Stato di ubriachezza

Salve a tutti!
Sono nuova di questo sito e spero vivamente tra qualche anno di poter passare "dall'altra parte" poichè ho appena iniziato L'università: medicina e chirurgia.

Ma procediamo per gradi. Chiedo il vostro aiuto perchè da qualche tempo soffro di una netta sensazione di stordimento, è come se fosse sempre ubriaca, vertigini e le gambe a volte mi tremano.
Premetto che circa 4 anni fa ho seguito una terapia dalla mia psicologa poichè a seguito di un abuso che avevo subito anni prima e che sono perseguiti fino ai 18 anni, la mia vita era distutta.
Soffrivo di ansia, non mangiavo, ero iperattiva, non riuscivo a studiare, a dormire.

Adesso mi domando se il mio stato attuale possa essere una conseguenza di tutto ciò anche se i sintomi sono nettamente diversi, si manifestano più blandi e sono anche soggetta a numerosi deja vu rivolti al futuro che mi tormentano e mi bloccano nella quotidianeità.

cosa fare?
ai posteri l'ardua sentenza. Grazie.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

i sintomi che riferisce potrebbero essere di natura ansiosa, ma per risponderle è necessario che ci dia qualche elemento in più.
Ha parlato di come si sente con un medico, per escludere eventuali disturbi di natura fisica?
Qual era il suo quadro sintomatologico nel momento in cui ha iniziato la psicoterapia? Ha ricevuto una diagnosi precisa?
Di che tipo di terapia si trattava?
Ha terminato di sua iniziativa il percorso o la psicologa che la seguiva ha stabilito che il lavoro svolto assieme fosse sufficiente?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2014 al 2014
Ex utente
Si, ne ho parlato in questa settimana con il mio medico di famiglia che mi ha prescritto delle analisi: ferritina, sideremia, got, gamma Gt, emocromo, Gpt, Urine e glicemia.

Il tentativo è quello di scludere possibili malesseri fisici,

Nel momento in cui ho inziato la psicoterapia non ero affatto in un buono stato: ero sempre agitata, camminavo per casa di notte e beveno camomille cercando di tranquillizzarmi, mangiavo poco, avvertivo senso di nausea perenne, sentivo di non corrispondere all'idea che la gente si era fatta di me... la Dottoressa mi consigliò solo degli integratori: Kavans, sostenendo che avrei potuto prenderli per tutto il tempo che ritenevo necessario. C'è da dire che ad oggi solo mia madre è a conoscenza di ciò che è successo e mia sorella diretta interessata. La persona che ha abusato di me, continuo a vederla quando ci sono le feste di famiglia...

Cosa fare??
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non ho capito se ha terminato la terapia di sua iniziativa o perché secondo la collega era sufficiente.

Ci ha detto di aver subito abusi per anni, e se ho capito bene li ha subiti anche sua sorella: ha escluso del tutto l'idea di una denuncia?
Immagino che sia un zio o un nonno, ma questo non significa che non debba essere punito.
Dal punto di vista psicologico le assicuro che chi evita di denunciare se ne pente quando ormai è troppo tardi perché l'abusante è venuto a mancare e che anche far finta di nulla in famiglia significa solo contribuire all'omertà e proteggere una persona che non lo merita e che probabilmente ha abusato in precedenza anche di altri, o che potrebbe farlo in futuro.