I suoi genitori,secondo me loro non accettano la malattia forse perchè la vedono bene ma assume

Buongiorno sono una ragazza di 21 anni e vorrei parlare di un problema che sto vivendo. Ho avuto una gravidanza difficile che mi ha fatto rimanere 8 mesi a letto,un parto complicato ma che mi ha regalato la gioia della mia vita,mia figlia. Dopo 8 mesi e un ricovero ho scoperto che mia figlia è affetta da fibrosi cistica da entrambi i genitori portatori sani. Dalla notizia mi è crollato il mondo addosso,anche perchè già scossa da un vissuto pesante quale la malattia di mio padre morto 3 anni fa di tumore,cosa che mi fa ancora tanto male perche sofferto molto. La mia vita è stata sconvolta anche per la mia giovane età,proprio per la mia vita,la scelta del tipo di università senza obblighi di frequenza,quando uscire,come pensare il mio futuro. Anche lui è stato male ma in un modo diverso dal mio.troppo. In ospedale ha pianto tanto che si era confidato anche con dei suoi amici stretti. Mia madre è stata con me sempre,vicina di vero conforto. I miei suoceri no, quando hanno parlato con un dottore hanno dato la colpa a me che io ingigantisco la cosa che sono io che voglio che mia figlia sia malata,loro non vogliono accettare e questo a me mi ha dato sempre molto fastidio,il silenzio assoluto nei confronti della gente perchè è una cosa che non si deve dire agli altri,tanto che alcuni giorni dopo il mio ragazzo quando ha visto i suoi amici e gli hanno chiesto della bambina lui ha risposto che era stato un falso allarme tutto apposto. Io non sono cosi nn mi va di divulgarlo a tutti ma se incontro una persona che so che puo essermi di conforto,un'amico di famiglia perchè non dirlo io non ho nulla da nascondere e non mi vergogno di nulla,mia figlia è una bambina speciale diversa dagli altri perchè fa cose diverse dagli altri bambini ma mi riempie di gioia. A volte ho avuto paura quando stiamo tutti e tre insieme di incontrare qualcuno che lo sapesse di litigare poi con lui perchè ormai lui è diventato come i suoi genitori,secondo me loro non accettano la malattia forse perchè la vedono bene ma assume molte medicine fa ogni giorno una terapia e a me questo fa male nonostante ho la forza di affrontare tutto. NN piango mai vicino a lei ma sto male quando gli do una medicina perchè vorrei tanto che fosse stato solo un brutto sogno ma io sono abituate ad accettare la realtà ed essere lucida nella situazione. La mia pediatra mi ha detto che mia figlia potrà avere una vita normale con un punto interrogativo e io di questo voglio essere consapevole,lui con la sua famiglia no. Io non ho piu parlato con i miei suoceri di questa situazione ho sempre detto si si e mai parlato delle visite mensili che ho fatto perchè mai chiesto niente ma è arrivato ieri. Alcuni giorni fa io e lui abbiamo deciso di andare in un'altro centro per una sicurezza in piu sul piano terapeutico della bambina, la mamma di questo ieri non sapeva nulla e io gliene ho parlato,lei continuava a dire che nn ci crede che la bambina ha questa cosa io non rispondevo perchè sono abituata che minimizzano. abbiamo parlato a lungo e quando gli ho detto di cosa mi aveva detto la mia pediatra mi sono venuti contro tutti a gridarmi che sono io quella sbagliata,sono pessimista e voglio il male di mia figlia io non ho fatto altro che alzarmi e andarmene.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
la situazione che descrive è decisamente pesante sia dal punto di vista emotivo sia da quello pratico/organizzativo e in più Lei è davvero molto giovane. Sarebbe difficile per chiunque non cadere in momenti di sconforto.
Fortunatamente ha l'appoggio di sua madre, ma credo sarebbe molto utile per Lei cercare anche un sostegno psicologico che l'aiuti a portare avanti le cose con la determinazione e la lucidità che esse richiedono, senza doverci rimettere troppo sul piano personale.
Aveva poi provato a contattare lo psicologo del Consultorio della sua ASL, come le avevo consigliato per altri motivi tempo fa?

Le allego il link ad un approfondimento medico sulla malattia della vostra bambina che magari potrebbe far leggere anche al suo compagno:
https://www.medicitalia.it/salute/genetica-medica/117-fibrosi-cistica.html


Cordiali saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
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dopo
Utente
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Per me la situazione è molto pesante apparte l'età ma anche perchè non vedo un sostegno da parte sua che io vorrei. Io nn mi sento ne di minimizzare e ne di allargare la cosa,prendo solo la situazione come è,è una malattia e non ci si scherza,loro ridono sulle analisi, ho sentito tante storie a telethon e non è facile soprattutto quando ce intorno a me gente molto ignorante,il consultorio nella mia città non funziona e tra l'altro io so i miei problemi,forse la decisione giusta sul piano personale sarebbe quella di lasciarlo ma penso a mia figlia e non è facile. Non ne posso piu di risposte stupide quando sto passando un periodo molto difficile per me,mia suocera mi controlla se sorrido o no e mi giudica se non lo faccio perchè non sono solare come lei ma io ho veramente bisogno di uno sfogo,le uniche persone che mi stanno vicino nel vero senso sono mia madre con la mia famiglia e la mia migliore amica.