Lo avessi premuto due volte, facendolo così tornare alla posizione iniziale, avevo paura

salve! maschio 22anni studente! da molti anni ho comportamenti che possono risultare assurdi per chi mi vede e lo sono anche per me ma non riesco a farne a meno. Inizia tutto 7/8anni fa..facevo tutte le cose 2 volte (per esempio se dovevo spegnere una luce la spegnevo per poi riaccenderla per poi spegnerla nuovamente) in quanto vedevo ogni mia azione come in interruttore: se non lo avessi premuto due volte, facendolo così tornare alla posizione iniziale, avevo paura succedesse qualcosa di infelice nella mia vita..già questo mi provocava lievi disagi dovendo ovviamente nascondere questi comportamenti o negare nel modo più assoluto quando qualcuno se ne rendeva conto (giá allora mi ero reso conto dell'assurditá di ciò che facevo)..con l'avanzare degli anni la cosa è notevolmente peggiorata e si è trasformata..senza stare a raccontare tutte le fasi vengo ora a spiegare la situazione attuale con degli esempi: se sto appoggiando una cosa su un mobile e in quel momento mi viene in mente un pensiero negati allora non appoggio l'oggetto finchè il pensiero negativo non viene eliminato dalla mia mente altrimenti..se non lo faccio vivo tutto il giorno con l'ansia che quel pensiero negativo si avveri..il problema è che più si cerca di non pensare ad una cosa più la si pensa quindi tutto ciò mi provoca gravi disagi e perdite di tempo..bisogna infatti pensare che questo meccanismo si attiva tutte le volte che faccio una qualsiasi azione dal sedermi su una sedia all'appoggiare un oggetto, allo scrivere o al leggere(se sto leggendo e mi viene un pensiero negativo mentre leggo continuo a rileggere la stessa frase finchè questo non sparisce)..per evitare tutto questo sto limitando al minimo le mie azioni (se devo appoggiare un oggetto chiedo a qulcun altro di farlo senza ovviamente spiegare il motivo)..sento che la cosa sta prendendo il sopravvento e mi sta creando grandi problemi..quando faccio le cose non penso più a quello che sto facendo ma ad eliminare i pensieri negativi in modo da poter eseguire quella data azione..specifico che ciò accade ormai nella maggior parte delle mie azioni..mi rendo conto che la cosa è fuori da ogni razionalitá ma non posso evitarla..
pensa si tratti di DOC?
cosa potrei fare per risolvere la questione?
Spero che potrà aiutarmi, la ringrazio anticipatamente e mi complimento per il servizio che mettete a disposizione..
cordiali saluti!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Da quello che riferisce potrebbe essere il Doc.
Che fare?
Come ha potuto notare lasciando le cose andare come vogliono non c'e miglioramento.
Dovrebbe contattare uno psicologo e chiedere una valutazione seria.
Il Doc puo' essere affrontato dopo una adeguata diagnosi .
Ci faccia avere sue notizie

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Ragazzo,
lei è stato chiarissimo, ma solo un nostro collega direttamente può valutare in modo corretto la situazione e dunque formulare una diagnosi corretta.

Ne varrebbe la pena, perché la sua ipotesi non sembrerebbe così peregrina ed è opportuno che si liberi da un disagio che le assorbe tempo, energia e inficia la sua vita quotidiana.

Dovrebbe rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta per diagnosi e valutazione del trattamento appropriato per far fronte in modo efficace ai suoi disagi.

Dai disturbi d'ansia, se di questo si trattasse, si può uscire con i trattamenti adeguati anche in tempi non necessariamente lunghi, come ad esempio terapie attive e focalizzate, previa valutazione diretta.

Legga qui per informazioni utili
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Restiamo in ascolto se vuole aggiungere altro o se le necessitassero ulteriori informazioni.

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr. Michele Matera Psicologo 58 2
Gentile Utente, la situazione descritta è piuttosto delicata. In lei adesso c'è la consapevolezza di voler migliorare questa condizione ma anche la razionalità di non proseguire da soli lungo questa strada. Ha escogitato un metodo per far fronte alla problematica ovvero chiedere a terzi di compiere un'azione per lei. Questo sicuramente diminuirà il livello d'ansia ed anche la fissazione del pensiero, ma come vede è solo un palliativo, non è la soluzione ne una via d'uscita.
Come suggeriscono i colleghi, per avere un quadro corretto e completo della situazione è importante che lei faccia riferimento di persona ad uno psicologo. Con i giusti tempi e le giuste modalità potrà migliorare il suo disagio.

Saluti

Dr. Michele Matera - Psicologo ad indirizzo Clinico e della Salute - Bologna - www.michelematera.it