Insicurezza in amore

Buongiorno a tutti. Ho 28 anni e scrivo in un momento di profondo sconforto. Cerco dei consigli. La mia vita sta profondamente cambiando e devo riuscire ad accettarlo.
Cerco di essere sintetica. Il mio problema riguarda l'amore. Quest'anno è stato molto duro perchè a gennaio ho perso mia madre, malata da tempo e a marzo sono stata lasciata dal mio ex ragazzo. Premetto che era una relazione "di convenienza" nel senso che ci sono rimasta assieme per quasi 5 anni ma non lo amavo. Mi pento amaramente di questi anni persi, ma poi riconosco in me l'egoismo per aver voluto proseguire anche per il fatto che quando mia madre si ammalò non avevo sostegni e ho dovuto affrontare una situazione familiare pesante. Era una dipendenza.Ma la supero, stando molto male.

Ad ogni modo, a maggio conosco un altro ragazzo, fantastico, mi prende subito una "passione" infatuazione non so come chiamarla, e passo una bella estate, seppure anche questa intervallata da dubbi sul fatto di amarlo o meno. C'è da dire che questa relazione è partita subito in quarta soprattutto da parte di lui, sempre assieme, lui che progettava già convivenza e figli.... cosa che mi ha spaventato.
Da settembre sono entrata in una fase di ansia che ora lascia il posto ad un profondo sgomento. Per quanto questo ragazzo mi piace, io sento il bisogno di ritrovare me stessa, di fare delle esperienze (non intendo andare con altri ragazzi, ne ho avuti) conoscere gente, viaggiare.... e non so cosa fare. Ho riconosciuto in me un modo "sbagliato" di amare, che si basa sul "bisogno", infatti non so cosa significa amare. Questo ragazzo è praticamente perfetto, ovvio ha i suoi difetti ma posso dire che mi piacciono pure. E mi chiedo perchè tutte le mie relazioni sono così: io che lascio. Successe così anche per il mio primo ragazzo, lui che mi amava alla follia e io che poi l'ho crudelmente lasciato. Non capisco perchè sono così. Forse prima di innamorarmi devo trovare me stessa. Ma se trovo me stessa e perdo lui? io non so se sto facendo la cosa giusta. Se resto con lui è per non rimanere sola? Lo sto prendendo in giro? Perchè non gli ho mai detto che lo amo? Tante, troppe domande si accavallano.
Lavorativamente sono verso la strada giusta, le amicizie le ho perse quasi tutte ma non mi importa molto....io non so cosa fare con lui. io sono molto ma molto angosciata perchè non sto rispettando il mio ragazzo.lui sa di questi miei dubbi, sarei un mostro a non dirgli la verità. Da un lato mi piace, il sesso va molto bene, si parla si ride si scherza però.... è come se non aderissi a lui del tutto. Inoltre ricevo dei "segni" ben precisi che credo siano di mia madre, e che mi fanno pensare in maniera positiva su di lui, come se mia madre mi dicesse che è lui quello giusto. Io non so. Penso a cosa succede dentro di me, a tutte queste cose ed... esplodo. Non mi sento pronta a perdere pure lui, ho paura del futuro, però se è veramente lui il mio amore devo esserne certa.
grazie mille per l 'attenzione.
[#1]
Dr. Fernando Bellizzi Psicologo, Psicoterapeuta 1.1k 37 6
Gentile Utente,

se sente il biosgno di conoscere meglio sé stessa, allora uno psicologo può aiutarLa. E' difficile dire perchè facciamo certe scelte, o per lo meno le aree possibili di influenza sono sé stessi, le esperienze e le persone che frequentiamo.

Poi, certo, bisogna sempre tenere a mente che si parla di esperienze personali, per cui se da una parte va bene i confronto con altri, dall'altra bisogna pur essere consapevoli che le emozioni e le sensazioni restano qualcosa di molto personale, che spesso è difficilmente confrontabile.

