande aiuto perchè potrebbe mostrarti proprio come fare e aumentare di conseguenza il tuo benessere.

Cordiali saluti,