Non si sente innamorata? E come si fa stabilire se si è veramente innamorati o si dice di essere veramente innamorati.
E' calcolatrice? Non sarebbe la prima\il primo (vale anche per gli uomini). L'amore è bello, ma si sa che essendo un emozione è mutevole, tant'è che le unioni ufficiali presuppongono un accordo scritto o una cerimonia pubblica.

Comunque conoscere sé stessi è un bel viaggio, ed è utile per prendere decisioni in modo più consapevole. Però, va bene il confronto con gli altri, ma non deve essere assoluto.

Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Bellizzi la ringrazio per la risposta. Ma non ho capito bene quale sia la sua posizione rispetto alla situazione. Io sono già in cura da una psicologa, la quale però "insiste" verso una separazione con il mio ragazzo.

Inoltre, mi parla di "confronto con gli altri" ma non capisco se si riferisce ai precedenti fidanzati o ad un probabile "adattamento" al quale mi sto costringendo per non dover separarmi dal mio ragazzo.
grazie mille.
[#3]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Inoltre ricevo dei "segni" ben precisi che credo siano di mia madre, e che mi fanno pensare in maniera positiva su di lui, come se mia madre mi dicesse che è lui quello giusto.<<
Io metterei da parte i "segni", perché non la possono aiutare ad orientarsi nella sua vita, ma rimarcano soltanto la sua insicurezza di base.

Se lei è già in trattamento sarebbe il caso di fare queste riflessioni con con la Collega che la sta seguendo.

Come mai si rivolge a noi pur essendo in trattamento?
Che diagnosi ha fatto la Collega?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno, ritorno dopo un po' di tempo per riaggiornare la mia situazione. Purtroppo non ho più risposto a causa di problemi personali che riguardano anche questa situazione.
Alla fine mi sono separata dal mio ragazzo, una situazione difficile, che però mi sta portando a cambiare radicalmente il mio modo di amare e di vivere la mia vita.

Mi rivolgo al vostro servizio principalmente per avere alcuni spunti di riflessione, per capire se sono nella giusta direzione.

Credo che, dopo che alcune persone me lo hanno fatto notare, che non ho gestito bene il lutto di mia madre, che ho perso un anno fa. Non capisco se lo sto elaborando o meno.

Ho seguito un percorso un po' anomalo e che ritengo non "normale", cioè non essermi disperata più di tanto. Come se avessi preso un pericoloso distacco dalla situazione. Mia madre si è ammalata e nel giro di un anno e mezzo è deperita. Ho assistito a tutto, e non so se ho elaborato piano piano o se non l'ho proprio fatto.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Mi scuso, dimenticavo di aggiungere un sincero ringraziamento per chi mi risponderà.
Buona giornata
[#6]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

non ci sono "reazioni" standard o attese per elaborare una perdita così importante come quella di una madre.

>>dopo che alcune persone me lo hanno fatto notare, che non ho gestito bene il lutto di mia madre,<<
come mai le hanno fatto notare questo?

Come si elabora un lutto lo può sapere soltanto lei (chi lo sta vivendo in prima persona), di certo nessun altro. Se trova difficoltà nel farlo dovrebbe contattare un Collega di persona.






[#7]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la gentile risposta.
Il fatto che forse non sto elaborando il lutto mi è stato fatti notare dal mio ex ragazzo, secondo il quale la cosa potrebbe ostacolare il nostro rapporto (cosa che comunque non credo) e da un'altra persona vicina.

Io vorrei capire se ci possono essere delle "spie" per comprendere questo. Io non sono mai stata male, nel senso , malissimo. Mia madre mi manca, ma la cosa diciamo che la "tollero" bene.

Proverò a discuterne con la mia psicologa.
Nonostante tutti mi dicano che ognuno reagisce in maniera diversa, non sono ancora del tutto convinta che la mia reazione sia normale, e che possa nascondere magari un rifiuto.

La ringrazio ancora, buona giornata.
[#8]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Gentile Utente,

>>Mia madre mi manca, ma la cosa diciamo che la "tollero" bene.<<
ci vogliono mesi per riuscire a "comprendere" una perdita, si dia del tempo e ne parli con la Collega che la sta seguendo.